Il concetto stesso di bene e male, di giusto o sbagliato, di legale o illegale viene stravolto sempre e comunque in ogni episodio di Quantico. Ormai noi Quantichini e Quantichine, vecchi di 18 episodi, ci facciamo meno caso e sappiamo da tempo che nulla è come sembra in questa serie.
Rinnovo i miei complimenti a Safran per essere riuscito a creare una serie nella quale pur avendo in mano gli elementi che potrebbero portarti a identificare il colpevole o meglio i colpevoli, la trama riesce a insinuare continui dubbi all’interno delle nostre certezze.
ACCADEMIA
Quando pensi che Quantico sia in dirittura d’arrivo, le assegnazioni in attesa di verifica e i nostri scalpitanti allievi non vedono l’ora di imitare le gesta di Mulder e Scully, ecco che si palesa Clayton Haas, il direttore FBI, che sottopone gli allievi a un’approfondita serie di test che devono valutare l’idoneità psicologica ed etica di tutti.
Tutto questo mentre sotto traccia tutto si smuove. In particolare la vicenda Sistemics, una sorta di diabolica setta che in parte o del tutto ci ricorda, anche nel nome, il famoso libro di Hubbard: Dianetics dal quale deriva Scientology.
Caleb sa essere Mark Raymond, ma sa anche essere Caleb Haas buono e comprensivo, il Caleb manipolatore e il Caleb traditore e doppiogiochista. Qual’è il vero io del biondino super viziato e raccomandato, è difficile stabilirlo anche dopo tutti questi episodi. Certamente opera sempre un passo avanti agli altri e resta fra i miei sospettati maggiori. Per controllare una mente così tentacolare devi essere davvero bravo oppure sapere cose di lui che nemmeno lui stesso sa.
Miranda viene esautorata dal suo incarico in accademia a seguito dei fatti di Quantico e quelli relativi al figlio. Lei è davvero un personaggio notevole, una donna dal carattere molto deciso che unisce la saggezza dell’esperienza all’intuito e all’abilità dialettica.
Miranda non sopporta l’idea di essere messa da parte mentre Liam continua a fare sbagli su sbagli senza mai subirne la conseguenze. Stavolta la sua razionalità e rettitudine vengono messe a dura prova nell’intento di trovare elementi che possano in qualche modo incastrare O’Connor alle sue responsabilità.
Ma il muro di gomma contro cui sbatte è di quelli che ti fanno ripensare a tutto, al tuo passato, alla tua carriera, ai tuoi sbagli e perfino ai tuoi successi. Clayton Haas non vuole procedere contro Liam pur avendo ascoltato la registrazione in cui Mascellone ammette di essersela spassata a letto con Alex Parrish.
Ryan Booth e Alex si piacciono ancora e questo è il motivo per cui Mascellone 2, Drew si mette da parte. La relazione fra i due in effetti non sembra del tutto finita, ma è più la Parrish ad avere dei rimpianti che non Booth. Voi cosa ne dite?
Da qui nasce l’intenso colloquio tra Miranda e Alex. Un incontro che non va preso sottogamba e che in parte spiega l’alchimia che esiste fra loro e per quale motivo all’inizio, Miranda era l’unica a credere in lei e nella sua innocenza. In sostanza viene spiegata la filosofia stessa della serie: “Niente è come sembra, diffida di tutto e di tutti, chiunque può tradirti e confida in te stessa e nelle tue abilità”. Miranda ha di Alex una grande stima e ammirazione e lo sappiamo da tempo.
Ci sorprende ma non troppo che la chiave di volta della loro relazione ci sia stata fornita solo ora e non prima, ma anche così a noi sta bene perché si innesta bene nell’abisso che stiamo per affrontare con il finale di stagione ormai alle porte.
POST ATTENTATI
Il cliffhanger della scorsa puntata era il ruolo di Shelby in ottica attentati: Vittima o carnefice? Abbiamo atteso inutilmente la settimana ma non abbiamo avuto le risposte che ci aspettavamo o meglio non sappiamo quale sia la sua relazione con l’attentatore. Ma riappare Caleb sotto forma di Mark Raymond e lo fa in un modo del tutto sorprendente: Claire, la madre lo tiene in pratica segregato in casa perché tossico. Portarlo in una clinica di riabilitazione a pochi giorni dalla corsa alla vicepresidenza è una giustificazione perfetta.
Ma anche in questo caso le cose sembra non siano come appaiono. Caleb in questa fase gioca la sua migliore carta: il trasformismo e vedremo quali sviluppi porterà questa ennesima novità.
Come se non bastasse, alle complicanze dell’attentatore si sono aggiunte altre piccole pedine che lentamente ci danno modo di comprendere meglio alcuni parti oscure della vicenda. Nimah e Raina, gemelle ma una contro l’altra in un alternarsi di accuse e rimproveri. Una situazione davvero singolare nella quale una persona che è il tuo specchio preciso, ti da addosso come uno specchio magico con cui fare i conti e che conosce tutto di te, incluse le debolezze e gli inganni.
Una menzione quindi va all’attrice Yasmin al Massri che si divide in due ruoli davvero antitetici e lo fa con grandissima capacità di attrice consumata. Dopo 18 episodi mi è sembrato doveroso complimentarmi per la sua bravura in un interpretazione non semplice. Essere due cose diverse, due caratteri, due mentalità ma con una sola faccia e riuscire a trasmetterci questa differenza è roba da vere attrici, quelle brave.
BORSINO ATTENTATORI
Nel mio borsino restano in alto Caleb, Miranda. Scende Shelby in attesa di novità e si riaffaccia Nimah per via delle parole dette da Raina nell’interrogatorio. Sale infine Liam O’connor non fosse altro per il suo misterioso ascendente sul defunto direttore Clayton Haas.
Passo e chiudo.