Quantico da un lato esalta dall’altro delude. Ma sicuramente resta una serie più che buona. Non raggiunge mai vette inarrivate di qualità artistica e interpretativa, ma tiene gran parte degli spettatori incollati agli schermi. Delude forse per come alla fine si stanno svolgendo i fatti e per la scontatezza del colpevole, ma, diciamoci la verità: chiunque fosse stato saremmo rimasti delusi o avremmo gridato al “l’avevo detto” no?
ACCADEMIA Gli anelli di una catena salda possono indebolirsi e spezzarsi oppure saldarsi indissolubilmente. Alex credeva di aver creato intorno a se quella catena indissolubile di amicizia e complicità che solo tra donne si può instaurare e che lei aveva con Shelby “Faccina” Wyatt.
Ma avviene che la vita ti porti davanti a scelte per le quali subentra la morale, il bisogno di fare la cosa giusta ed evitare che l’amica faccia uno sbaglio. Se però Shelby non coglie questo particolare e si indurisce nelle sue posizioni, ecco che ciò che sembrava indissolubile diventa fragile come cristallo.
I genitori di Shelby sono considerati criminali e lei lo pensa così fortemente che vuole incastrarli. Lo pensa perché crede o sa di essere stata ingannata, tradita solo per arrivare al suo patrimonio e Shelby non è una donna che ragiona lucidamente a volte. Si fa trascinare dall’ira, dal turbamento che la porta a mettere idealmente un paraocchi e andare per la sua strada. Un personaggio come abbiamo già detto, fragile solo in apparenza.
Caleb qui è quasi e inaspettatamente, trattandosi di lui, travolto dalla situazione, sballottato nelle sue stesse bugie in un oceano senza isole felici nemmeno all’orizzonte e anzi, il legame di Shelby con suo padre Clayton diventa ancora più stretto a causa dei suoi errori. Caleb sappiamo che è come i gatti, ha sette vite e i fatti successivi lo dimostreranno con pochi dubbi.
Anche per Liam e Ryan è tempo di confronti. Entrambi hanno fatto degli sbagli, ma solo Ryan ha pagato davvero per ciò che è successo a Chicago. Liam continua a non pagare per Omaha e non ha pagato per Chicago. Non aggiungo altro perché la situazione di “Mascellone” O’connor è strettamente legata al post attentati.
La nostra povera miss mondo è in ambasce. Mollata come un sacchetto da Drew, litigato con Shelby, allontanata dalle gemelle Amin e costretta a considerare Ryan solo un amico, la nostra Alex è in preda allo sconforto. Solo Ryan sembra ascoltarla, capirla. Ma forse è troppo tardi perché le cose tornino come prima. Alex vorrebbe riprovarci con Ryan, vorrebbe avere la possibilità finalmente lontana dai doveri dell’accademia e in attesa di prendere servizio, di conoscere meglio Booth, farlo come non ha mai tentato prima di innamorarsi come lui ama lei.
Le gemelle Amin ecco, devo dire due parole su questi due personaggi e sulla sua interprete. Mi sono già espresso più che positivamente su di lei che ritengo davvero monumentale nel reggere due ruoli con caratteri così distanti nella stessa serie. Nimah è lo spirito libero, la donna ambiziosa che ha rinunciato alla parte esteriore del suo credo, alla pratica assidua della preghiera a favore di una maggiore integrazione con la realtà americana. Raina è meno incline all’occidentalizzazione, più legata alla pratica religiosa e alle tradizioni. non è esuberante come Nimah, non concepisce l’idea di poter essere libera in un mondo che quando parla di mussulmani lo fa etichettandoli tutti come terroristi. Si fa trascinare a volte dagli eventi e a volte , ma raramente, riesce a dominarli e dimostrarsi più fredda e controllata della gemella che invece è impulsiva e sanguigna. Insomma due belle caratterizzazioni per Yasmine Al Massri.
POST ATTENTATI Viaggiare con una bomba nucleare per le strade di New York avendo nelle orecchie l’incessante voce di Drew che la minaccia, che la terrorizza non deve essere facile per nessuno. Alex vorrebbe portare quel mezzo di morte in periferia, lontano, nel deserto se potesse, a 5000 metri sotto terra, ma non può.
Il terrore gli corre lungo ogni singolo nervo e a nulla valgono i 100 e passa giorni di accademia, le lezioni di psicologia, le noiose letture sui libroni dedicati alla tattica in caso di attacco terroristico. Quella maledetta voce sembra sapere tutto e anche di più su come evitare i blandi tentativi di Alex di creare empatia con lui.
Quello che potrebbe dare forza ad Alex è il fatto che i suoi amici dell’accademia, Ryan, Shelby, Nimah, Raina e Miranda sono pronti a dargli manforte e a sostenerla. Ma tutto sembra andare contro ogni piano per salvare lei e la città di New York.
La rete però si stringe sempre più intorno al collo del colpevole. Solo questione di tempo, solo questione di saper leggere fra le righe, fra le parole dette dalla voce che sembra Drew. La prima ad avere un intuizione è Miranda. Lei sa cose che altri non sanno. Sa chi sarebbe capace in nome di una morale assai improbabile, in grado di orchestrare questa mostruosità.
Segnalo ancora una volta la grande intesa fra Simon Asher e Alex. Ogni loro confronto è carico di tensione, di pathos, due anime vicine che cercano coraggio nel loro stesso terrore.
Eccoci dunque alla rivelazione del colpevole, di colui che per 21 episodi ci ha tenuto in scacco. Habemus Attentatore. Dietro quella pistola con silenziatore c’è Liam O’connor. Certo era sicuramente fra i sospettati principali e da me stesso più volte inserito nel borsino attentatori, ma vederlo finalmente in faccia mi ha come sollevato. Adesso sappiamo che c’è un colpevole con un volto, una storia, un carattere. E noi la sua storia, la sua mentalità la conosciamo bene. Da Omaha a Chicago, passando per i fatti dell’accademia, Liam è come un gatto. Cade sempre in piedi.
La sua morale è discutibile così come la sua idea di verità. C’è verità e verità. Sbagli che devono essere coperti affinchè la gente sappia che è protetta da persone infallibili. Omaha è stato un errore tragico, il padre di Alex ha vissuto nel rimorso e nell’alcol fino a svenire, fin quasi a far sì che la figlia premesse quel grilletto e lo uccidesse per placare il suo senso di colpa. Liam invece si è certamente ubriacato per dimenticare ma alla fine si è costruito intorno un suo mondo, un suo senso personale di giusto e sbagliato che ora è stato portato al paradosso.
Aspettiamo il nuovo episodio per capire in che modo Liam giustificherà la morte che ha seminato, in nome di quale contorta morale ha ucciso Vasquez, forse Drew e Miranda. Siamo ancora più curiosi ora che sappiamo chi è che non quando volevamo dargli un volto. Ci attendono tante verità e un ponte ideale che ci lanci verso la seconda stagione che per forza di cose dovrà cambiare musica.
Passo e chiudo.