Serial Crush Innamorati delle serie tv!
Dopo aver visto in volto l’attentatore e messo fine a dubbi e incertezze, l’ultimo episodio di questa stagione (ricordiamo che Quantico è stato già rinnovato per una seconda), resta solo da acciuffare il Mascellone e porre le basi per la seconda stagione.
Ovviamente tutto si risolve per il meglio o quasi. Nell’altare della vicenda viene sacrificato Simon Asher che muore facendosi esplodere con la bomba a 30 metri sotto l’acqua. Liam viene bucherellato da Parrish e Ryan (poi qualcuno mi spiega perché colpirlo ulteriormente se Alex l’aveva già centrato in testa mah).
Abbiamo a volte criticato Quantico per l’enorme quantità di diramazioni che la trama prendeva e in parte concordo. Ma credo che tutto questo possa in futuro portare la serie ad avere sempre più materiale su cui lavorare. Insomma si sono messe in cascina diverse vie che potranno essere sviluppate in futuro e tutte sembrano molto interessanti se sviluppate in modo adeguato.
Partiamo per questa recensione o critica che dir si voglia, dal fondo e cioè da quando la nostra beneamata Miss Mondo sale su un candido SUV e gli viene offerta l’opportunità di far parte della CIA. In pratica un salto di qualità notevole per una appena estromessa dall’FBI e alla ricerca di una sua identità almeno dal punto di vista lavorativo. Lo spunto sembra davvero geniale e anche logico: Alex Parrish in fondo è la vera salvatrice della situazione al di là dei sacrificati come Simon, Drew e Vasquez che hanno ovviamente un posto a parte.
Siamo partiti seguendo sempre due trame distinte, quella di Quantico e quella del Post Attentati ma in questo caso non dividerò gli avvenimenti perché vorrei parlare più in generale della serie nel suo complesso. Quantico ha sicuramente avuto il pregio di portare agli estremi (non che altre serie non l’abbiano fatto) questa divisione di trame, questo continuo spostarsi nel tempo che portava noi spettatori a vedere come le personalità di ogni protagonista venivano forgiate in Accademia e poi vedere le stesse già formate e completate nel Post Attentati.
Ammetto che a volte è stato complicato anche per me seguire tutte le varie diramazioni: il padre di Parrish, la setta in cui era coinvolto Caleb, i genitori di Shelby, i problemi familiari di Miranda, il passato di Simon, quello di Drew, la dualità conflittuale delle gemelle Amin, i fatti di Chicago e Omaha per Liam e Ryan e via dicendo. Situazioni che alla fine hanno reso difficile stare concentrati sulla storia principale.
Certo ogni vicenda alla fine è servita a far capire bene in che modo ogni singolo personaggio avrebbe affrontato le situazioni legate alle indagini e al post attentato, ma nella sostanza hanno creato anche molta confusione e sono tanti coloro che, prima attratti dalla serie, hanno deciso di mollarla proprio per la complicata montagna di fatti che a volte ha soffocato la linearità.
Chi ha tenuto duro però non è rimasto deluso, anzi, questa continua rincorsa attraverso passato e presente alla fine è stata davvero esaltante. Mi è piaciuto vedere come dei fili sganciati abbandonati così senza apparente motivo lungo il corso delle puntate, abbiano poi trovato una collocazione, una ragion d’essere.
I personaggi che mi hanno colpito, ma sarei curioso di sapere anche i vostri, cari lettori della recensione, sono sicuramente Alex Parrish, Liam O’connor, Caleb Haas e Shelby Wyatt. Voi direte che è facile indicare la protagonista ci sono buoni tutti. Vero ma sinceramente e parlo per me chiaro, quando lessi la trama e vidi che la protagonista sarebbe stata lei, ammetto di aver storto il naso.
Priyanka Chopra è sicuramente ancora adesso a 33 anni una donna stupenda, un fisico da urlo, un sorriso devastante ma sono sincero non sapevo facesse l’attrice. Sapevo che cantava ma non sapevo che fosse attrice. Quindi capirete i miei dubbi su una produzione che metteva un’attrice a me sconosciuta protagonista di una serie ABC. Devo ammettere però che alla lunga mi sono dovuto ricredere sulle sue capacità e sebbene non sia diventata tutto d’un tratto Meryl Streep, ha retto benissimo il suo ruolo e a volte è stata davvero molto brava e convincente. Insomma si è levata di dosso con le sue prove attoriali, l’antipatica sensazione che fosse lì solo e soltanto per la sua fisicità. Ora il suo personaggio, Alex, è perfettamente calzato e pronto per affrontare la nuova stagione con la giusta personalità e forza dategli da chi lo interpreta.
Liam O’Connor da me soprannominato “Mascellone” è sempre stato tra i miei preferiti con quel suo passato misterioso e ancora adesso che è morto, misterioso resta in certi punti. Un uomo vissuto sempre ai margini fra le sue responsabilità da agente FBI e la sua personalità a volte troppo pesante per chi deve sottostare a ordini e regole. Alla fine si era costruito meglio degli altri una maschera e con quella aveva il coraggio di affrontare la sua vita dentro FBI, ma lentamente dentro di se qualcosa si incrinava sempre più e alla fine, la lucida follia di vedere FBI come un qualcosa a lui estranea ha avuto la meglio trasformandolo in un sanguinario attentatore.
Shelby “Faccina” Wyatt la adoro. Questo personaggio così fragile e così contorto, capace di slanci emozionali forti come altrettanti forti distacchi. Lei da il 100% in tutto. Quando ama e quando odia. Non conosce una via di mezzo, la diplomazia, il buon viso a cattiva sorte. No lei è molto risoluta: Odia o ama senza vie di mezzo e questo me la rende adorabile perché è facilmente riconoscibile, semplice, diretta. Sa a volte fare un passo indietro e lo ha fatto con Alex e con Caleb, ma non resta dubbiosa o offre meno a queste persone perché l’hanno delusa in passato. Shelby darà a entrambi il 100% sempre e comunque. Non è meravigliosa?
Caleb che ve lo dico a fare? La complicazione fatta persona. Non sai mai quanti secondi o terzi fini abbia, non capisci quanto e come sta sinceramente da una parte e quanto no. Dalla sua parte ha sicuramente una situazione familiare non semplice con un’ingombrante madre e un altrettanto ingombrante padre (morto fra l’altro). La sua ribellione dall’essere sempre e comunque considerato un privilegiato passa anche da questa sua complicata relazione con gli altri. Un personaggio insomma che difficilmente puoi incasellare fra i buoni ma che non puoi definire cattivo. Alla fine della stagione lo vediamo in un ruolo determinante ma lui resta sicuramente uno dei personaggi che può riservarci delle sorprese.
Adesso ci aspetta una nuova stagione che pare, nelle parole di Safran, sarà meno complicata e più lineare. Personalmente devo dire che è stato un piacere e un onore poter recensire ogni singolo episodio. Ci salutiamo in attesa della nuova stagione. Seguiteci sempre nella sezione news per essere sempre aggiornati su questa e su tutte le altre serie che amiamo.
Passo e chiudo.
