Glossario Quantico. Cleopatra= Termine CIA per indicare operazioni che prevedono l’avvicinamento dell’obiettivo utilizzando tecniche seduttive al fine di estrarre utili informazioni.
Dite la verità: un po’ vi mancavano gli intrecci al limite dell’assurdo di Quantico. Quanti come me non vedevano l’ora di rituffarsi nella melmosa atmosfera divisa fra Quan2co e Attentato? Con mia grande soddisfazione tutte le promesse sono state mantenute e se l’ultima puntata di Sherlock è stata complicata, quella di Quantico è stata decisamente all’altezza, solo per le complicazioni comunque.
Quan2co
Per quanto ci si sforzi di dare logica alla tormentata coppia Booth/Parrish, si finisce sempre per avere davanti l’immagine del Flash forward, quello in cui Alex restituisce l’anello a Ryan. Quindi ogni scena in cui i due sono felici insieme, viene in qualche modo guastata dal sapere già che non finirà bene. Quantico è abbastanza assurda e contorta da farci credere cose non vere. Io trovo il loro rapporto illogico per il loro passato, per la difficoltà di rapportarsi fra loro anche amandosi.
L’episodio nella parte “Fattoria” si è concentrato proprio sull’utilizzo delle tecniche seduttive per estrapolare informazioni utili alla missione assegnata. Togliendo il solito ciarpame narrativo con cui gli autori cercano di nascondere il vero senso della puntata, resta il tema del rapporto di coppia, resta la fiducia reciproca, resta l’amicizia o l’amore. Shelby è sotto copertura o come dico io sotto le coperte con Leon, uno dei selezionati dalla misteriosa contro-CIA (IAC). Forse di tutte è quella che davvero sta usando tecniche seduttive sul campo. Peccato che non faccia parte dei corsisti di Owen perché ne avrebbe di cose da insegnare.
Alex continua a essere in bilico fra l’eliminazione e la sublimazione totale al fianco di Owen. Lei è un personaggio che non ama seguire le regole, non gli piace partecipare a questi esercizi, Parrish persegue obiettivi reali e se per farlo mette a rischio la sua permanenza, poco importa. Ho come la sensazione, derivata dalla prima stagione, che Parrish subisca il fascino dell’uomo maturo, della persona capace di dargli protezione. Sappiamo bene che è andata a letto con O’connor e credo che ora senta lo stesso trasporto per Owen Hall al di là degli scopi della missione.
Finisco questa parte dedicata agli accadimenti della strana scuola CIA, parlando di Dayana. La ragazza sa davvero il fatto suo. Gran bel personaggio, uno di quelli che restano all’ombra ma che risaltano comunque all’interno della storia. Dei 3 selezionati (Leon e Booth gli altri), lei è quella che sembra controllare il gioco meglio e più degli altri. Il suo essere indefinita fa di Dayana, un mix perfetto e godibile di personaggio da spy story.
Ostaggi
Ritroviamo Alex nella sala interrogatori con una nuova pettinatura (Ma come ha fatto ad andare dal parrucchiere?) e una vecchia conoscenza: Hannah Wyland. Farla rientrare in gioco in questa fase non mi è dispiaciuto. In fondo Hannah è l’unica che alla fine ha creduto ad Alex, quindi, che meglio di lei per ascoltare l’assurda ricostruzione della Parrish?
C’è il problema del capire chi sta con chi; credetemi non è facile star dietro a tutto, non è semplice tenere conto della miriade di varianti che ogni singolo personaggio ti propone e come se non bastasse, anche la Parrish che cambia taglio di capelli. Ma scherzi a parte, possiamo dare agli showrunner una nota di merito per aver costruito una vicenda che malgrado tutto funziona davvero. Malgrado l’apparente confusione di ruoli, alla fine se ci si focalizza sulla protagonista e sui personaggi essenziali, i fatti e il loro andamento diventano godibili.
Per esperienza, ho capito che Quantico, ti confonde appositamente, ti mischia le carte quando sei certo di aver capito tutto, ma ciò che conta, il fulcro di tutto, cioè la nostra bellissima agente CIA, resta la nostra stella polare. Capisci cosa sta accadendo se capisci come pensa, opera e si rapporta con gli altri lei. Ecco dunque che, quando entra in gioco Miranda, sul finire dell’episodio, tutto il resto scompare, ogni accadimento, incluso Booth dalla parte dei terroristi, fa parte del passato, significativo certo, ma non utile alla comprensione dell’insieme.
Ecco perchè adoro Quantico sempre e comunque. Per la grande abilità del creatore nel manovrare i personaggi come pedine di un gigantesco gioco a scacchi nel quale, pur tenendo d’occhio le varie strategie, l’attenzione per capirne i meccanismi è quella di stare a vedere cosa fanno Il re, la Regina, il cavallo e la Torre, tralasciando come operano i pedoni, che servono solo a dare sale alla vicenda, ma sono destinati a essere sacrificati.
Un saluto alla pagina amica Quantico Italia .
Passo e chiudo.