Quantico – Recensione 2×13 – Epicshelter

Glossario Quantico: Epicshelter= Criptonimo CIA per indicare tutte le attività del NSA volte a inserire nei database di altri paesi Malware per il controllo delle attività finanziarie, politiche.

Quan2co

Il gioco delle 3 carte confrontato con il minifinale lato Farm della serie, non è nulla. Siamo alla resa dei conti, siamo di fronte al punto estremo di questa parte dello show e invero è l’unica parte che in qualche modo ha avuto una sua linearità, una sua logica. Ho trovato tutta la questione relativa alla Farm migliore di quella degli ostaggi perché è qui che si colgono gli animi veri dei personaggi, si comprendono bene e in modo chiaro i caratteri di ogni protagonista e solo grazie a questo è stato possibile per lo scrivente avere meno confusione nella  testa realtivamente all’altra parte di Quantico.

Doyle, bel personaggio davvero.

Che si dovesse alzare la posta mantenendo la stessa struttura della prima stagione era abbastanza palese. Già era difficile se non impossibile, metter su una serie intera basata esattamente sullo stesso meccanismo narrativo. Farne qualcosa di scontato e poco sorprendente sarebbe stato un colpo troppo duro e quindi si è osato. Gli ascolti però sono crollati lo stesso e mi chiedo se una miglior gestione di questa seconda stagione, avrebbe portato migliori risultati.

Un padre e un servitore del suo paese. Uomo carismatico Owen Hall.

Eppure i personaggi forti anche se non leggendari, ci sono. Partendo proprio dai nomi nuovi di questa seconda stagione come Owen Hall, Dayana Mampasi, “Dumbo” Doyle, Sebastian, Lidya, Leon. Ognuno di loro ha in parte sostituito gli assenti della prima stagione e all’inizio della seconda stagione la cosa mi aveva infastidito non poco. Poi però con il progredire della serie lato Farm, mi sono reso conto che questi personaggi avevano una loro anima e non erano semplici tappabuchi per riempire le caselle di una sceneggiatura scialba e poco credibile.

Lui si prende ogni colpa per non coinvolgere Lidya.

Owen è un personaggio straordinario, un uomo dedito al suo paese ma anche un padre che ama la propria figlia anche se lei non è più la sua bambina ma una donna crudele e determinata. Lui deve fare scelte gravose, lui non esita a servire al meglio gli Stati Uniti, ma no può permettere alla nazione che ama tanto di arrestare Lidya. Non può perché prima di tutto è un padre e qualunque padre incluso lo scrivente, si butterebbe sotto un treno per la salvezza del proprio figlio/figlia.

Dayana è il mio personaggio preferito.

Mi è piaciuto e tanto Doyle, un personaggio che ho bonariamente preso in giro tante volte, ma che alla fine ammiro per tante cose. un’anima tormentata che cerca vendetta contro chi invece vive nel rimorso e nel rimpianto del figlio morto e che da quel momento diventa una persona migliore, mentre lui per tutto questo tempo è diventato una persona forse peggiore, divorata dalla sete di vendetta e dal desiderio ma sopito di morire.

La loro storia da innamorati finisce qui (per adesso).

Poi c’è lei, la mia Dea ogni riccio un capriccio: Dayana. Mi aspetto tanto da questo personaggio, sarà che io adoro quelle di poche parole che magari vedi 5 minuti in un episodio ma te le ricordi anche se dicono 3 parole in croce. Più enigmatica persino di Lidya, con una passato misterioso, una lavoro come avvocato che nemmeno sappiamo se reale o meno, una forza istintiva e una presenza che cambia e rovescia in un attimo ogni convenzione o convincimento. Infatti è sempre lei che col suo fare mai negli schemi è la perfetta scelta per gli accadimenti finali di questa prima parte.

Ostaggi

La parte ostaggi è la più ostica da comprendere. Entrarci è un po’ come fare un confuso minuetto con cambio di trama (o di dama), nel quale alla fine fai davvero fatica a districarti. Nimah e Miranda si costituiscono a Shelby Wyatt e fin qui tutto chiaro. Facevano parte della task force segreta che doveva in qualche modo bloccare una cellula antigovernativa capeggiata dalla first Lady.

“Calmine voi due eh” Shelby fatti rispettare.

Quello che non sapevano era che i metodi usati sarebbero stati da terroristi islamici con tanto di bombe pronte a saltare e ostaggi che non erano tutti vittime. La confusione nasce proprio da questo. Chi combatteva chi? Se l’interesse principale del team dei cattivi era recuperare i dischi dell’NSA, che senso ha avuto la morte della moglie del presidente? Cioè in che modo si collega con il resto dell’obiettivo?

Parrish e Lidya. Allenaze pericolose soprattutto per la messa in piega della Parrish.

Mi sembra che sia stata fatta una scelta ad arte per dare sale a una vicenda che altrimenti sarebbe stata identica a tante altre storie di ostaggi, CIA, FBI e via discendo. Qualcuno si chiederà come mai non parlo quasi mai di Alex Parrish ultimamente. La risposta è che non ho molto da dire su un personaggio che ho già etichettato e sviscerato nel corso di queste recensioni. Preferisco parlare di ciò che mi affascina o mi crea disprezzo o odio. Parrish in questa seconda stagione e ci metto dentro pure Booth non è stata ne carne ne pesce.

This is the end… non ci vedremo più…

Anche la vicenda amorosa fra i due è stata gestita male, superficialmente e con troppi buchi per diventare qualcosa di intrigante o meritevole di attenzione. Alex deve riscattarsi secondo me, deve riprendere gli spazi che alcuni personaggi come detto sopra rischiano di rubargli. Persino Shelby Wyatt è cambiata, evoluta, cresciuta come personaggio tanto da essere forse la migliore fra quelle provenienti dalla prima stagione.

…come no.

Parrish invece è rimasta la stessa della season one e questo non era accettabile alla lunga. Non puoi per esigenze di copione farla puntualmente cadere in trappola, buttarla in missioni assurde che puntualmente, tranne l’ultima falliscono miseramente, vedi il recupero dei dischi o la liberazione degli ostaggi solo per citarne qualcuna.

E niente quando lo vedo penso a Revenge. Più forte di me.

Adesso si riparte con una nuova storia che ci accompagnerà in questo ultimo tratto di strada della season 2. Spero vivamente che questo giochetto dei flashback finisca e che Quantico diventi finalmente una bella serie spionistica d’azione in tempo reale come se ne vedono purtroppo raramente nel panorama seriale.

Passo e chiudo.

About Linox23

Nato nell'universo alternativo di Fringe diversi secoli fa. Mio padre alternativo mi ha iniziato alla visione delle serie tv fin dal 1975 con Kojak. Da quel momento le serie TV sono entrate nella mia vita. Top 5: Castle, Fringe, X files, Game of Thrones, Once upon a time. Hobby: Archeologia, misteri, cinema, anime e manga, lettura e scrittura.

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