Glossario Quantico: Odyoke= Criptonimo per indicare il Governo degli Stati Uniti.
Puntata bella densa, ma la cosa non mi meraviglia. Il potenziale ce l’aveva solo che non poteva essere espresso pienamente. Quando agli intrighi, le lotte di potere, si mischiano alle questioni personali allora si comincia a giocare su un piano narrativo totalmente differente.
In questo caso possiamo vedere come le unioni, le vecchie care coppie con cui abbiamo avuto a che fare nella serie, sono un po’ messe a dura prova e questo provoca delle situazioni molto interessanti dal punto di vista della storia. Cominciamo col fatto che Ryan Booth da un lato è un pezzo di M…a, ma dall’altro è un uomo che vorrebbe fidarsi di chi gli sta intorno. Cosa difficile per uno che fa il suo lavoro, insomma, è più forte di lui. Sasha Barinov (e poi ditemi che non ci piglio) è una sorta di collaboratrice di santa madre Russia, una risorsa costretta dal suo governo a passare informazioni per salvaguardare gli anziani genitori (storia trita e ritrita ma che funziona sempre).
Booth malsopporta l’ingerenza di Miss Mondo Parrish se non altro per il fatto che lei non ha nessun diritto o titolo per fare ciò. Gli dice che non sarà il suo futuro marito e questo tronca ogni discussione e fulmina Alex. Booth tiene a Sasha ma a quanto sembra non abbastanza, visto che copia file dal computer della bella giornalista russa.
Visto che l’abbiamo chiamata in causa, ecco allora l’eroina della storia, la Parrish alle prese con questa sua strana attrazione per Owen Hall. Su dai non ditemi che credete davvero che il loro resterà un rapporto professionale a lungo? Quanto resisterà la bellissima Alex di fronte al fascino dell’uomo maturo ma ancora piacente? Quanto potrà resistere Owen ora che sta confidando le sue debolezze a lei? Io credo che la fragilità di Owen sia stata chiara ad Alex fin dal principio, fin da quando avrebbe voluto sacrificarsi per salvare Lidya. Alex è una donna che agisce prima di tutto, una persona che forse commette gli stessi errori, ma che continua a fidarsi del suo istinto.
Owen mostra a lei la sua fragilità evidenziata da un attacco da parte di alcuni sicari, e vuole avere l’intuitiva, la donna che sacrifica tutto d’instinto al suo fianco perchè lui non è più capace di esserlo e questo, io credo, sarà un ulteriore elemento che legherà i due che come sapete spero finiscano presto per fare coppia perché sarebbero stupendi.
Shelby invece è stata un po’ fuori dai giochi principali, ma nell’ultima parte la vediamo richiamare Caleb Haas, un’altra coppia che sta per riformarsi? Io sinceramente non ci spero anche se Shelby meriterebbe qualche gioia in amore visto che l’ultimo, Leon è morto in una vasca da bagno.
L’altra coppia in crisi è quella delle sorelle Amin. Nimah e Raina non si fidano più l’una dell’altra, non riescono più a capire i confini fra senso del dovere e famiglia. Raina è stata usata da Nimah durante il periodo degli attentati e della IAC e non riesce a scordarlo. Occorre un gesto forte da parte di Nimah, qualcosa che gli faccia capire quanto lei ami la sorella e quanto è pronta a sacrificare per lei.
Ecco dunque che l’occasione di dimostrare tutto questo arriva quando Raina viene indicata come possibile terrorista autrice di un attentato in un supermarket. Nimah si scambia con Raina, ma stavolta non per ingannare gli studenti di Quantico, non per qualche missione sotto copertura all’interno di cellule terroristiche. Adesso Nimah si scambia per amore, per far capire che se necessario, darebbe la vita per la sorella. Vuole tenerla al sicuro, espiare la sua colpa nel modo più estremo che conosce, il più vicino alla morte stessa: caricarsi le presunte colpe di Raina sulle spalle e sopportarle per lei fino a quando non verrà fuori la verità qualunque essa sia.
In tutto l’episodio si è respirata aria di AntiTrumpismo, la lista dei mussulmani è un chiaro riferimento alle leggi restrittive del governo Trump in materia di immigrazione, così la serialità, la finzione scenica, offre modo agli sceneggiatori di avversare la politica reale degli USA, Un uso quasi in presa diretta degli accadimenti per costruirci sopra una storia di fantasia che però denuncia qualcosa che alla minoranza americana non piace, perché non dimentichiamolo, la maggioranza ha voluto Trump e la sua politica. Io spero solo che si torni più sul piano della fantasia senza mischiare troppo la realtà politica e le proprie opinioni personali perché alla fine si rischia di mettere in croce la creatività.
Passo e chiudo.