Alzi la mano chi non ha mai sentito parlare dei termini “reboot” e “revival”. Scommetto che le mani alzate saranno veramente minime, se non inesistenti. Di recente, infatti, molto in voga sono questi tipi di serie, che altro non sono che rifacimenti di serie già esistenti e/o esistite.
Ma la definizione è veramente così semplice e sbrigativa? Dunque chiariamo finalmente, una volta per tutte, la differenza tra i due termini.
Diciamo che, più semplicemente, un revival televisivo è la continuazione della storia della serie originale, di cui alcuni attori decidono di prendere parte.
Un reboot televisivo può avere lo stesso nome della serie originale e magari anche la linea generale della storia, ma la trama si svilupperà individualmente, e anche il cast ed i protagonisti saranno diversi. In realtà, il termine “reboot” altro non è che una rivisitazione dandy del termine “remake”, che, ad un certo punto, parrebbe essere diventato noioso.
Tra i revival televisivi più recenti ricordiamo Will & Grace, Roseanne, Arrested Development e l’imminente Murphy Brown, mentre per quanto riguarda i reboot… beh, ce ne sono una miriade, a partire dalla triade di Hawaii Five-0, MacGyver e l’imminente Magnum P.I., fino ad arrivare a Dynasty, One Day at a Time e Lost in Space.
Dallas della TNT? Revival. Twin Peaks: The Return della Showtime? Gilmore Girls: A Year in the Life di Netflix? Revival, revival, revival.
L’attesissimo Charmed della CW? The Tick di Amazon? Il drama Roswell, New Mexico? Reboot, reboot e… reboot.
Le ultime investigazioni della Fox The X-Files? Revival, ovviamente. Battlestar Galactica della Syfy? Decisamente un reboot.
Eppure ci sono delle zone grigie! Le serie 90210 e Melrose Place della CW potrebbero tranquillamente definirsi revival delle originali della Fox (la trama è consequenziale, e ci sono alcuni personaggi del cast originale), eppure ci sono dei termini che sembrano più adeguati, ovvero “sequel” o “seguito”. (A questo proposito, la serie Designing Women in lavorazione alla ABC è stata descritta come “sequel”, in quanto segue le vicende di personaggi legati agli originali Sugarbakers, dunque potrebbe esserci la partecipazione di alcuni membri del cast originale).
Altro esempio di zona grigia: La serie 24: Live Another Day della Fox è un revival, ma direi piuttosto che 24: Legacy — che introduce un nuovo super eroe nel mondo CTU — tende di più al reboot, anche se Tony Almeida ed Edgar Stiles ne hanno preso parte.
Ma l’eccezione più lampante è The Conners, la recente incarnazione del revival di Roseanne senza Roseanne, quello che viene normalmente chiamato Spinoff. Eppure potrebbe avere anche un pizzico di “revival”, visto che in pratica si tratta della continuazione della serie originale, meno uno dei protagonisti? O l’assenza di quest’ultimo – dando anche il nome alla serie – definisce The Conners serie a sé stante, diventando spinoff?
Tutto questo ci lascia perplessi.
Inoltre, vi chiederete: quale network è più predisposto a revival/reboot/spinoff?
CBS al momento ha in programma 9 serie che possono essere catalogate nelle categorie su menzionate. that fall into any of those three categories, se si escludono NCIS, lo spinoff di JAG, ed ogni relativo derivato. The CW ne ha 5 (escludendo Supergirl, che tecnicamente non è considerato spinoff dell’Arrowverse), la NBC ne conta 4 e la ABC al momento ne ha 2 (e altri 2 sono in lavorazione). Con i franchise di 24 e Prison Break in stallo, la Fox ne conta solamente 1: Last Man Standing (ricordando, però, che la serie Star ha visto un episodio di crossover con Empire dopo poco tempo dall’uscita).
Allora, questa spiegazione vi ha chiarito le idee, o ve le ha confuse ancora di più?