Revenge – Recensione 3×16 e 3×17 – Disgrace/Addiction
Disgrace
Grace is at the core of tragedy,
for if there’s no height at which to drop,
no pride taken in a life lived,
you have nothing to lose.
But once in the freefall of disgrace,
the only way to change the momentum
is to use it to your advantage.
Su Revenge una cosa va detta: quando fanno le cose si assicurano di farle in grande stile. La puntata di per sé non mi è piaciuta poi molto, ma tutti gli abiti e lo sfarzo hanno ampiamente compensato quelle mancanze di trama che solitamente rendono una qualunque serie molto fastidiosa.
Ma, ricapitolando, dove eravamo rimasti?
Pascal ha fatto il suo ingresso (o meglio dire, ritorno) negli Hamptons seguendo così il piano di Conrad. Quest’ultimo, infatti, ha gonfiato le entrate di quella rivistaccia che gestisce con Margò, facendola passare in attivo quando in realtà è sul lastrico.
Tutto questo per poter attirare Pascal nel Nuovo Continente e ricattarlo. I due hanno chiaramente un passato che li accomuna e, a giudicare dai lori dialoghi così carichi di doppi sensi, non è un passato che fa piacere ricordare. Il coinvolgimento di Pascal nell’attentato aereo, ormai, sembra proprio scontato.
Alla fine Conrad entra in modalità Chuck Bass e pensa che il miglior modo per ottenere qualcosa è quello di barattare la sua ex moglie, della quale il francesino è innamorato. Insomma, ma qui tutti si sono fatti tutti? E pensare che credevo che l’America fosse grande, com’è che alla fine tutti quanti si conoscono, tutti quanti si sono amati, e tutti quanti continuano ad amarsi ancora? Fate andare anche me agli Hamptons, scusate!
Intanto Nolan riceve la visita di un suo ex compagno di carcere che, “surprise!!” si stabilisce da lui designando la villa di Nolan come luogo per i suoi arresti domiciliari… chiamalo stupido! Se Nolan non vuole visite del genere, farebbe bene ad utilizzare quella stranissima invenzione chiamata PORTA, che si può chiudere per evitare che la gente vi entri come farebbe al Colosseo. Io, in realtà, sono contenta di vedere che Nolan ha una vita al di fuori di Emily e della vendetta della ragazza; il povero Nolan è quello che ha sacrificato di più per l’amica (prima la NolCorp, poi la libertà, e alla fine anche il ragazzo) ed è giusto che abbia qualcosa che sia solo sua. In più, dal momento che non sappiamo nulla dei sei mesi che ha trascorso in carcere, con la presenza di Javier magari riusciremo a scavare un pochino in quella parentesi della vita di Nolan di cui siamo completamente all’oscuro. E pensare che Nolan in versione Bad Boy sarebbe così affascinante!
Le vicende principali, invece, hanno luogo durante la prima a teatro, dove lo sfarzo e l’eleganza hanno la meglio su ogni altra cosa. Ho adorato gli abiti sia di Victoria che di Emily e, allo stesso tempo, ho trovato impeccabile anche Daniel; sarà anche un invertebrato, ma almeno si sa vestire. Certo, tutto perde di fascino non appena apre bocca e la faccia gli si deforma in quelle espressioni tipiche di chi ha un minicicciolo a premere nel colon, ma questa è un’altra storia.
Per la gioia di Daniel e Victoria, i due sposi novelli sono ormai in fase di divorzio. Daniel infatti ha le prove tangibili del tradimento di Emily e questo potrà fargli ottenere la tanto agognata libertà. Sì, certo, come se un Grayson potesse fare quello che desidera quando c’è Emily nei paraggi. La ragazza, come sempre, è un passo avanti a loro e fa la sua mossa nel modo più plateale possibile: manipolando per la millantesima volta Charlotte, fa pubblicare i suoi referti medici, rendendo noto che non è mai stata incinta. Ne consegue un’umiliazione pubblica che la fa scappare dall’Opera correndo per le scale alla Cenerentola maniera, perdendo la dignità al posto della scarpetta. Tutto ciò fa parte di un piano superiore che, onestamente, proprio non capisco – ma ormai la cosa non mi sorprende nemmeno. Tutte queste storie per rimanere sposata con Daniel per poi, cosa? Farsi umiliare pubblicamente per distaccarsi dai Grayson? Boh, niente ha senso!
L’unica cosa vagamente interessante vede come protagonista LeMarchal, che proprio a fine puntata si scopre essere strettamente collegato a David Clarke e all’esplosione per la quale fu incastrato.
Addiction
Addiction, an impulse that, once indulged,
is impossible to pacify.
Even when starved, the hunger survives.
Revenge non fa altro che farmi sentire una completa nullità! Mentre io passo le serate a cercare qualcuno con cui giocare a Machiavelli, loro creano un Casino dal nulla e si divertono a scommettere milioni a poker. La vita è proprio ingiusta! Se penso, poi, che il motivo per cui lo fanno è vendicarsi l’uno dell’altro, mi viene voglia di fare un torto ad Emily Thorne solo per vedere se organizza una bella serata anche per me!
Pascal LeMarchal c’è dentro fino al collo, ormai non ne abbiamo alcun dubbio. Ed è immischiato in tutta la faccenda a tal punto, che Emily farebbe di tutto per attirare la sua attenzione. Purtroppo per lei, Pascal è corrotto dall’amore. L’uomo, infatti, ha occhi solo per Victoria e la desidera a tal punto di fare qualunque cosa per averla. Inizialmente parte con il piede sbagliato e opta per il vezzeggiarla di regali; ben presto, però, capisce qual è l’unico modo di far breccia nel suo cuore (di nuovo, ci tengo a precisarlo): basta essere un doppiogiochista. “A saperlo prima”, è stato sicuramente il pensiero di Pascal. Già perché, per essere amico di Conrad, sicuro sotto sotto è un delinquente anche lui.
La serata di Poker, alla fine, si rivela portare pochissimi risultati per Emily, se non quello di scoprire che Victoria l’ha fatta vincere di proposito e che, una volta da sola con Pascal, l’uomo stava registrando la loro conversazione per farla sentire a Victoria e guadagnarsi la sua fiducia. Ultimamente il piano di Emily sembra essere “c’è qualcuno nuovo in città, quasi quasi mi può tornare utile, altrimenti pazienza” e, davvero, la faccenda sta diventando pallosissima! Fortuna che c’erano i capelli di Victoria a risollevarmi il morale. Sembrava la versione abbellita di Bellatrix Lestange.
Nel guardare Margò e Daniel insieme, faccio fatica a decidere chi dei due è più mongoloide, se lui che si crede un genio del male, o lei che gli dà corda. Indubbiamente per farti manipolare da un imbecillotto come lui, stai messa davvero male. La francesina androgina, di punto in bianco, è gelosa di Jack e Emily e Daniel – che non vuole perdere la sua alleata – pensa di usare la cosa a suo favore. Tutto questo è così ridicolo che sono a scriverlo mi sento in imbarazzo per loro. Spesso mi domando se, quando leggono il copione e realizzano ciò che dovranno andare a fare, si sentono anche solo un po’ ridicoli.
L’unico davvero degno di nota è Nolan, che con una sola battuta è riuscito a farmi amare tutta la puntata. Il mio unico dispiacere è vedere che gli danno così poco spazio.
Il suo nuovo coinquilino sembra avere un interesse in Charlotte, ma di questo nessuno se ne frega un fico secco. L’inutilità di quella ragazza è contagiosa e se Javier le sta intorno, finirà per diventare inutile anche lui; e pensare che come personaggio mi piace, che razza di spreco! Dovrebbero abbandonare il percorso suicida di legarlo a Charlotte e trovargli qualcosa di tecnologicamente figo da fare insieme a Nolan! Non di certo un avatar parlante, è una cosa del tutto assurda, insensata e fuori contesto. Visto? Gli è bastato fare qualcosa inerente a Charlotte per trasformarsi in un completo idiota!
Aiden, desaparecido nello scorso episodio, torna ad allietarmi con il suo bel faccino. Purtroppo, contrariamente al solito, la scena che ha condiviso insieme ad Emily non mi ha fatto né caldo, né freddo. Mi è sembrata piatta e forzatissima, considerato che l’ultima volta che li avevamo visti insieme si erano baciati lasciando intendere che c’era ancora una piccola, remota speranza. Odio l’uso che stanno facendo del personaggio di Aiden. Se vogliono mettere Emily con Jack, che lo facciano pure, ma devono smetterla di trattare Aiden come fosse uno zerbino, dandogli battute che non fanno altro che ridicolizzarlo. Sì, perché quando dice ad Emily che non la può sempre salvare, quando è quello che fa OGNI VOLTA, l’unica cosa che penso è che sia un vero ridicolone.
Anche se una cosa buona l’ha fatta in questa puntata, ha svelato l’enigma che ruotava intorno alle iniziali ritrovate nella lettera scritta da Pascal.
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About Jeda
Nata e cresciuta in mezzo al verde e alla campagna nel lontano 1990, Jeda sviluppa sin da piccola l’innata capacità di stare ore ed ore seduta di fronte un qualsiasi schermo a guardare serie tv. È una dote che le tornò utilissima con l’avvento dello streaming, riuscendo a vedere telefilm senza stancarsi mai, ignorando completamente lo studio. Madre di un bellissimo bambino, nella sua vita si districa tra pannolini sporchi, esami all'università e puntate da scaricare. Nonostante il suo cuore appartenga a Game of Thrones e alla famiglia Stark (fatta eccezione per Jon Snow, che ritiene un morto di sonno), la sua ossessione del momento è Banshee: parla solo di Banshee, piange per Banshee, sclera per Banshee e, soprattutto, rimbambisce chiunque con questo telefilm
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