Riverdale – Il boss dello show sulla scelta del killer

Nello scorso episodio di Riverdale (allarme SPOILER per chi non è in pari!) abbiamo finalmente scoperto chi ha ucciso Jason Blossom. Una pen drive nascosta conteneva il filmato che mostrava l’imparruccato Clifford Blossom, padre della vittima, uccidere il proprio figlio Jason. Abbiamo così raggiunto lo showrunner della serie, Roberto Aguirre-Sacasa, per fargli qualche domanda.

Hai sempre saputo che Clifford era l’omicida? Quale era il tuo piano per depistare gli spettatori?
Inizialmente avevamo tre killer potenziali in mente: F.P. Jones, Hiram Lodge e Clifford Blossom. E le ragioni per cui ognuno di loro avrebbe potuto compiere l’omicidio. Ad un certo punto sentivamo che avrebbero potuto aver lavorato insieme e sarebbe stato molto tipo “Assassinio sull’Orient Express”. E poi, per alcuni episodi, pensavamo ad Hal Cooper. Ma, man mano che scrivevamo e filmavamo, capivamo di doverci discostare dagli Archie comics e abbiamo pensato alla soluzione più scioccante possibile. Un padre che uccide il proprio figlio a sangue freddo.

Con un solo episodio rimasto di questa prima stagione pensi che il mistero sui Blossom continuerà anche nella prossima?
Non posso dir molto senza spoilerare il finale, ma state certi che i Blossom hanno molti segreti che aspettano di essere rivelati.

Cosa ti ha affascinato dell’esplorare la relazione tra Jughead e suo padre?
Ad essere sincero, la chimica tra i due attori (Cole Sprouse e Skeet Ulrich). Nella loro prima scena insieme (nel quarto episodio) avevano forse sei battute, ma sono stati molto efficaci. Per un attimo tutto si è fermato. E, stranamente, io non avevo concepito Riverdale come uno show riguardante i rapporti padri-figli, ma questo è diventato uno dei motivi portanti della serie, penso.

Cosa c’è dietro alla trovata di imparentare i Cooper e i Blossom?
Quando abbiamo iniziato la stagione, abbiamo passato molto tempo a riflettere sulla storia di Riverdale e delle sue famiglie principali. James DeWille, uno dei nostri sceneggiatori più giovani, ha ideato questa connessione tra i Cooper e i Blossom e, dato che io adoro tutto ciò che è gotico e creepy, abbiamo accettato l’idea. “Flowers In The Attic” e “The Fall Of The House Of Usher” di Edgar Allan Poe sono stati di grande ispirazione. Quando rivelammo il primo pezzo della backstory delle due famiglie (era l’episodio cinque), si parlò di levare del materiale, ma io ero tipo “No! No, ci serve per la questione dell’incesto!”

Quando vedremo Jughead mangiare un hamburger?
L’attesa sta per giungere al termine. Mangerà un enorme hamburger nel finale. Prometto anche, dato l’interesse del pubblico, che ci saranno molti altri hamburger mangiati nella seconda stagione. Tenetevi pronti!

Fonte

About Clizia Germinario

Grande appassionata di cinema, serie tv e cucina, ho iniziato ad avvicinarmi al mondo dei telefilm a fine anni ’90, ma ne sono diventata addicted solo diversi anni dopo. Non ho un genere preferito, pur avendo una spiccata predilezione per gli show (come i film, del resto!) che parlano di vampiri e licantropi o, più in generale, di soprannaturale: non per niente il mio serial preferito è l’ineguagliato “Buffy the Vampire Slayer”.

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