Riverdale – Recensione 2×07/2×08 – Tales From The Darkside/House Of Devil

La sesta e la settima puntata di Riverdale manda ancora avanti la storia del Boia che ormai sta terrorizzando tutta la cittadina e i suoi abitanti per punirli dei loro peccati. Sono due puntate ben diverse tra di loro e non portano grandi novità riguardo il Boia, ma avvengono grossi cambiamenti per i nostri protagonisti.

 

Partendo da “Tales From The Darkside”, la puntata si presenta come tre storielle diverse che si incrociano continuamente durante tutta la puntata, mentre i nostri protagonisti sono alle prese per risolvere il mistero del Boia e anche i loro problemi personali.

Jughead e Archie sono i primi a essere coinvolti in un losco scambio, dove Jughead incontra numerosi problemi, tutto per poter far uscire di prigione suo padre. Per una volta Archie si rivela utile e riesce a tirarlo fuori da un grosso guaio.

Riescono comunque nella loro missione e grazie a un misterioso personaggio, riescono a scoprire qualche dettaglio interessante sulla possibile identità del Boia. La sua storia ha radici più profonde di quello che ci potevamo immaginare e forse questa è una delle strade giuste per risolvere il mistero.

La seconda storia coinvolge Josie, la figlia del sindaco di Riverdale. Lei si sente in colpa perchè sta lavorando come solista alle sue canzoni, lasciando il gruppo all’oscuro di tutto. L’unica a sapere questo segreto è Cheryl Blossom che ha preso Josie in “simpatia” e cerca di aiutare in qualche maniera la sua carriera da cantante. Allo stesso momento Chuck Clayton ci prova teneramente con lei, ma sembra che qualcuno allo stesso momento stia perseguitando Josie, lasciandogli biglietti minatori, compreso un cuore di un maiale.

Josie sconvolta viene convinta da Cheryl che Clayton è un povero pazzo che la perseguita, portando la ragazza a cacciarlo dalla sua vita. Alla fine invece si scopre che è proprio Cheryl ad avere architettato tutto. In questa maniera la nostra rossa ha sbaragliato la concorrenza per avere Josie tutta per se.

L’ultima storia riguarda Betty e Veronica. Loro due si mettono in testa di scoprire in qualche maniera se lo sceriffo è il boia, quindi organizzano un pigiama party a casa di Kevin per indagare meglio. La ricerca di Veronica non porta a nulla di concreto e lo sceriffo stesso spiega a Betty con prove evidenti che non può essere lui l’assassino. Però le due non si danno per vinte e decidono di seguirlo per scoprire dove scappa ogni notte. E si viene a scoprire alla fine che lo sceriffo a un “affair” con il sindaco di Riverdale. Quindi le sue scappate notturne sono in verità per incontrare segretamente il sindaco con cui ha una relazione.

La puntata è stata molto bella, anche se non ci ha dato nulla di concreto riguardo l’identità del boia a parte l’innocenza dello sceriffo e il messaggio finale del boia che dichiara che nessuno a Riverdale ha superato la sua prova.

Con “House Of Devil” le cose cambiano e la puntata riprende il suo classico schema. E succedono anche molte cose interessanti.

La prima è che FP è finalmente uscito di prigione, scatenando reazioni inaspettate da parte di Alice, dovute sicuramente al loro passato.

Per il suo ritorno alla vita normale, viene data una festa in onore di FP, che vuole pure pensionarsi definitivamente dalle Vipere.

Naturalmente alla festa succede un casino assurdo che possiamo fare un elenco bello e buono: FP decide di non andare in pensione anzi ritorna a capo delle Vipere, questo per coprire Jughead dal suo affare con l’incantatrice di Vipere; Archie e Veronica hanno una crisi e praticamente si mollano alla fine della festa; Alice sembra avere ancora una cotta per FP; Betty si da a un ballo sensualissimo sul palo, spaventando Jugehad a tal punto che la lascia, per proteggerla e non coinvolgerla più negli affari delle vipere.

Questi eventi portano a un bel avvicinamento tra Archie e Betty, visto che al momento sono tutti e due liberi, mentre entrambi si guardano da entrambe le case. Segno che presto, come succede in queste serie, avremo una nuova coppia per cui tifare!

 

Wilfred

Quando nel 2007 ho scoperto che per vedere le ultime due stagioni di OZ dovevo usare i sub in inglese, è stato l'inizio della fine.

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