Scream Queens – Recensione 1×01/02 – Pilot / Hell Week

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Finalmente, dopo mesi di grande attesa ed aspettative, Scream Queens ha debuttato su Fox, raggiungendo un vasto numero di ascolti, sia da parte del pubblico Statunitense, che Europeo.
Ma cosa realmente ci è piaciuto di questa nuova serie realizzata dal genio di Ryan Murphy? L’ironia che gioca attorno ai personaggi e alle loro storyline, questo è quanto, perché onestamente, per il momento, non trovo altri punti forti da esaltare in questo show. Si sa che Murphy ha un modo tutto suo di esprimersi e c’è chi lo ama e chi invece lo odia, io personalmente l’ho sempre amato, non tanto per “Glee”, ma sopratutto per “American Horror Story” che ho sempre trovato geniale, ma questa volta non posso dire di sentirmi totalmente soddisfatta. Di fatto Scream Queens è una specie di parodia alla “Scream” dove i loser non sono più a cantare e ballare nel Glee Club, ma fanno parte di confraternite universitarie e assistono a terribili omicidi. Omicidi che ovviamente, oltre ad essere molto splatter, sono davvero ridicoli. Ma è proprio questo il lato migliore di questa Serie, il sarcasmo con il quale vengono enfatizzate le caratteristiche dei personaggi principali e le loro “surreali” avventure. Ciò è dovuto anche alla bravura di un cast che include elementi come Jamie Lee Curtis, Diego Boneta, Emma Roberts e Lea Michele, ma si sa che Murphy adora lavorare con i suoi attori preferiti, lo ha sempre fatto e anche questa volta ha deciso di continuare su questa strada, e noi non possiamo far altro che ringraziarlo, perché sono proprio questi personaggi a donare un surplus alla Serie per il momento.

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Sono sicura che Murphy sentiva proprio la mancanza del suo Glee club, tanto da prendere qualcosa di “Glee” e mischiarlo con “American Horror Story” per poi arrivare a questo onirico prodotto. Un prodotto che non è affatto malvagio, ma che mi ha lasciato quel senso di amaro in bocca, soprattutto per la regia, che anche se dovrebbe essere il tratto migliore che caratterizza lo show, a mio parere è il peggiore. Aveva già usato la stessa tecnica in “American Horror Story: Coven”, ottenendo scarsi risultati, perché riproporla? Quelle continue inquadrature che fanno tanto parodia, a mio modesto parere, sono divertenti una o due volte, poi cadono nel “fastidioso” e nel “nauseante”. In Glee erano presenti, ma in piccole dosi e difatti non risultavano così irritanti. Inoltre anche le luci e i colori, pur essendo una sua peculiarità, dopo un po’ tendono a darmi fastidio.
Ad ogni modo non è certo questo un motivo per cui non dovrebbe piacermi la serie, che di fatto mi ha divertito parecchio e che continuerò sicuramente a seguire per la sua originalità.

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Il pilot ha introdotto un po’ i personaggi e questa assurda storia al limite del grottesco, restando coerente per tutta la sua durata. Quello che più colpisce è la “verità” di come vengono dipinti i giovani di oggi: crudeli, egoisti ed egocentrici. Insomma, ragazzi che farebbero di tutto pur di apparire, non in maniera positiva, ma del tutto negativa. La verità è disarmante e chiaramente in Scream Queens è accentuata così tanto da renderla una gustosa parodia.

La storyline principale non è nulla di che: un killer che si aggira per le confraternite e i dormitori universitari. Niente di particolarmente originale, infatti non credo che sia proprio questo a coinvolgere lo spettatore, che ha avuto modo di assaporare questo argomento più volte in passato, anzi questa potrebbe essere l’unica certezza nello show.
Probabilmente il secondo episodio convince un pochino di più, infatti mette in moto delle dinamiche più interessanti e delinea maggiormente alcuni personaggi come quello di Cathy Munsch, la preside ninfomane che ricorda molto “Sue Sylvester”, e quello di Boone, dove trovo singolare e piacevole la scelta di rendere l’idolo delle ragazzine Nick Jonas un omosessuale e non il classico belloccio della confraternita.

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Per il momento questo è quanto, abbiamo visto un killer uccidere giovani in maniera molto stramba e una preside mezza pazza accanirsi contro una confraternita, tanto da volerla farla chiudere, questi sono stati i primi incipit che apriranno le porte a quello che sarà Scream Queens per tutto il resto della stagione. E ora non possiamo far altro che aspettare e vedere cosa accadrà a queste “surreali” Chanel.
La serie è difficilmente classificabile come horror comedy, ma una cosa è certa, ricorda parecchio i B-movie degli anni 90, un genere che si è da un po’ estinto e che ora potrebbe tornare di moda. Non posso dire di sentirmi pienamente soddisfatta da questi due episodi anche se sono stati parecchio divertenti e irrazionali, ma continuerò sicuramente a seguirla.

Vi lascio con il promo del prossimo episodio!

About Natasha

Nata a Twin Peaks, Natasha video designer televisiva, ha passato la sua adolescenza a fare shopping a NY con Carrie Bradshaw, a studiare gli alieni a Roswell e a risolvere misteri a Neptune. Si sente un membro della famiglia Gallagher, grazie alla forte dose di Rock 'N' Roll con la quale è cresciuta. Segni particolari: Guardare un episodio in una notte? Quando mai, se mai una stagione!!! Bevanda preferita: True Blood. Citazione preferita: Save the cheerleader, save the world.

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One comment

  1. Vasto pubblico un par di ciufoli; gli ascolti per la doppia premiere sono stati parecchio deludenti.

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