Scream Queens – Recensione 1×06 – Seven Minutes in Hell

12
34
56
78

Scommetto che ad ogni puntata di Scream Queens tutti quanti ci poniamo la stessa domanda: ma questa serie tv è un totale fiasco oppure nasconde qualcosa di geniale? La linea che separa qualcosa di molto bello da qualcosa di molto brutto è sempre sottilissima e spesso sono proprio i particolari a fare la differenza. Il genere grottesco/demenziale non è affatto semplice da realizzare, al contrario da ciò che possa supporre Ryan Murphy, e ce ne dà un tristissimo esempio: di fianco a poche scene che nella loro demenzialità risultano davvero esilaranti, Murphy accosta parodie e caricature insensate che proprio non riescono nel loro intento di tirare fuori i cliché dei film horror e mostrarceli con chiave ironica. È un vero peccato perché Scream Queens vanta un cast davvero brillante – inoltre l’idea alla base è originale e poteva funzionare. Senza nominare i vari Scary Movie che hanno segnato il genere, Scream Queens poteva attingere ad una moltitudine di predecessori del grande schermo per ispirarsi, ma purtroppo, laddove ha provato a farlo, non ci è riuscito.

Ci troviamo in quello che viene definito bottle episode, cioè un episodio che si svolge quasi interamente in una location (in questo caso la sede della Kappa Kappa Tau) e che vede un ristretto cast. Generalmente questi episodi hanno l’onere di essere meno costosi in previsione di episodi futuri molto più dispendiosi. È probabile, dunque, che nei prossimi episodi avremo se non altro un cast più ricco – vi ricordo che è previsto il ritorno di Ariana Grande.

Nello specifico, Seven Minutes in Hell vede le ragazze della Kappa Kappa Tau rinchiuse nella casa della loro confraternita, impegnate in un pigiama party che di sicuro le aiuterà a scoprire chi è l’assassino. Meh. Da un telefilm di questo genere non ci si aspetta originalità e, in realtà, non è nemmeno importante ciò che succede: le incongruenza e tutto il WTF che regna sovrano è proprio tipico delle parodie; e quindi, ecco che torniamo di nuovo al punto focale dell’intera recensione. In Scream Queens c’è qualcosa che non funziona e che lo rende pietoso, eppure non riesco a decifrare che cosa.
Ho particolarmente apprezzato l’omaggio ad Hellraiser, film pilastro del genere horror, con l’uccisione di uno dei personaggi di turno a formare la faccia chiodata di Pinhead, presunto capo dei Cenobiti. A parte questo, l’intero episodio ruota intorno alle solite cose inutili (che ripeto non essere un grave problema in un telefilm che si ispira ad essere fortemente demenziale), nel quale vengono fatti fuori altri tre personaggi inutili: l’iniziata Sam, Roger e Caulfield.
La cosa che salta di più all’occhio è che Murphy e Falchuck, inizialmente, si erano impegnati molto a creare una rosa di personaggi “diversi”: c’era una ragazza sorda, la domestica grassa, la lesbica e Hester che era un ibrido super sfigato con un busto che di certo non passava inosservato. Ne hanno uccisi tre e hanno trasformato Hester nella nuova figona di turno. Perché c@$£o l’hanno fatto?!
Ho sentito moltissimo la mancanza di Denise Hemphill in questo episodio e delle sue invocazioni alla sua defunta amica Shondell, ma trovo che Chad sia stato un suo ottimo sostituto: ammetto che la sua spiegazione del gioco Obbligo o Verità mi ha fatto molto ridere.
Emma Roberts inizia ad essere un po’ troppo sopra le righe e nelle scene in cui dovrebbe suscitare ironia, risulta solo infinitamente fastidiosa. Non la considero un’attrice valida e per non risultare fastidioso in un telefilm come questo devi essere estremamente talentuoso.

Purtroppo sembra proprio che Ryan Murphy ultimamente non riesca ad azzeccarne nessuna.

About Jeda

Top 5 : Banshee, Twin Peaks, Son of Anarchy, Homeland, Downton Abbey. Nata e cresciuta in mezzo al verde e alla campagna nel lontano 1990, Jeda sviluppa sin da piccola l’innata capacità di stare ore ed ore seduta di fronte un qualsiasi schermo a guardare serie tv - che, in età infantile, erano cartoni animati. È una dote che le tornò utilissima con l’avvento dello streaming, riuscendo a vedere telefilm senza stancarsi mai, ignorando completamente lo studio e i risultati si vedono: fuoricorso da circa mille anni, la sua preoccupazione principale è quella di riuscire ad essere in paro con i recuperi, almeno una volta nella vita. Le piace leggere, scrivere ed ha una passione quasi ingestibile per le cose oscene.

Check Also

Suits – Recensione 9×06 – Whatever It Takes

Benvenuti nella recensione della 9×06 di Suits by Suits Episodes e Serial Crush. Ci stiamo …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *