L’attesa è finita e il regalo che tutti i Sensies aspettavano questo Natale è arrivato sotto forma di party, perché sì, Sense8 è un’enorme festa, può commuoverci e strapparci il cuore in pezzi, ma è pur sempre una festa.
Questo Christmas Special è riuscito sicuramente a emozionare, due ore sono un carico emotivo troppo grosso da sopportare e digerire facilmente, considerando l’empatia che questa serie riesce a stabilire con il telespettatore, ma la nostra certezza è che ha superato qualsiasi aspettativa ci fossimo fissati.
L’episodio inizia con un tuffo al cuore per noi italiani, sarò forse un po’ troppo patriottica essendo campana, ma riconosciamo a primo colpo d’occhio la meravigliosa Positano, che fa da sfondo alla luna di miele di Kala e Rajan. Ebbene sì, Kala ha finalmente fatto la sua scelta, sicuramente la più giusta per Rajan, ma dubito fortemente che lo sia per lei.
Le cose non sono cambiate molto dal finale di stagione, riusciamo ad avere una panoramica dei nostri Sensate, nei diversi scenari: Nomi, Amanita, Will e Riley, gli unici riusciti a riunirsi, sono in fuga.
Proprio la situazione di Gorski riesce a chiarificare i dubbi che ci hanno assalito durante la prima stagione: il loro non è il primo gruppo che Angelica ha generato, ma purtroppo gli altri non sono riusciti a resistere. Attraverso Jonas, Will apprende molto di più su Whispers, il quale incredibilmente ha una famiglia e una bambina, ma nonostante questo suo lato umano, è ancora sulle loro tracce e isola i suoi stessi pensieri attraverso dei blockers.
Ho trovato l’interpretazione di Brian J. Smith quasi viscerale, l’eroina che prende per allontanare Whispers lo porta quasi sul precipizio della disperazione, arrivando a sfiorare quella di Angelica e a comprendere le motivazioni del suo suicidio.
Anche il rapporto con suo padre, il dissidio interiore tra il volerlo proteggere ma al contempo sentirlo vicino, sono qualcosa di quasi distruttivo, difficile da tollerare, tanto da lasciarsi fin troppo facilmente convincere a trovare un contatto, almeno telefonico, portando Whispers direttamente da lui.
L’episodio per certi versi sembra ruotare quasi esclusivamente intorno a lui, gli altri sono partecipi solo attraverso gli sprazzi di vita quotidiana, ma è Will a far girare la ruota.
Ed appunto troviamo gli altri Sensate immersi in quelle che sono state le conseguenze delle scelte compiute nella loro vita, che li hanno portati a vivere un sentimento condiviso: il sentirsi in trappola.
Come nella stagione passata, con la scena del museo, anche in questa troviamo una scena ad alto tasso empatico: Lito ne è nuovamente protagonista, la verità sulla sua relazione è stata spiattellata al mondo e trova casa sua invasa dai paparazzi.
Bloccato in auto, insieme ad Hernando e Daniela, la scritta faggot è la prima cosa che riusciamo a notare sui nostri schermi, ma cambia a seconda di quale dei Sensate la stia guardando.
“Freak”, “Slut”, “Virgin”, sono svariati gli appellativi che possiamo leggere, e al momento è proprio Kala a condividere con Lito il peso più grande, con Rajan e sua madre a mettere il naso nella sua vita sessuale al momento inesistente.
Ed è questo il motivo per cui Sense8 riesce ad entrare dentro, lasciando qualcosa di significativo in chi la guarda. Le emozioni vengono messe totalmente a nudo e il dolore viene smembrato in maniera tale da essere reso semplice da comprendere anche a chi non lo ha mai provato sulla propria pelle. Questa scena ne è la prova, mette ogni Sense8 di fronte alla propria sofferenza, rendendola univoca nel male, ma assumendo una diversa sfumatura in base a chi la prova. Ognuno di noi, guardando questa scena, avrà sicuramente sofferto a modo suo, vedendo la propria personale scritta, ma tutti abbiamo empatizzato ciò che è accaduto a Lito.
Altra scena a grande impatto emotivo è la messa alla berlina di Hernando, la cui vita sessuale è stata messa a nudo in classe dai suoi stessi alunni. La sua risposta, dall’alto della sua cultura, rimane forse una delle citazioni più belle di sempre: “Art is love made public”(l’arte è l’amore reso pubblico). E se l’occhio di chi la guarda tramuta l’amore in qualcosa di orripilante, è perché vuol vederci qualcosa di sporco, ma non perché lo sia davvero. Lo dimostrano Amanita e Nomi che riescono a vedere quanto bello e limpido sia il loro sentimento arrivando quasi a fangirlare (un po’ come noi, d’altronde), o come, più avanti nell’episodio, la stessa mamma di Lito riesce a comprendere la natura del figlio, amandolo con tutte le proprie forze.
La scena del compleanno però riesce ad allietare questo momento decisamente malinconico, che credo abbia scosso chiunque, lasciando spazio alla festa e alla scena che più aspettavamo #Sensateorgy.
Ovviamente, per chiunque shippi la Kalagang come me, questo momento è riuscito ad aprire i nostri dotti lacrimali senza alcuna possibilità di ripresa.
Se voi avete superato indenni quello sguardo di Max Riemelt (e anche il fatto che debba costantemente denudarsi senza ragione alcuna) avete sicuramente qualche superpotere che io non ho.
Con il suo “aprirsi” a Felix, ancora incosciente, sapevamo già che i suoi sentimenti non erano stati del tutto repressi e che l’unica cosa di cui si pente di aver mandato a rotoli nella sua vita è il suo rapporto con Kala, ma conoscendo Wolfgang, come avrà pensato di rimediare ai suoi errori?
Cercando una ragazza su Tinder, come regalo di compleanno.
Vi dirò, se esistesse uno spin-off delle Wolfgang’s Tinder Adventures lo guarderei senza vergognarmene, questo però può essere davvero un modo di reagire al dolore della perdita?
La scena si tramuta in comicità allo stato puro, da un lato Kala che, preparata da Sun alla sua prima notte d’amore, cerca di rendersi sexy per Rajan, trovandosi nella camera di Wolfgang in atteggiamenti non certo ingenui con il suo match.
La scena prende pieghe ancor più esilaranti quando, dopo aver baciato suo marito, si ritrova Wolfgang di fronte, il tutto concludendosi con la caduta di Rajan e la frattura fantasma del suo pene. C’è da dire che l’amore di Kala “fa male”.
Fortunatamente questa non è la sola scena Kalagang, infatti per ripagarci ci viene regalata una bellissima scena con sfondo una Berlino totalmente innevata, nella quale Kala vede per la prima volta la neve, ma sono le sue parole ad essere protagoniste. Ancora una volta riesce a darci prova di quanto lei riesca a vedere molto più che la sola scorza dura e impenetrabile di Wolfie, immischiato ancora con la malavita berlinese, le sue parole riescono a toccarlo e ad incidere quello scudo, liberando quella luce nascosta troppo profondamente in lui. Forse è stato questo a rendergli più chiara la via nella quale stava entrando con poche probabilità di uscita, se non grazie anche ai suoi Sensate.
E finalmente incontriamo il nuovo Capheus (Toby Onwumere). Probabilmente era l’aspetto che attendevo con più ansia e devo ammettere di non essere affatto delusa. La sua entrata suona un po’ autocelebrativa, infatti, sul filo del cambiare stile al Van Damn, lui stesso ci ricorda come i visi possono cambiare, ma i cuori no. Di certo qualcosa è cambiato e non è assolutamente il barbiere. In questo episodio Toby ha dimostrato di non aver nulla da invidiare al former Capheus, Aml, conquistando già il nostro cuore con il suo sorriso genuino e non facendoci percepire alcuna differenza. Personalmente approvo la scelta, specialmente se i rumors riguardo Aml dovessero rivelarsi veritieri.
Questo è tutto, Sensies, nell’attesa dei nuovi episodi (5/5 save the date!) vi invito a passare per Sense8 • I am not just me, I am also a we. auguro un Happy Fuckin’ New Year!