Ed eccoci qui a parlare di una delle mie serie preferite, una delle serie che mi ha fatta entrare nel magico mondo dei telefilm.
Alias è una serie tv che rientra nel genere spionaggio/fantascientifico andata in onda dal 2001 al 2006. Innanzitutto c’è da dire che si tratta di un prodotto di J.J.Abrams (futuro creatore di capolavori come Lost e Fringe) e già questo è sinonimo di qualità. Inoltre ci sono attori che già allora erano famosi o che lo sono diventati poi col tempo, di cui parleremo dopo, che è sempre un piacere rivedere. Ultimo ma non meno importante pro per la visione di questa serie è il finale chiuso ad interpretazione univoca: Alias è una serie che ha un inizio ed una fine da cui non è possibile restare delusi.
Per quanto riguarda la trama è la protagonista stessa, Sidney Bristow, all’inizio degli episodi ad introdurci nella sua vita.
Sette anni fa fui contattata dall’SD-6, una sezione segreta della CIA perché lavorassi con loro. Addestrata come spia, sapevo di non poter dire a nessuno ciò che facevo. Ero convinta di lavorare con i buoni, ma quando parlai al mio fidanzato dell’SD-6 loro lo uccisero. Fu lì che seppi la verità, l’SD-6 era il nemico che credevo di combattere. Ora sono un’agente doppiogiochista che lavora con la vera CIA per distruggere l’SD-6, dove il mio solo alleato è un altro agente come me, un uomo che conosco appena, mio padre.
Nelle stagioni successive alla prima Sidney continuerà ad essere un’agente segreto della CIA e a combattere prima l’Alleanza, di cui l’SD-6 fa parte, e poi altre organizzazioni nemiche del suo paese. Nel contempo la sua storia personale si intreccerà con quella degli altri personaggi e con l’elemento fantascientifico introdotto con la ricerca dei manufatti di Milo Rambaldi, profeta italiano di fine 400.
Ciò che mi è sempre piaciuto di questo telefilm è che, oltre all’abbondanza di azione che non annoia mai, è molto focalizzato anche sulla vita della protagonista e sui suoi “segreti di famiglia”. Insieme a lei noi scopriamo dei suoi genitori, di sua sorella, di come lei stessa sia la chiave dei congegni di Rambaldi, e sempre con lei combattiamo per cercare un po’ di normalità nel caos della vita di una spia.
Protagonisti della serie sono fondamentalmente quattro:
- SIDNEY BRISTOW (Jennifer Garner)
Lei è il cuore della serie perché è da lei che tutto parte ed è anche il collegamento tra tutti i personaggi. All’inizio è una ragazza, orfana di madre, che è diventata un’agente della CIA, ma che si ricrede sul suo ruolo quando il suo fidanzato viene ucciso perché sapeva la verità, così comincia a fare il doppiogioco per vendicarsi. Nel corso del tempo questa ragazza diventa una vera donna che deve affrontare, oltre i pericoli del suo mestiere, anche i segreti che fanno parte del suo passato. Persegue sempre la verità e per questo rischia più volte di finire nei guai con i suoi capi e fatica a conciliare la riservatezza necessaria al suo lavoro con i suoi affetti.
- JACK BRISTOW (Victor Gaber)
È il padre di Sidney, anche se all’inizio i due nemmeno si parlano. Anche lui è un agente doppiogiochista ed il suo rapporto con la figlia sarà sempre pieno di alti e bassi a causa dei molti segreti che lui nasconde per proteggerla. È disposto a tutto pur di mantenere la figlia al sicuro, infatti lo si vede torturare ed uccidere senza distinzioni chiunque possa essere una minaccia per lei. Nonostante l’apparente freddezza dovuta principalmente al suo lavoro e a dei traumi precedenti, vuole molto bene alla figlia ed ogni tanto si riescono a vedere in lui dei sentimenti veri.
- ARVIN SLOANE (Ron Rifkin)
È il capo dell SD-6 ed uno dei migliori amici di Jack. Fin da subito è ben visibile l’amore che nutre per Sidney, che ha sempre visto come una figlia. Da giovane era un agente della CIA, così ha conosciuto Jack, ma poi è diventato parte di questa particella terroristica per avere più libertà nel seguire la sua ossessione: Milo Rambaldi. Durante tutta la serie cerca i suoi manufatti ed è disposto a tutto pur di arrivare a scoprire il segreto del profeta, compreso sacrificare la sua stessa figlia. È un uomo pericoloso ed un gran manipolatore che riesce quasi sempre ad ottenere quello che gli serve facendo ricadere la colpa della sue malefatte sugli altri.
- MICHAEL VAUGHN (Michael Vartan)
È il contatto di Sidney alla CIA, e, anche se inizialmente è fidanzato, si innamorerà della nostra eroina e sarà ricambiato. Purtroppo per poter stare insieme dovranno affrontare grandi ostacoli che renderanno la loro relazione difficile ma anche indissolubile. Anche suo padre era un agente CIA ucciso in missione, ma la sua morte viene messa in dubbio nella quarta stagione e Vaughn scopre nella quinta delle verità scomode sul padre e si troverà a dover combattere per scoprire la verità.
Oltre a questi quattro protagonisti, abbiamo alcuni personaggi ricorrenti come Marcus Dixon (Carl Lumbly), collega di Sidney prima all’SD-6 e poi alla CIA, Marshall Flinkman (Kevin Weisman), informatico e genio prima al servizio dell’SD-6 e poi della CIA, Will Tippin (Bradley Cooper), amico giornalista di Sidney che si troverà invischiato nelle faccende della CIA, Julian Sark (David Anders), nemico di Sidney che si ripropone in diverse alleanza, Irina Derevko (Lena Olin), madre di Sidney piena di segreti che la figlia dovrà scoprire e Katya Derevko (Isabella Rossellini) una delle sorelle di Irina e quindi zia di Sidney che aiuterà madre e figlia a ricucire il loro rapporto.
Come già accennato, in questa serie abbiamo attori di diverso calibro e, oltre a quelli già citati, volevo ricordare altri attori famosi che hanno partecipato ad alcuni episodi della serie come Guest Star: Ethan Hawke, Christian Slater, Rutger Hauer, David Carradine, Terry O’Quinn, ed altri ancora. Una nota a parte la spenderei per Quentin Tarantino, protagonista di quattro episodi della serie (1×12, 1×13, 3×11, 3×13) nel ruolo di McKenas Cole, ovviamente uno dei cattivi che Sidney riuscirà a neutralizzare.
Alias però non è fatta solo dai personaggi e dalla trama, ma anche dai misteri che la avvolgono:
- La ricorrenza del numero 47 in tutta la serie (Abrams farà lo stesso in Lost con un’altra serie di numeri), sia come numero solo o inserito in altri numeri;
- Le profezie di Milo Rambaldi, una leggenda creata ad hoc dagli autori ma che ha all’interno della serie una logica ben definita (il cognome Rambaldi è un omaggio all’italiano Carlo Rambaldi, artista degli effetti speciali, tra cui quelli di ET).
- L’ALIAS WEB PUZZLE: Durante gli episodi nei nomi che apparivano in primo piano, le lettere evidenziate portavano ad un indirizzo web con un finto documento dell’SD-6 firmato da Arvin Sloane (solo nella prima stagione fu un’idea del network, poi venne abbandonata).
Insomma, spero di aver reso giustizia alla serie con questo articolo, e di aver invogliato chi non l’ha ancora vista a non perdersi questa meraviglia.