Chi per la prima volta si approccia a questo show, o perlomeno tenta di farlo, fosse anche leggendo la trama o cercando online delle immagini, non vi troverà nulla di innovativo e forse lo liquiderà senza nemmeno dargli una chance, pensando: “l’ennesimo poliziesco!”… Ebbene, non fate anche voi questo errore! Justified NON è l’ennesimo poliziesco, ma forse uno degli show più sottovalutati di sempre qui in Italia.
Ambientato ad Harlan, Kentucky, la serie FX si concentra sul personaggio dello US Marshal Raylan Givens, seguendolo nella quotidiana lotta alla criminalità che parassitariamente si annida nella sua città natia, ora per il commercio dell’erba, ora per intrighi criminali di altro genere. In primis, quello che va assolutamente riconosciuto agli sceneggiatori è l’abilità nello sviluppare il filo conduttore di ciascuna stagione con estrema coerenza, tuttavia senza mai cadere nel prevedibile e nel banale: i colpi di scena sono all’ordine del giorno e ciascun episodio lascia un’irrefrenabile voglia di proseguire nella visione, mentre quella che all’inizio appare come una matassa intricata si dipana fino a raggiungere un finale perfetto, ma al contempo inaspettato. Inoltre, mantra dell’intera serie è la canzone “You will never leave Harlan alive”, posta a conclusione di ciascuna stagione ed esplicativa di una realtà dalla quale non si può fuggire: proseguendo nella visione coglierete di più il senso di quanto detto, ma vi basti sapere che questa è l’ennesima prova di coerenza di una sceneggiatura oltremodo saggia e ben fatta.
Il contorno perenne delle sei stagioni è appunto il Kentucky, rappresentato con estremo realismo: tutto, dalle miniere agli abitanti della contea, è una fedele rappresentazione della vita in quei luoghi, aggiungendo dunque quel pizzico di fascino in più per tutti gli amanti degli show che portano sullo schermo la “vita vera”. Ad un livello più generale, i personaggi di Justified, prima ancora di essere abitanti di Harlan, sono esseri umani e, in quanto tali, nel corso delle stagioni affrontano un percorso di crescita emotiva e di confronto con i propri personali demoni, fatto anch’esso dotato di straordinario realismo – dal travagliato rapporto di Raylan col padre alla difficile scelta di Ava fra lealtà e sopravvivenza.
Ulteriore arricchimento per uno show già finora descritto come qualitativamente impeccabile sono i dialoghi: sebbene le tematiche trattate siano adulte (dimenticatevi i triangoli amorosi “alla CW” ed il sesso occasionale/spinto “alla HBO”) e le vicende poste in scena serie, il tutto evita di ricadere nella pesantezza grazie a dei dialoghi assolutamente geniali, oscillanti fra battute esplosive fatte esattamente nel momento giusto e con impeccabile eleganza, alleggerendo l’atmosfera e garantendo una risata.
Infine, per quanto scontato possa apparire, il cast è davvero eccezionale – e, se proprio vi serve una motivazione meno ortodossa e seriosa, sia gli uomini che le donne potranno rifarsi gli occhi, vista l’innegabile bellezza di Timothy Olyphant e Joelle Carter – e meritano il tempo che le sei stagioni vi toglieranno.
Justified è uno stile di vita, una volta che ci sei dentro non torni più indietro. Fatevi catturare anche voi e diteci cosa ne pensate!
Di seguito il trailer della prima stagione:
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Assolutamente in linea, per quanto possa interessare, con il mio pensiero e giudizio.