Shades of Blue – Recensione 1×04 – Who Can Tell Me Who Am I?

Loman voleva uccidersi oppure no? Questa è la domanda che è rimasta senza risposta per una settimana ed ha continuato a frullarci per la testa anche durante l’inizio di questo episodio, e non solo a noi telespettatori. Anche la squadra ha avuto i suoi dubbi ed ha messo a dura prova il povero ragazzo solo per vedere se voleva davvero suicidarsi: la risposta è no. O meglio, da un punto di vista lavorativo forse voleva farlo, confessando di aver ucciso Jamar e affrontando l’ira delle persone care al ragazzo. Per fortuna che i suoi colleghi l’hanno salvato giusto in tempo…
A questo evento segue, obbligatoriamente, la rivelazione della verità da parte di Harlee per quanto successo durante quella sparatoria. Dei cinque della squadra, credo che lei sia quella più vicina a Loman, forse per ciò che ha compiuto in passato e che di certo l’ha segnata. E siccome a lei è stata data una seconda possibilità, trova sia gusto darla anche al ragazzo. Credo che lui questa cosa l’abbia capita benissimo, di fatti è il primo a farsi avanti quando gli si presenta l’occasione di agire fuori dalle regole per salvare una donna che veniva picchiata dal fidanzato, e quindi mettere dentro lui per ciò che era successo durante la rapina al minimarket a cui Harlee aveva assistito.

Altro quadretto interessante e, a mio parere, molto tenero è quello di Tess e Carlos! Avevo il sentore che prima o poi sarebbe successo qualcosa tra i due, si vedeva che Carlos era particolarmente affezionato alla collega, soprattutto in questa puntata in cui intercede Amber che sta per denunciare la Nazario per abuso di potere. Il discorso che fa poi Tess alla ragazza è particolarmente rivelatorio:

Mi dispiace per come ti ho trattata. […] Mi dispiace per ben altro. Mi spiace che un giorno combatterai… per mantenere quel corpo. Dovrai comprare creme miracolose e reggiseni, solo per provare di poter competere con ragazzine, facendo qualsiasi cosa per tenere tuo marito ancora interessato. E poi una stupida ragazzina si intrometterà e proverà solo quanto disperata… tu sia diventata e quanto tempo tu abbia perso. Questo ti farà veramente incazzare.

Sottolinea l’impotenza in cui si sta trovando Tess – e come lei anche tantissime donne al mondo – e mi fa piacere che Carlos, con il suo comportamento, dica “non è vero che sei da buttare, per me sei stupenda!”

Carlos: È solo una ragazzina.
Tess: È coraggiosa. Anch’io lo ero 20 anni fa. Non voglio sapere perché ha bisogno di lei, né perché io non sono abbastanza.
Carlos: Senti, ho molti motivi per odiare tuo marito, ma non credo che direbbe così.
Tess: Beh, tu non sei mai stato sposato. Non sai quanto possa diventare brutto.
Carlos: Che ne so io? Tutto quello che so è che una donna come te vale tutto il male del mondo.

Tess Carlos

E niente, basta, tanti cuori per loro ^_^!

Le dinamiche tra Woz e Harlee, invece, sembrano tornate alla normalità dopo la sfuriata del Tenente. Lui però si sente osservato, addirittura, per rimproverare un cane che lo fissava, è andato a sbattere con la macchina procurandosi una bella ferita sopra l’occhio! Questo non gli impedisce di continuare col suo piano e ordina ad Harlee di andare a prendere un furgoncino vuoto e portarlo al suo deposito. Non sa neanche lui che lì dentro ci sono nascosti della dinamite e delle macchine conta soldi. E per fortuna che Harlee è stata scrupolosa ed ha nascosto tutto, evitando che venisse trovato dall’FBI.

Woz

Ancora una volta Harlee protegge il suo capo. C’è stato un momento in cui Stahl le dice “Ti comporti come una donna maltrattata” che ha ricondotto a tutto l’episodio: non solo la donna che Harlee e Loman hanno salvato non voleva farli entrare per paura che il suo fidanzato se la prendesse con lei, ma più o meno era successa la stessa cosa ad Harlee con Miguel, da come racconta poi a James Nava. Lei, più di chiunque altro, dovrebbe sapere cosa si prova ad essere soggiogata da qualcuno, e in fin dei conti la situazione con Woz è la stessa, eccezion fatta per il maltrattamento fisico. Woz ha però una leva molto forte sulla donna, e cioè il futuro di Cristine. Nella situazione in cui si trova Harlee, le è difficile fare una scelta netta proprio perché la vita della figlia è minacciata, sia in un modo che nell’altro: se non aiuta l’FBI va in prigione e chissà quale futuro spetterà a Cristine, ma se nello stesso tempo non aiuta Woz, non avrà i soldi per poter garantire alla ragazza un futuro migliore. È tutta una situazione contorta e non vorrei assolutamente ritrovarmi nei suoi panni!

Ora però Stahl e la Chen hanno trovato il deposito – a nome della figlia di Woz, che scopriamo essersi tolta la vita all’età di 19 anni a causa della depressione. Non so se collegheranno Harlee a questa cosa, dato che nel furgone non c’era alcuna prova, ma la situazione la vedo complicatuccia.

Tirando le somme, anche questo episodio di Shades of Blue è stato molto emotivo, soprattutto per quanto riguarda Loman e Tess. Il primo in particolare continua a ribadire la sua posizione, il suo non voler seguire il comportamento di Woz, non solo perché crede che sia sbagliato, ma principalmente perché il colore della sua pelle gli impone di comportarsi diversamente, di provare qualcosa al resto del mondo, di staccarsi dall’idea comune che i neri sono tutti dei delinquenti. Woz, come del resto anche tutti i suoi colleghi, gli hanno provato che lui può star tranquillo e che non deve farsi influenzare dal giudizio degli altri al di fuori della sua squadra… Ora vedremo che evoluzione avrà questo personaggio…

Il rapporto tra Harlee e Nava, invece, forse non è così arbitrario come ho pensato nello scorso episodio… Harlee si è aperta con lui e, chissà… magari potrà aiutarla in questa situazione con l’FBI…

Vi do appuntamento alla prossima settimana e vi lascio con il promo di “Equal and Opposite”.

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