Shadowhunters è tornato con la seconda stagione e i due episodi andati finora in onda non hanno convinto del tutto noi spettatori.
“Una porta sulle tenebre” è un episodio che non lascia particolari emozioni durante la sua visione, Si lascia guardare ma non è in grado di tenere lo spettatori incollato allo schermo.
Fin dal suo esordio è stato chiaro da subito che la pecca principale riguardava la recitazione. Salvo per qualche eccezione, movenze e dialogo risultavano spesso forzati. Con l’inizio della seconda stagione e della messa in onda dei primi due episodi, notiamo un lieve margine di miglioramento sul fronte “recitazione”, non abbastanza però da rendere Shadowhunters una serie da consigliare a tutti.
In questo secondo episodio vediamo da una parte gli Shadowhunters alle prese con la caccia a Jace e Valentine e dall’altra Clary alle prese con una tipica crisi adolescenziale condita da: “Cosa sono io?” “Perché non posso avere una vita normale?” Mentre sua madre Jocelyn vuole solo il meglio per lei, mentendole.
Nonostante trovi esagerato il comportamento di Alec, che in questo episodio appare più mestruato del solito, ora che il suo “Parabatai” è tra le fila nemiche, la sua recitazione resta una delle migliori e la scena del tentato contatto mentale con Jace, svolta ovviamente a petto nudo perché sappiamo tutti che la presenza di un indumento a coprire la parte superiore del corpo avrebbe ostacolato la riuscita del contatto, è stata tuttavia piuttosto apprezzata dalla sottoscritta.
Piacevole scoperta invece il personaggio di Simon, il nostro timido vampiro, risulta la figura meglio riuscita di questo episodio. Per non parlare di Magnus che si conferma ancora una volta il personaggio migliore di questa serie.
Le scene dell’insolita coppia Magnus-Simon sono state quelle che ho più apprezzate, trovando le battute divertenti e per nulla forzate, così come l’interpretazione dei due attori che hanno saputo bene interagire tra loro.
Nonostante non abbia avuto chissà quale ruolo, mi è impossibile non parlare di Izzy. Lei è il personaggio femminile che mi ha conquistato fin dal suo esordio nei libri. Nutrivo grosse aspettative per lei in questa trasposizione televisiva e sono contenta di non essere stata delusa. Izzy è il classico personaggio che anche quando appare poco durante un episodio, risulta comunque molto incisiva.
Purtroppo chi non mi ha convinto per niente in questa puntata di Shadowhunters sono proprio Clary e Jace. Quest’ultimo in particolare risulta il grande assente di questo episodio, quello che voglio dire è che se qualcuno mi chiedesse quale scena di Jace ho preferito non saprei proprio cosa rispondere.
Tirando le somme questo secondo episodio è stato un po un buco nell’acqua. Sufficiente per far desistere la futura visione della serie. Non è però il mio caso, infatti proprio un episodio non del tutto riuscito mi sprona a continuare il proseguimento di questa serie, attendendo un episodio che segni la ripresa di uno show televisivo che ha molto da offrire, ma che spesso si ancora troppo su un bel fisico, particolari movenze ed effetti speciali accurati, a discapito però del vero pilastro: gli attori.