Shadowhunters – Recensione 3×16 – Stay With Me

Se dovessi dare un giudizio a questo episodio di Shadowhunters, sarebbe questo: è un episodio a metà.

Mi spiego. “Stay With Me” è a metà fra l’essere un buon adattamento dei lavori di Cassandra Clare ed un completo deragliamento da tutto quello che è la saga di The Mortal Instruments. Come sempre, la storyline concernente Jonathan convince, e, nonostante il budget esiguo di Freeform per gli effetti speciali, la visione di Edom trasmette il senso di terrore e desolazione propri del luogo in cui è stata reclusa Lilith. Complice anche l’ottima recitazione di Baines, le scene fra lui e la Madre dei demoni sono convincenti e, se non fosse per i dialoghi un po’ dozzinali e scontati che continuano a caratterizzare la serie, questi attori potrebbero davvero spiccare.

La restante parte dell’episodio, invece, è deludente. L’assurda questione della trasfusione di magia a Magnus ha occupato fin troppo screetime con l’unica conseguenza di dividere il gruppo, perché i Malec sono sempre altrove, e dare un’immeritata importanza al personaggio di Lorenzo, la cui mancanza – diciamocelo – certo non sarebbe avvertita. Così mi trovo nuovamente a ripetere, è davvero necessario rendere gli episodi un minestrone ed aggiungere materiale, quando nemmeno si riesce a trattare a dovere quello già esistente?

Il problema di fondo è che Shadowhunters sembra aver compiuto una scelta chiara a livello di spettatori che vuole attrarre. Semplificando fino all’inverosimile le tematiche più complesse affrontate dai libri, quali libero arbitrio, razzismo ed eugenetica, rimane un prodotto un po’ adolescenziale, guardabile e godibile, ma di certo non di qualità eccelsa.

A voi è piaciuto questo episodio di Shadowhunters? Ditemi la vostra nei commenti e passate da Shadowhunters Italia.