Finalmente Shameless è tornato … E io ne sono sempre più ghiotta!
La genialità di questa serie è sempre stata la capacità di rendere ridicole e quasi grottesche le situazioni più tragiche in modo da far diventare divertenti dei reietti che cercano di sopravvivere con tutti i mezzi e tutte le forze, ma al termine dell’ultima stagione mi sono resa conto che non ridevo più così tanto e che la famiglia Gallagher non era solo spassosissim,a ma anche terribilmente triste.
La quarta stagione è stata particolarmente drammatica, la confusione è diventata incontenibile e i membri di questa famiglia hanno rischiato di implodere proprio per colpa del loro essere Gallagher.
Non è bastato quindi l’usuale cinismo e humor sarcastico per togliermi quella sensazione di amarezza e di arrendevolezza legata al fatto che anche per i Gallagher il mondo non solo è difficile, ma può anche essere spietato e soprattutto che non sempre basta la scaltrezza o la fortuna per rimediare ad errori o evitare conseguenze delle proprie azioni.
E sono proprio le difficoltà e soprattutto gli errori ad essere diventati reali durante la quarta stagione, abbiamo visto quasi morire Frank e andare in prigione Fiona (per citare due questioni importati) e nonostante fosse tutto di per sé sopra le righe non ci ho trovato nulla di divertente in tutta quella drammaticità.
La sensazione è quella che i Gallagher e affini sono di fatto dei reietti, perdenti e con poche possibilità di riscatto (non per loro, ma per la società e il loro ceto sociale), perciò è spassosissimo vedere i modi che si inventano per sopravvivere, ma in certi frangenti non c’è stato cinismo capace a farmi sorridere.
E credo che questa sfumatura più drammatica abbia dato un valore aggiunto all’intera serie, dando lo stimolo ad evolversi e a non rimanere solo una serie scorretta. Al tempo stesso credo sia stata una stagione durante la quale tutti i protagonisti hanno fatto – a modo loro – esperienze diverse, facendola diventare una sorta di passaggio dal cazzeggio puro alla responsabilità delle proprie azioni e quindi alla maturità e alla presa di posizione che mi aspetto di vedere durante la quinta stagione.
Memore di questo, ansia e attesa mi hanno accompagnato soprattutto durante questi ultimi giorni di attesa e questo primo episodio è stato tutt’altro che una delusione!
Certo, non è stato un episodio indimenticabile e non è accaduto nulla di eclatante o di particolarmente divertente, ma è stato un utile connettore tra il passato e il presente per farci ben capire come tutti i personaggi siano a modo loro cambiati o rinati.
Milk of the Gods è la calma dopo la tempesta, mi sembra che dopo tutto il casino dell’ultima stagione questa sia la fase in cui si ricostruisce e si rinasce e si va avanti comunque.
Sicuramente, quella che più sembra in pace con se stessa è Fiona: dopo essere passata per droga, prigioni e scopate sbagliate sembra rinata durante la sua libertà vigilata.
Sorridente, è tornata ad essere il traino della famiglia Gallagher. Lavora regolarmente nella tavola calda, ha un flirt non ancora consumato con il suo capo (un vecchio per lei, con figlio) e rinuncia a una folle notte con un cantante per stare in famiglia.
Queste versione di Fiona purificata e inglobata alla realtà circostante non mi piace, ha perso tutto il suo fascino di ragazza che sa cosa vuole, come arrivarci e come stare al mondo.
L’unico che invece non centra proprio più nulla con quel mondo è Lip: tornato a casa per le vacanze estive dall’università è già in crisi perché nulla più gli appartiene. A cominciare dagli amici che si spaccano di erba e altre droghe tutto il giorno e dalle bugie che deve raccontare sull’orologio figo e costoso al polso per non sentirsi diverso… il mondo della middle class al quale si era abituato rende ancora più dura a discesa nella voragine Gallagher e questa discesa è resa più vera da quel viaggio in metro che fa per il ritorno a casa.
Povero Lip, intrappolato in quello che è e quello che potenzialmente potrebbe essere.
Poi lui, bisognoso di una figura femminile dalla quale trarre forza è particolarmente vulnerabile ora che Amanda è a Miami e, nonostante la sua vita si sia decisamente appiattita dopo l’ingresso all’università, a me un Lip così regolare non mi dispiace neppure un po’!!
L’altro fratello Gallagher, Ian, si è trasferito a casa di Mickey e assieme alla moglie russa e ad una popolazione non quantificabile di prostitute e di bambini gioca a fare la famiglia.
Sia lui, che Mickey sono tenerissimi, adoro quella coppia e ho adorato la loro storia!
Mickey si è ormai sistemato, fa il “criminale professionista” gestendo bordelli e rubando mobili traslocati da lui. Insomma, dall’essere uno zoticone insicuro e vergognoso della sua sessualità al diventare il capofamiglia gay affermato sul lavoro è un balzo incredibile. Sono fierissima di lui e spero che durante questa stagione abbia tutto lo spazio che si merita.
Ian, invece, ha palesemente dei disturbi bipolari come la madre, nonostante non gli siano stati ancora diagnosticati. L’iperattività sessuale (ossia, quanto è facile trovare del sesso low profile con un po’ di ammiccamenti) che abbiamo visto conferma tutto: mi dispiace che la tranquillità famigliare in casa Milkovich sia già agonizzante.
Avulso da tutto quello che gli accade attorno e perennemente concentrato solo su se stesso è Frank. Sopravvissuto ad un trapianto di fegato, ad un espianto illegale di rene, sposato con Sheila lo troviamo che vive e si fa accudire da lei.
A molestare questo idilliaco quadretto è l’ultima entrata nella famiglia Gallagher, Sammy e il figlio ciccione Chucky, accampati con la roulotte vicino al giardino. La cosa assurda è, intanto che Chucky è talmente ciccio da sembrare asiatico, e seconda cosa che le due donne si contendono Frank facendosi la guerra e cercando di catturarne l’attenzione. Non a caso, Sammy fa di tutto per farsi sgridare dal padre, facendosi casualmente beccare nuda mentre fa sesso nel soggiorno di Sheila con un uomo indefinibile… ma a poco serve dato che a Frank non frega assolutamente nulla di loro, ma ha solo un progetto in mente: creare la birra perfetta. Così lo ritroviamo in mezzo a barili e alambicchi, intento a dare un retrogusto affumicato alla birra aggiungendo del bacon all’intruglio.
Questo Nettare di Frank deve essere gustosissimo e alcolicissimo, dato che l’uomo può bere solo una birra al giorno, ma allora che sia super alcolica in modo che dia la massima botta con la minima bevuta … effettivamente il sogno di ogni alcolizzato cronico… che raggiunge dato che chissà come ritroviamo il nostro vecchio Frank nudo e svenuto mentre viene ritratto da degli aspiranti pittori … eh si ha proprio un fisico perfetto!
Frank sembra l’unico rimasto uguale a se stesso e il suo pensiero fisso di sballarsi ad ogni costo è immutato. Lui è il grottesco fatto a persona, il cinismo che gli aleggia attorno è irresistibile e credo che le mie risate in questo episodio siano quasi esclusivamente merito suo.
Trovo che la coppia Sheila – Frank funzioni benissimo: uno è l’opposto dell’altro, lei iper apprensiva, ossessiva e maniaca di tutto e lui egoista menefreghista che non vorresti mai averlo neppure come vicino di casa … eppure assieme fanno scintille!!
Mentre non mi piace molto e non sono neppure molto contenta della sua conferma come personaggio fisso di Sammy: si, è stata divertente quando è arrivata perché è un Frank femminilizzato, però ora la sua presenza mi sembra un po’ forzata, così come il fatto di essere così svampita.
Veronica e Kev, invece, alle prese con le due gemelle sono in una fase di sesso calante. Nulla è valso l’impegno di V. a sedurre il marito troppo intento a seguire i consigli della chat per neo-mamme (!) … lei è semi-impazzita perché si sente derubata del suo essere donna agli occhi del marito, patisce gli effetti collaterali di aver avuto due bambine e non ha senso materno. Tutt’altro invece è Kev, che nonostante la vestaglia maculata e i capelli selvaggi non è più credibile come marito sempre pronto dopo averlo sentito canticchiare ed esultare per la cacca di una delle due figlie. Credo che se V. potesse, avrebbe gettato nel cassonetto le due figlie, per contro invece Kev è un padre troppo innamorato delle sue bambine… sembra quasi ritardato e non si rende proprio conto del malessere della moglie… e non che prima fosse proprio un genio!
Steve (o Jimmy) in tutto questo non si è ancora palesato, quindi questa tranquillità apparente ha gli episodi contati.
Concludendo, felicità, giubilo ed emozione ricalarmi tra la famiglia Gallegher e solo rivendendoli mi sono resa conto di quanto mi fossero mancati, Shameless tutta la vita!
Nell’attesa del prossimo episodio, ecco il promo!!
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