Sharp Objects – Recensione 1×02 – Dirt

Continua il viaggio nella psiche umana di Sharp Objects. Camille fa più fatica che mai a sentirsi parte di una comunità dal quale anni prima era fuggita e in cui sperava di non dover far ritorno. Lì Camille è quella strana, la pazza e la gente non sembra propensa ad aprirsi sul lei rendendole il lavoro di giornalista estremamente difficile.

A peggiorare le cose il continuo braccio di ferro tra lei e la madre Adora che sembra tutt’altro che entusiasta di avere la figlia di nuovo a casa. In questo episodio di Sharp Objects ci viene mostrato come i rapporti tra Camille e Adora si fossero infranti già quando la ragazza era ancora una bambina ma già mostrava i primi segni di ribellione rifiutando lo stereotipo della figlia-bambolina che la madre tanto agognava e per questo non faceva mistero della sua preferenza per la minore delle sorelle sul quale riversava tutto il suo opprimente affetto e le sue aspettative di madre.

Uno dei temi ricorrenti in questa puntata è proprio quello delle madri che dipingono i propri figli in modo distorto. Anche la giovane ragazza trovata morta in un vicolo viene descritta dalla madre come una ragazza gentile, cortese, seria e sempre pronta ad aiutare il prossimo. Ciò però non corrisponde al vero e la contraddizione ci viene mostrata nel momento in cui Camille, partecipando al rinfresco post-funerale si addentra nella stanza della giovane e qui noi spettatori, possiamo osservare un ragno finto penzolare dal letto a baldacchino leziosamente decorato. Mentre sulla scrivania, dentro un barattolo, si trova il ragno che la defunta Natalie accudiva e nutriva.

Nella seconda puntata di Sharp Objects anche la sorellastra di Camille ci mostra il suo lato ribelle quando la vediamo comprare di nascosto Vodka insieme alle amiche. Si tratta di un modo per Amma di ribellarsi alla gabbia di vetro in cui Adora la sta chiudendo giorno dopo giorno. Se infatti in casa è la perfetta figlia docile e remissiva è quando esce che mostra la vera se stessa. Quel suo lato ribelle piace a Camille che si sente in qualche modo più legata a quella ragazzina che fin troppo le ricorda la sorellina tragicamente scomparsa.

Sharp Objects è una serie prettamente al femminile ma non mancano figure maschili degne di nota ai fini dello sviluppo della storia. In particolare in questa puntata viene dato il giusto spazio al detective Richard. Il suo rapporto con Camille è ancora piuttosto freddo, in particolare la donna non riesce a non essere diffidente nei suoi confronti. Per adesso è uno dei personaggi che sto apprezzando di più anche se ancora si sa poco e niente di lui, come per quasi tutti i personaggi.

Questo secondo episodio possiamo considerarlo di transito, perché non succede nulla di particolarmente eclatante ma allo stesso tempo ci da spunti in più per le indagini intorno al quale si svolge l’intera storia, in particolare chi è questa “Donna in bianco” è davvero solo frutto del folclore locale e della mente ingenua di un bambino?

Sharp Objects continua la narrazione su toni cupi e in questa puntata vuole mostrarci il lato più “marcio” della società, non è un caso che il titolo sia proprio “Dirt”

Shaula

Nata a Roma, Venerdì 2 Novembre. Fin da piccola ha sempre trovato rifugio nella fantasia. È cresciuta tra libri, film e serie TV. Adora viaggiare, che sia fisicamente o solo con il pensiero. Trova che non ci sia nulla di strano a parlare da soli e quelli che fa con se stessa sono dei veri e propri dialoghi.

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