Il 1 gennaio, finalmente, Sherlock farà ritorno sul piccolo schermo dopo ben tre anni. Le gioie non mancheranno nemmeno per John e Mary Watson, che danno il benvenuto al loro primo figlio.
Il co-creatore dello show Mark Gatiss ha parlato di questo ritorno e del nuovo arrivo: “si creeranno delle dinamiche differenti e devo sottolineare che questo ci ha parecchio divertiti, per quanto non voglia dire che Sherlock si è trasformato in Two Men, a Woman and a Baby. Ma ci siamo divertiti parecchio, perché c’era il potenziale per farlo”.
Il divertimento deriva dal vedere l’iper analitico Sherlock tentare di analizzare in maniera razionale i comportamenti irrazionali dell’infante: “lo tratta come un caso da risolvere, ci sono tutta una serie di problemi di cui venire a capo. Ma i bambini non rispondono alla logica comune”.
A parte ciò, il trailer della quarta stagione sembra promettere un’atmosfera più dark di quella a cui Gatiss ci ha abituato, ma questi assicura che “lo show non si è trasformato in una sorta di ‘Scandi noir’, una tragedia. Ci sono ancora tante risate, ma sotto molti aspetti è una stagione più dark”.
L’oscurità deriva dai cattivi, incluso il nominato agli Emmy Toby Jones (The Girl) nei panni di Culverton Smith e l’apparente ritorno dell’arcinoto Moriarty, nemesi di Sherlock. Sì, questi è morto nella seconda stagione, ma sembra non andare mai via. Afferma Gatiss: “è morto, lo abbiamo detto più volte. Nessuno ci crede mai, ma lo è davvero”. Quindi come fa a punzecchiare Sherlock in quel video? “Forse è uno Youtuber”, ci scherza Gatiss. “Probabilmente è il crimine del futuro. Quanti follower avrà Moriarty?”.
E quanto stagioni ci restano di Sherlock? I due attori protagonisti, Cumberbatch e Freeman, sono parecchio impegnati e, come se non bastasse, il titolo del finale della quarta stagione è proprio “The Final Problem”.
Gatiss ha risposto dicendo che “onestamente non sanno” se questa sarà la fine. “Siamo molto, molto soddisfatti da questi tre episodi e tutti sono predisposti a continuare. È solo genuinamente difficile farlo con gli impegni di tutti, è stato un incubo programmare questa stagione e questo non è un problema che verrà meno. Voglio dire, col successo di Doctor Strange Benedict non avrà certo meno lavoro”.
Definendo Sherlock “un regalo straordinario”, dice che “sicuramente non vogliamo dirgli addio alla leggera, ma di certo c’è un precedente per lasciare le cose così come stanno ora. La sitcom UK classica Fawlty Towers era composta da dodici episodi, ripartiti in quattro anni ed è perfetta”.
Quindi Sherlock e Watson potrebbero riunirsi parecchio in là nel tempo? “All’inizio ne parlammo e pensammo che sarebbe stato bello farli finire come Rathbone e Bruce. Sarebbe interessante anche per Benedict e Martin, che hanno cominciato le loro carriere così giovani”.