Sherlock – Recensione 4×03 – The Final Problem

Ad oltre una settimana dalla sua messa in onda – sì, me la sono presa comoda – eccomi a recensire l’ultimo, forse definitivamente, episodio di Sherlock.

Non ci sono molte cose a farmi veramente paura, ma una di quelle sono le montagne russe. Perché ve lo sto dicendo? Perché non ci salirei sopra neanche se mi pagassero, ma la visione di questo episodio è stata come un giro sulle montagne russe.

The final problem è forse l’episodio più intricato della serie Sherlock. Un episodio dove si alternano momenti incalzanti a attimi di suspense. Non ti puoi distrarre, con Sherlock distrarsi non è concesso perché mentre tu stai cercando di assimilare quello che hai appena visto e sentito la storia è già avanti, è già successo altro e tu sei liìconfuso, emozionato e probabilmente anche un po’ nel panico per paura di aver perso un passaggio fondamentale della storia.

In questo episodio Sherlock si trova di fronte alla scelta più difficile della sua vita: eliminare Mycroft o John. Immagino che qui tutti sapevamo chi avrebbe scelto. Di tutte le stagioni questa è stata la scena forse più difficile da guardare. Anche se alla fine si è risolta per il meglio, sono stati secondi di ansia!

Poi c’è stato quel momento in cui sono passata dalla sorpresa, all’euforia, all’istinto omicida. Parlo della scena dove vediamo Moriarty scendere dall’aereo. Sfido chiunque a dire che non ha urlato “è tornato!” – l’ho fatto anch’io. Poi ho letto “5 anni prima” e volevo piangere!

Anche se sotto forma di flashback sono comunque felice che abbiano inserito Moriarty, la nemesi di Sherlock per eccellenza non poteva mancare nell’ultimo episodio. La breve scena tra lui e Euros mi ha fatto pensare che sarebbe bello uno spin off tra loro due. Entrambi, tanto geniali quanto folli, mi hanno ricordato un po’ Bonnie e Clyde senza però la storia d’amore di fondo.

Tutto l’episodio non è altro che un gioco scaturito dalla mente contorta della minore dei fratelli Holmes. Euros tiene le redini del gioco e detta le regole: dopo Moriarty è l’unica che sia stata capace di portare Sherlock al limite.

Il punto meno riuscito della puntata è forse il finale, che ho trovato frettoloso, come se all’improvviso abbiano accelerato per arrivare ad una conclusione. Quell’abbraccio tra Sherlock e sua sorella, dopo che questa aveva ucciso il suo amico d’infanzia Barbarossa (che Sherlock aveva creduto essere il suo cane per tutto quel tempo) e quasi affogato Watson in un pozzo, mi ha fatto un po’ storcere il naso. Mi aspettavo una strage e invece questo episodio si è concluso come una specie di “E vissero tutti felici e contenti”.

Dolcissima la scena della telefonata a Molly: non sapremo mai se quel “Ti amo” Sherlock lo abbia detto con vero sentimento.

Abbiamo assistito a quella che potrebbe essere l’ultima puntata di Sherlock, un episodio che anche con i suoi punti deboli non si può fare a meno di apprezzare, dove Moffat e Gatiss hanno dato il meglio di loro, a volte riuscendoci altre volte un po meno.

Io continuerò a sperare in un seguito perché abbiamo tutti più bisogno di serie tv come questa.

About Shaula

Nata a Roma, Venerdì 2 Novembre. Fin da piccola ha sempre trovato rifugio nella fantasia. È cresciuta tra libri, film e serie TV. Adora viaggiare, che sia fisicamente o solo con il pensiero. Trova che non ci sia nulla di strano a parlare da soli e quelli che fa con se stessa sono dei veri e propri dialoghi.

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