Sleepy Hollow – Recensione 1×05 – John Doe
- By Clizia Germinario
- 18 ottobre, 2013
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Sleepy Hollow non è una serie che perde tempo: giunta al suo quinto episodio ci regala un’altra adrenalinica avventura di Ichabod Crane e del tenente Abbie Mills, che questa volta sono costretti a fare i conti con una mortale epidemia che coglie impreparata la cittadina e i suoi abitanti. La causa è da addebitare ad un bambino che sembra provenire dalla famosa Colonia Perduta di Roanoke, colonia realmente esistita e che sul finire del 1500 fu teatro della misteriosa quanto drammatica scomparsa (ancora oggi inspiegabile) dei suoi abitanti.
Scopriamo che Roanoke fu la prima colonia britannica nel Nuovo Mondo: essa aveva a capo il Governatore John White e nella stessa abitavano anche la figlia di White e suo marito, i quali diedero alla luce il primo colono nato su suolo americano, Virginia Dare. White dovette poi recarsi in Europa per rifornimenti per la colonia, ma quando tornò erano tutti spariti. Quella divenne quindi la Colonia Perduta. In realtà Roanoke era stata maledetta dal Cavaliere della Pestilenza e lo spirito di Virginia, morta prematuramente a causa del Cavaliere, aveva condotto gli abitanti del posto lontano da quel luogo, continuando a vegliare su di loro per i secoli successivi. Ovviamente Crane e Mills troveranno il modo di risolvere la questione e vanificare – almeno momentaneamente – l’operato del secondo Cavaliere giunto a portare l’Apocalisse a Sleepy Hollow.
La forza di Sleepy Hollow è, e questo ne è l’ennesimo esempio, pescare tra miti e leggende realmente esistenti e creare un suo universo in cui questi si intrecciano dando vita ad una vicenda nella quale tutto è connesso ed è un tassello dello stesso puzzle. E “John Doe” ne è l’ennesimo esempio, poiché si serve di una vicenda che è a metà tra un fatto storicamente accertato ed una leggenda per mettere i nostri di fronte al secondo Cavaliere, Pestilenza, che poi altri non è che uno dei Quattro Cavalieri dell’Apocalisse presenti nel Nuovo Testamento. In questo nuovo show della Fox leggende, Storia e Religione si fondono dando vita ad un prodotto leggero e godibile che anche questa settimana regala un episodio in grado di farci passare 40 minuti senza pensieri.
“John Doe” ha anche il merito di far rincontrare Ichabod con l’amata Katrina: la donna rivela di essere tenuta prigioniera in un purgatorio da Moloch e che si può entrare in contatto con lei grazie ai suoi poteri magici o anche se si è morti o in punto di morte, come era Crane in quel momento. Il rapporto tra i due in futuro potrà diventare un punto di forza della serie, perché il loro è l’amore tormentato che piace tanto al pubblico e perché, è innegabile, sono entrambi molto belli, il che non guasta mai.
E a fine puntata ritorna (ed era ora!) il celebre Cavaliere senza testa che è poi la prima immagine che viene in mente quando si sente nominare Sleepy Hollow, che lo si voglia intendere come il racconto di Washington Irving o come film, e che in questo show è stato sin troppo messo da parte per dare spazio ad altre figure mostruose. Speriamo torni presto a mietere nuove vittime perché, per adesso, è il villain più maestoso e convincente della serie, grazie all’aura di mistero che lo circonda.
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