Sons of Anarchy – Recensione 7×11 – Suits of Woe

La fine del decimo episodio, la settimana scorsa, mi aveva gettato in una sorta di ansia, in attesa che accadesse quello che – immagino – tutti aspettiamo dal primo episodio: la fatale caduta di Gemma.

index

Essendomi abituata, però, a scene di violenza estrema, mai più mi aspettavo che l’episodio prendesse una piega tanto drammatica quanto delicata, in bilico tra l’incredulità per una verità quasi impossibile da accettaree, e la stanchezza di tutti per averne passate di ogni inutilmente.

L’episodio, quindi, si snoda raccogliendo verità fino a quella tragica e definitiva: Gemma ha ucciso Tara, finalmente la natura meschina e opportunista della donna è sotto gli occhi tutti.
Jax, probabilmente lacerato dal dolore, decide di andare a fondo alle parole di Abel che hanno concluso l’episodio della scorsa settimana, grazie anche a Wendy che gli vomita sul tavolo della colazione il primo tassello: Gemma nascondeva Juice dalle ire del Club nel suo appartamento.

Sons-of-Anarchy-7x11-4-850x560

La reazione di Jax a queste parole è inaspettata: non solo ringrazia Wendy, ma le dice di “prendersi cura dei nostri ragazzi”, come se avesse già deciso di sostituire lei alla madre nella famiglia.

Frastornato per le informazioni ricevute, che prendono forma di un tristissimo presagio, si rivolge ad Unser, il secondo portatore della verità. L’uomo, innamorato da sempre di Gemma, gli rivela che il cinese di Lin individuato come assassino di Tara in realtà quella notte non era a Charming, non può essere stato lui. E non bastano le scuse che Gemma ha dato all’ex sceriffo per aver sbagliato Cinese perchè sono tutti uguali.
Non capisco, però, la reazione di Unser alle domande di Jax su Gemma e la sua poca collaborazione: se è vero che è un ex-poliziotto, dovrebbe già esserci arrivato che la morte di Tara è sempre meno chiara e che Gemma è implicata nella faccenda. E allora perché non aiutare un Jax già visibilmente scosso?

images
Il terzo portatore della verità è, ovviamente, Juice. Ha ucciso Lin, ed è già consapevole che la sua fine è vicina eppure ha perso ogni traccia di agitazione: è un uomo rassegnato al suo destino, ha smesso di combattere e di raccontare bugie.
Il dialogo tra Jax e Juice è uno dei momenti più toccanti di tutto l’episodio: uno di fronte all’altro, tanti sguardi e tanto silenzio nei quali cogliamo la disperazione di entrambi. Da un lato c’è un Juice che non ha più nulla da perdere, l’umiliazione dell’essere stato escluso e condannato a morte dal Club può essere mitigata solo raccontando la verità di cui lui è l’unico custode; e dall’altra invece c’è Jax quasi debole, senza più controllo delle situazioni ma anche senza più odio e sete di vendetta a cui ci aveva abituati durante questa settima stagione. Jax è totalmente inerme davanti alla verità che Juice gli sbatte davanti, la voce di Juice è in dissonanza con le parole che esprime, quasi volesse dare conforto: solo le sue lacrime ci ricordano che tutto è vero.

tumblr_inline_nfbfwfuq7T1rfmquz
Juice ha fatto l’unica cosa che avrebbe dovuto fare dal primo giorno, ma che per vigliaccheria ha sempre rimandato: coprire Gemma per coprire se stesso ha avuto degli effetti devastanti, se è morto Bobby è anche colpa sua. Eppure Juice é sollevato, serenamente rassegnato e senza più paure: il potere della verità alla quale anche Jax deve umilmente piegarsi, ringraziando l’ex – Sons per tutto quello che ha avuto il coraggio di dire.
Juice non mi è mai piaciuto in questa stagione, ha peccato troppo e spesso di egoismo e codardia, ma alla resa dei conti si è dimostrato all’altezza: non è stata solamente la confessione di un condannato a morte,  la sua redenzione  – anche se è consapevole che questo non gli salverà la vita – la scambia con il pesante fardello che dona a Jax per fare giustizia.
Le menzogne di Gemma hanno fatto troppi morti, e quando Juice la chiama (è pur sempre una spia) dicendole che è finita e che Jax sa tutto, non ha più parole: in pochi secondi si rende – e ci rendiamo conto – che è tutto finito, che le sue bugie non hanno retto e che deve mettersi da parte e fuggire il più lontano possibile proprio da quella famiglia che ha sempre difeso con tutte le forze e i mezzi possibili.

Sons-of-Anarchy-7x11-2
Quindi, mentre tutto il Club la cerca, lei è in fuga ma prima, consapevole di aver perso tutto, da l’ultimo saluto a Thomas, giocandoci come se per un attimo volesse dimenticarsi di tutto, e poi ad Abel che non dice una parola, se non inquietante e premonitore “Goodbye Granma”.

sons11
L’ultimo saluto è per Nero: la telefonata di Jax mentre è al telefono con Gemma non lascia spazio per altre bugie e quando lui le chiede se è tutto vero, lei dice un solo Si carico di mille significati: non solo è colpevole ma ha smesso di combattere, rassegnata e forse rasserenata a non dover più vivere di menzogne. L’addio tra i due innamorati è un altro momento che lascia senza fiato: la delusione negli occhi di Nero e la repulsione per la donna è palpabile così come la vergogna e la paura di Gemma. Non ci sono più parole da dire o scuse da inventare: è tutto finito.

Eppure Nero fa un ultimo favore a Gemma, forse perché la condanna di fuggire lontano dalla sua famiglia è già abbastanza, ma la lascia andare non dicendo nulla a Jax: per l’ennesima volta lui ha dimostrato di avere un grande cuore, Nero è uno dei personaggi più belli di questa stagione.

Sons-of-Anarchy-7x11-suits-of-woe-665x385

Jax, raccolti tutti attorno al tavolo, condivide quanto appreso sulla morte di Tara: regna il silenzio, nessun commento, nessuna reazione … la gravità della notizia lascia tutti impietriti, non esiste conforto e la soluzione è molto complessa dato che non si tratta di decidere la morte di un nemico per sistemare le cose come sempre i Sons hanno fatto. Adesso è Gemma, è il collante dei Sons, la mamma di tutti e soprattutto la mamma di Jax, è una situazione in cui qualsiasi soluzione è terribile.

L’apice di tutto l’episodio è il dialogo tra Jax e Nero: commovente e straziante.
La sensibilità di Nero è quello che il Prez cerca, nessun consiglio e nessun giudizio ma solo qualcuno con cui sfogarsi e con il quale – finalmente – piangere.

safe_image2.php

Per Tara, per i sensi di colpa che le morti causati dalle menzogne, per Bobby e per quel se stesso che è sempre stato troppo accecato dalla sete di vendetta e di potere per fermarsi a riflettere e che adesso si trova a dover fare i conti con un dubbio primordiale: uccidere la madre portandosi dentro questo dolore per sempre, o lasciarla andare perché non riesce ad odiarla?

Non c’è pace per Jax, l’inferno di violenza della prima parte di stagione si sta tramutando in un inferno di dolore al quale si è impotenti. Il vortice di tragedia non è ancora placato e Jax dovrà ancora confrontarsi con la madre, la quale farà luce anche sulla morte di Jonh Teller. Il fatto che venga ritirata fuori la moto di JT fa presumere che quell’argomento non è finito nel dimenticatoio.

images2

È questo, quindi, il vero inferno di Jax, al quale noi – nonostante sappiamo come è nato e come si è nutrito – assistiamo impotenti ma che al tempo stesso ci appartiene. Credo che la genialità di tutta la settima stagione stia nel fatto che noi sapevamo già tutto dal primo episodio, e che l’ignoranza di Jax, le menzogne di Gemma e il troppo sangue ci abbiano fatto immedesimare in Jax e nel volere la verità più di lui e per lui.

Ma non c’è solo questo, perché l’uccisione di Juri ha fatto arrabbiare parecchio gli Indian Hills e avrà i suoi effetti sul Club e su Jax in primis, soprattutto dopo che Lin ha confessato che la soffiata delle armi è arrivata da Barosky.

Lo spessore di questo episodio fa riflettere su quello che la settima stagione, soprattutto grazie alle ultime puntate, è: ossia un meccanismo perfetto che lentamente si sta stringendo attorno a Jax e all’evoluzione del suo personaggio. Jax che è diventato una copia ancora più crudele di Clay, la madre assassina con un distorto senso del bene per la famiglia che proprio per le sue azioni si sta sgretolando, Abel nipote e figlio con un ruolo cruciale che ha spezzato tutti gli equilibri, e infine Wendy che da vittima di Gemma (la voleva uccidere) ne diventa sostituta.
La settima stagione è prima di tutto una tragedia famigliare, e ora che siamo quasi all’epilogo il cerchio si sta chiudendo e non credo che sarà meno doloroso di quanto visto fino ad adesso. Dopo più di mezza stagione ai mille all’ora, adesso è arrivato il momento delle riflessioni, stiamo scendendo nella profondità dei personaggi, difronte a noi senza maschere a coprire le debolezze.

Concludendo, questo è uno di quegli episodi che mi terrò a mente quando sentirò la nostalgia di Sons of Anarchy perchè ne racchiude tutta l’essenza: dolore e bellezza.

sons-of-anarchy-sons-of-anarchy-7x08-sons

Per spezzare l’attesa passate dalla pagina Charlie Hunnam Italia e da quella di Sons of Anarchy Italia e dalla nostra Pagina Facebook!

 

About La Ale

Ragazza - sempre meno giovane ma sempre con tanta buona volontà - folgorata in piena adolescenza dal fascino di Fox Mulder. Dopo di lui, il mondo non è stato più lo stesso. Ma è solamente anni dopo, con Buffy, che si dona totalmente ai telefilm. Tra tutti quelli seguiti in anni di passione, quale si porterebbe su un'isola deserta? Sicuramente Six Feet Under, al quale è legatissima, e del quale è tutt'ora innamorata. Convinta che niente è come sembra, cerca nelle serie appunto quello che non sembra ma è. Alla ricerca del telefilm perfetto - ossia il giusto equilibrio tra coinvolgimento emotivo, suspence e drama -ancora non si è fermata e al motto "una giornata senza puntata e' una giornata sprecata" persegue il suo obiettivo diventato ormai ragione esistenziale.

Check Also

Marvel’s Agents Of Shield – Recensione 5×01/5×02/5×03 – Orientation/A Life Spent

Benvenuti e bentornati ad una nuova stagione di Agents Of Shield! Ci avevano lasciati con …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *