Suits – Recensione 5×02 – Compensation

Ma ciao, Suitors del nostro cuore.
Come vi ha anticipato Elisa la settimana scorsa, Suits Episodes e Serial Crush hanno deciso di tuffarsi nelle SuitsRecensioni a partire da questa stagione e oggi è il mio turno (sì, io sono Giò, piacere) di recensire.
Ora, potendo dire la mia, a rischio di ricevere pomodori e fischi e pernacchi, affermerò che Suits è tornato. Già, perché secondo la mia opinione, quello della 5×02 è il vero Suits. Mi è sembrato che siano partiti proprio da questa puntata, e che quella della 5×01 fosse solo una premessa, uno sguardo generale allo studio e ai suoi soci nei sei mesi di vuoto narrativo.
Da cosa posso dedurlo, dite? Beh, di sicuro non lo deduco dalla noia mortale dovuta a Rachel, suo padre, Mike e questo matrimonio che s’ha da fare di sicuro, ma che vogliono farci credere sia pieno di ostacoli – mentre, a parer mio, l’unico ostacolo è costituito dalle continue e insopportabili lagne di Rachel. Va addirittura a piagnucolare da Jessica… I mean, seriously?

Andando oltre, però, c’è molto di più in questa puntata! Ironia, finalmente. Infatti, subito dopo la scena iniziale di Rachel e suo padre Robert, per fortuna si ride un po’ grazie a Mike e i suoi due vecchi amici: Jimmy e Harold. Ok che Mike li ha invitati per parlare della solita solfa del matrimonio, ma il siparietto che hanno messo su è stato un vero spasso. Prima Harold spiattella le sue attività da stalker proprio a Mike, e poi ancora tira in ballo una storia mai esistita tra Mike e Donna. Io e Eli abbiamo subito pensato “seh, Mike, ti piacerebbe aver fatto lo sporcaccione con Donna, eh?”.

Oh, piccolo, lo sappiamo, non avresti neanche tutti i torti!
Ma poi si va subito nel pieno della puntata e, crediamo, della serie! Jack Soloff, il nuovo socio poi non tanto nuovo, va da Louis come un topolino che vuol far comunella con gli altri topi mentre il gatto non c’è: dice chiaramente di volersi fare un nome a discapito di qualche altro socio… un socio che, chiaramente, noi conosciamo bene visto che è Harvey! A quanto pare, Harvey guadagna più di ogni altro socio, o meglio ha un trattamento speciale, come lo stesso Jack ci spiega: ovvero guadagna in base ai compensi casuali delle cause a cui lavora, piuttosto che ottenere un compenso in base alle ore fatturabili di lavoro. How convenient! In effetti, c’è da ammettere che non è esattamente equo questo metodo di pagamento, Harvey è l’avvocato che allo studio ha quasi sempre i migliori clienti, ciò significa che ha le cause meglio pagate e, di conseguenza, a casa si porta sempre un gran bel malloppo. Ma chi di voi non ha pensato “Harvey è Harvey”? Mi sa che Jack Soloff non l’abbia pensato, ecco.
In ogni caso, quanto è stata spassosa da 1 a Harvey la riunione che hanno diretto i due soci titolari? A me è sembrato di vedere una stanza d’asilo con dei bambini un po’ troppo cresciuti: Harvey che canzona Louis per il nuovo smacco fatto agli associati, Louis che prega Harvey di tornare a sedersi perché deve parlare di questioni importanti come l’aerazione del bagno degli uomini, Jack che vuole fare dispetti come i bambini di tre anni… insomma, dai, c’era da ridere. Per tutto il tempo ho pensato “perché Jessica ha deciso di lasciare i bimbi soli?”. Ecco, la super donna dopo ce lo spiega, ma onestamente direi che è stata leggermente sprovveduta… come si può pensare di far dirigere a Tom e Jerry una riunione per adulti? Forse dopo si è pentita, vista la mini riunione indetta da Louis per approvare proprio quel cambiamento retributivo di cui parlava Soloff.

Prenderò una pausa da tutto il baccano retributivo per sottolineare l’assunzione della nuova segretaria di Harvey: chi si aspettava una segretaria così? Io personalmente no. Sarà che di Harvey conosciamo più il lato legato al lavoro che ai sentimenti, ma per fare uno smacco a Donna credevo che avrebbe assunto un’altra Donna, una fighettina ben vestita, bionda e giovane, che poi magari gliel’avrebbe anche data (scusate la volgarità). Invece no, sceglie tutto il contrario: la più anziana, la meno fighettina, una donna che di certo di Donna non ha un granché. Ma che dolcezza!
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Chiusa questa parentesi, si torna ai bambini che preferiamo: Louis, che prima dice una cosa, e poi si rimangia la parola. Dico io, santo Odino, ma sei recidivo? Quante altre volte vorrai fare una cosa del genere? Tanto per cominciare, non ti accollare lo stipendio di Donna se non sai in cosa ti stai cacciando – pensa solo al fatto che vi piacciono gli stessi spettacoli teatrali e le cose di lusso, lei fa la segretaria e tu sei il socio di uno degli studi legali più importanti di New York, sei un economista, non lo sai fare due più due e valutare il suo stipendio? – ma oltre a questo, come cavolo ti salta in mente di andare a sputtanare lo stipendio di Harvey? Ricordate anche voi quanto Louis osanni il suo maledetto regolamento dello studio? Ed eccolo che lo viola, per quale motivo, poi? Essere alla pari di Harvey. Oh, shit, sul serio.
Tuttavia, l’ho trovato tenerissimo quando Harvey è andato a chiedergli scusa e gli ha detto che sono amici. Fantastico l’abbraccio, la faccia di Harvey e la reazione di Louis… spesso mi chiedo come faccia a ritenersi eterosessuale.

Tutti questi avvenimenti ci hanno portato al finale… mega fantastico. Esiste? Non penso che si dica, ma io lo dico lo stesso. Finalmente un po’ di brio, finalmente un po’ di Darvey – oh, quanto ho gongolato quando Harvey è andato a casa di Donna! – e finalmente un po’ di casi, e lotte e… Suits.
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Go Darvey!
Elisa la settimana scorsa vi ha parlato di “le perle di Harvey”, una cosa che mi diverte fare spesso con gli altri traduttori. Devo ammettere che di perle non ne ha tirate fuori in questa puntata, ma penso che la faccia meravigliosa che fa a Gretchen quando questa le dice che non è virile possa anche bastare!

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Alla prossima settimana, se vorrete seguirci.
Giò

Ringraziamo i nostri amici di Suits Italia. Passate a trovarli!

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