Eccoci al nostro momento preferito della settimana, quello delle SuitsRecesioni per Suits Episodes e Serial Crush, qui è Giò a parlarvi mentre voialtri siete belli riposati e al mare magari (anche se non è vero, dite sempre di sì).
Oggi parliamo della 6×06, e questi numeri fanno pensare ad una sola cosa: il midseason finale is sooooo close! Non so voi, ma dopo questa puntata non vedo come possano essere già vicini alla fine di un filone narrativo che non si capisce dove voglia portare. Mi spiego meglio: forse sono io a essere tarda, ma da questa 6×06 si è capito che Mummia Sutter è uno stronzo approfittatore e che ha una figlia approfittatrice quanto lui, entrambi hanno usato Kevin per fargli credere che avesse sviluppato chissà quale importante software, ma in realtà era solo un fantoccio che serviva ai Sutter per poter fare insider trading. Fin qui ci siamo, no? Ma ora, quello che non mi è chiaro, è cosa debba farsene Sean Cahill di questo programma di trading. La puntata inizia con Mummia Sutter che dice ad Harvey che il suo software non può essere dato a Cahill e si conclude con Cahill che, apparentemente ferito nell’orgoglio, dice ad Harvey che vuole quel software. Qualcuno può aiutarmi a comprenderne il motivo? L’unica cosa che mi viene in mente è che magari, facendo analizzare quel software, verrà fuori che tutti i guadagni di Sutter non derivano dal suo algoritmo ma dal fatto che quella mummia è buona solo ed esclusivamente a giocare sporco. Voi avete altre idee?
Spostandoci verso altri orizzonti (?), non posso non rivolgere la mia attenzione alla ship che si sta creando tra Louis e Tara. Come ho detto nei commenti, però, credo che questo architetto abbia qualche rotella fuori posto come Louis, altrimenti non si spiegherebbe il fatto che, dopo che Louis ha fatto quel casotto nel prendere la casa di altri e cambiarle i connotati solo per far colpo su una donna, lei caschi ai suoi piedi e gli dica che è una cosa romanticissima. Per carità, io stessa ho fatto gli occhi a cuore quando lui le ha detto tutte quelle cose dolcissime, ma in fin dei conti, se ci pensiamo bene, se i veri proprietari non fossero arrivati a disturbare la quiete, Louis neanche tra dieci anni si sarebbe deciso a farsi avanti con Tara.
A proposito di Louis, non aveva una segretaria di nome Gretchen? Io trovo scandaloso il fatto che Korsh stia facendo il cavolo che gli pare coi personaggi, facendo un miscuglio di cose che non c’entrano nulla con quello che ci aveva raccontato nella quinta stagione. Io adoro Donna e tutte le sue strategie da badass, però non mi sembra neanche giusto che invece di fare la segretaria di Harvey, faccia la tuttofare di Louis: gli cerca la casa al mare, gliela compra, a momenti gliela arreda, gli dà consigli… e Harvey? A lui passa solo le telefonate di Sean Cahill, wow, c’è da entusiasmarsi. Ma dove sono finiti i Darvey? E mi riferisco ai Darvey non solo come ship, ma proprio come quelli che abbiamo conosciuto all’inizio, che si spalleggiavano, il cui rapporto non aveva confini segretaria-titolare. Ora Donna è una semplice impiegata per Harvey e io questa cosa proprio non la capisco.
Per parlare di cose “serie”, vorrei tornare a parlare di Mike e della prigione. Sentite, sarò eccessivamente critica, ma è possibile che questo debba fare sempre la parte della vittima anche quando lui e la storia dei suoi genitori non c’entrano una beata mazza con il resto? Kevin è stato imbrogliato dal suocero e dalla moglie, stava quasi ammazzando uno e per parare il culo alla famiglia si sta scontando tre anni di carcere, e Mike So Tutto sta sempre lì a puntare il dito e a rivangare la sua vita e i suoi genitori che sono morti in un incidente e bla bla bla. Un po’ di pace alle anime dei suoi non gliela lascia veramente mai. Ci manca solo che a momenti parla della nonna morta di vecchiaia e incolpa Sutter che è una mummia ma che tuttavia è ancora vivo al posto della nonna.
Poi vorrei sottolineare di nuovo l’inverosimiglianza di questa storyline che si fa sempre più evidente nel momento in cui Harvey chiama Mike a rapporto per fargli interpretare Cahill nella prova di deposizione di Mummia e suo genero. Intanto c’è da chiedersi come sia possibile che un prigioniero possa ricevere tante visite da un avvocato già solo per chiacchierare giacché il suo caso è stato chiuso e sta scontando una pena normalissima, quindi lui e l’avvocato non è che abbiano molto di cui parlare, ma poi come gli permettono di fare quel teatrino di deposizione se alla fine non è neanche un avvocato?! Credetemi, se ci pensate è una roba da matti!
Vorrei chiudere il mio papiro parlando dell’indiscutibilmente mitica Jessica, che pare che stia sempre a rigirarsi i pollici oltre che minacciare a destra e a manca le persone ma alla fine la spunta sempre su tutti. Tutta la tiritera di Rachel che corre sempre da Jessica a chiederle aiuto mi sa di superfluo, anche perché si evince in maniera particolare quanto a Jessica gliene freghi veramente zero di quel poveraccio di Bailey e dell’importanza che Rachel sta dando a quel caso, invece Rachel dal canto suo continua imperterrita a lagnarsi dal professore, dal cliente e dal suo capo. God Help Me, please! Ma ciò che di figo ha fatto Jessica in questa puntata è stato usare le sue armi-minaccia contro il decrepito per ottenere tutti gli affari della sua azienda e riuscire ad usarla pure come arma a doppio taglio. Meno male che c’è lei a mantenere la barca a galla!
Proprio in suo onore, la perla di questa settimana è sua, che decanta le sue stesse lodi in maniera autonoma.
Alla prossima settimana,
Giò
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Secondo me Cahill ha chiesto il software perchè è convinto che possa centrare qualcosa con la storia dell’insider trading. In realtà, a parte Mike (che lo sa perchè gliel’ha detto Kevin), nessuno sa che quel programma non è servito ad un emerita cippa di niente.