Suits – Recensione 7×07 – Full Disclosure

Eccoci con una nuova recensione di Suits per Suits Episodes e Serial Crush. Oggi tocca a me (sono Ellie) commentare con voi questa 7×01… cosa? Siamo già alla settima puntata? Volete farmi credere che mancano solo tre puntate e solo ora si sono decisi a sviluppare un minimo di trama? Ah, meglio tardi che mai, a saperlo prima potevamo saltare direttamente alla sesta puntata. No, a parte gli scherzi, posso finalmente dire che questa puntata mi è piaciuta! Oh, era tanto che non si vedeva un episodio degno di nota. Cantate con me, hallelujah hallelujaaah!

Siccome stavolta avrò poco da criticare, vi avverto che non sarà una recensione seria, ma spensierata. O insomma, almeno ci provo, non è facile scrivere qualcosa di sensato quando saltano avanti e indietro di continuo e devi intuire se è un flashback o dai capelli ingellati di Harvey e dalla frangetta da liceale di Donna. Truccateli meglio che sembrano sempre più vecchi nel passato che nel presente, miseria! La puntata si sviluppa prettamente nel passato, subito dopo quello che è accaduto in un’altra puntata flashback di una vecchia stagione, – quale non ce la ricordiamo, forse la quarta (ma si possono fare ‘ste cose?). Fortuna che c’è il riassunto a inizio episodio per ricordarci che Hardman aveva promosso Louis a socio junior al posto di Harvey, scatenando gli ormoni da adolescente di quest’ultimo. E l’ex socio è il primo dei personaggi passati a riapparire in quella che siamo soliti chiamare “puntata macedonia” – ovvero, quella in cui rispunta gente a caso che non si vedeva da secoli. E che sfilza di personaggi odiosi: Hardman, la Gibbs, Gallo, Mike… mancavano giusto Scottie e Trevor, e facevamo cinquina. Come dicevo, il flashback riporta a galla le vecchie dinamiche del Suits delle prime stagioni: le scaramucce e i dispetti da prima elementare di Harvey e Louis, e Jessica che si destreggia tra il ruolo di socio dirigente e quello di mamma. Uno spasso, insomma! Mi sono piaciute tantissimo le scene con Louis, e soprattutto vedere com’è iniziato il suo rapporto con il Dr Lipschitz (l’avrò scritto giusto?) e scoprire che era stata Jessicona a spedirlo in terapia. Donna saggia, ci aveva visto giusto. D’altro canto, Harvey l’ho trovato davvero irritante. Non so se fosse in quel periodo del mese, se fosse lunatico di suo o che, ma è stato veramente irrispettoso nei confronti di Jessica e odioso nei confronti di Donna. Con la prima ce l’aveva su perché non l’aveva appoggiato con Hardman, quando praticamente gli deve tutta la sua carriera (non vi ricorda qualcun altro?); mentre Donna l’ha trattata come la pezza da piedi senza considerare minimamente la sua opinione. Ehm, fortuna che è cresciuto e nel presente non è più un bambinone vendicativo. Chi invece resta bambinone vendicativo è Mike che proprio non ne vuole sapere di ascoltare il suo capo. Ooooh, ma Harvey non t’ha detto di chiudere il caso?! Dio, le mani addosso ti vorrei mettere! Io al suo posto l’avrei licenziato subito, o almeno sarei intervenuta prima, e invece Harvey se ne sta lì quasi timoroso di affrontarlo e indeciso su cosa fare. Te lo dico io:

Ci fosse stata Jessica, due pedate ben assestate e via. E invece no, Mike Ross ha carta bianca: sparisce dallo studio quando gli pare, coinvolge Benjamin nei suoi traffici loschi, fa avanti e indietro dalla prigione, per fare che? Per ricostruire il caso e portarlo ad Anita Gibbs, che probabilmente non voleva più rivederlo in vita sua. Anita, quanto ti compatisco. Alla fine Harvey si è svegliato e ha chiesto il voto dei numerosi soci dello studio (ma perché votano sempre e solo loro tre?) per aggirare Mike e mandargli all’aria il caso. Tutto questo per salvare il didietro di Alex, che dopo essersi attaccato al tram nel flashback, è rimasto incastrato nel caso delle prigioni. Praticamente, per come l’ho capita io, le due aziende del caso hanno colluso (a Sean Cahill si sarà accesa la spia “collusione”?) per prolungare la pena ai detenuti così da sfruttarli nella costruzione delle prigioni invece di assumere personale. Ma qualcuno di questi è morto, una povera guardia innocente è stata fatta fuori e Alex che sapeva se n’è stato zitto, mentre i suoi capi farabutti architettavano un piano per far ricadere la colpa su di lui se mai si fosse scoperto. E Alex voleva portare Harvey da Bratton? Jessicona tutta la vita! Tutto ‘sto giro per dire che se Mike non si fa gli affari suoi, Alex andrà in prigione, che ripetiamolo ha moglie e figlia. E ora un arduo dilemma affligge Santo Mike: aiutiamo i carcerati o salviamo Alex? Io non saprei da che parte schierarmi, ma mi schiero con il Team Rivogliamo I Marvey. Quasi non si rivolgono più la parola, ma che è? Risolvete e fate la pace, su.

In questa puntata abbiamo fatto anche la conoscenza di Raoul Bova Mark, l’ex fidanzato di Donna che è stato messo da parte perché per lei esiste solo Harvey. Ora, Harvey sarà anche un gran figo, ma vogliamo mettere questo che considera la carta di credito il massimo del romanticismo, con uno che ti regala la collezione di sonetti di Shakespeare che adori dai tempi delle medie? Ma come hai potuto lasciarti scappare il sosia di Raoul Bova, Donna? Mamma mia, che spreco di manzo.

Visto che la puntata non ha deluso, vediamo i punti salienti:

  • Quando compare Jessica c’è sempre più classe;
  • Dov’è finita Gretchen? E Katrina?
  • Utilità di Rachel in questa puntata: non pervenuta;
  • Utilità di Rachel in questa stagione: non pervenuta;
  • Utilità di Rachel nella serie: hahahaha
  • “Merda, è un maledetto nazista.” *rotolo*
  • Jessica dice ad Harvey che non è disposto a “bend the knee”. Jon Snow non vuole “bend the knee”. Mike l’aveva detto: Harvey è Jon Snow.

La perla della puntata se l’aggiudica di nuovo Louis, che ci strappa (quasi) sempre qualche risata.

Alla prossima,
Ellie.

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