Ci avviciniamo al finale di metà stagione, Suitors, e si vede! Qui è Giò che parla, per recensire (per Suits Episodes e Serial Crush) la 7×08 che, a quanto pare, ha avuto parecchi consensi. Per non dimostrarmi sempre la solita criticona, dirò che mi fa piacere, perché falso non è. Però è anche vero che potevano ricordarsi circa sette puntate fa di mettere un po’ di pepe nelle storie, dare ordine ai fatti e farci rimanere col fiato sospeso. Anche se, sempre per dirla tutta, col fiato sospeso ci lasciano per le relazioni personali, ma il caso di queste otto puntate a me sembra già bello che finito.
Procediamo per gradi. Da che cosa vogliamo cominciare? Direi di partire dall’inizio, dalla scena Marvey che sarà piaciuta ai più (ma io ormai li vedo solo molto forzati, sarò anche esagerata ma tant’è…): Mike si presenta a casa di Harvey tirando di nuovo fuori la storia di Batman e Robin perché ora, visto che lui di secondo nome fa BuonSamaritano, vuole anche salvare le chiappette di Alex. E chi tirano fuori per l’occasione? Papà Zane! Ma certo, non può mancare lui nella nostra insalatona. Questo caso sembra più una pallina da ping pong, è saltato da più mani di avvocati vari che altro.
E così, Harvey si presenta da DaddyZane con uno scatolone, senza neanche bisogno di spiegargli niente, e lo convince a gestire questa benedetta storia. Che poi, a pensarci, se lo avessero fatto prima ci avrebbero evitato un sacco di giri e perdite di tempo vari, visto che proprio Zane mette fine a tutto in un’unica puntata. Tutto sommato l’idea è stata comunque azzeccata davvero, cercavano tanto qualcuno che ci pensasse dall’esterno, Mike si è affannato a lavorare con quello dell’ufficio legale, di cui neanche ricordo il nome, quando poi la soluzione ce l’aveva proprio sotto il naso.
Mi è piaciuto molto come hanno gestito le cose, forse un po’ meno la mossa di Rachel, ma in generale ho rivisto il Suits di sempre nei battibecchi in tribunale e nel bagno degli uomini, per non parlare dei complotti svelati e della morte di Gallo. Quella pure è stata una mossa furba, per lo meno ci hanno evitato una prossima comparsa del personaggio come jolly in un altro caso qualsiasi sulle prigioni. Scherzo. Però è stato furbissimo, forse anche troppo, filmare la deposizione di Gallo in cui ammette di essere colpevole di omicidio. Certo che alla fine hanno liquidato la class action senza neanche far vedere Reyes che ringrazia per i milioncini che ha avuto, mi aspetto almeno un bigliettino nella prossima puntata.
Mi dispiace aver parlato così poco di robe legali, ma ditelo a Korsh che ormai punta tutto sulle relazioni campate in aria: Donna che chiama Mark. No, dico, ne vogliamo parlare? Ho visto dei lati molto umani in Donna e Louis con quello che è successo in questa puntata, però trovo comunque assurda questa cosa di Donna che all’improvviso alza il telefono e chiama il suo ex. Non si capisce se sia mossa dalla disperazione di essere una quasi quarantenne sola, o dalla disperazione di chi ama un uomo che non potrà mai avere (e in quel caso mi chiedo sempre perché si ostinino a non rappresentare almeno questo lato della relazione Darvey). Intendo dire che se proprio se la volessero giocare bene questa cosa dei sentimenti non corrisposti, potrebbero almeno mettere un po’ di vera carne al fuoco e far vedere una Donna che dimostra i suoi sentimenti, anziché non far capire neanche a noi se lo ama davvero o la loro è una non-storia creata giusto perché fa figo che la ex segretaria sia follemente innamorata del suo capo. Per questo sottolineo che avrei apprezzato il gesto incauto di Donna di chiamare all’improvviso Mark, ma solo in seguito a una vera e dichiarata delusione per Harvey, non per un “ingrippo” momentaneo. Perde senso e valore, a mio parere.
Acquista valore invece la storia di Louis e Sheila. Ricordiamo tutti com’è finita tra i due, e penso che quella sia stata l’unica vera storia d’amore di Suits, per quanto bizzarri fossero i personaggi che la compongono. Certo, per uno normale è pazzesca l’uscita di Sheila di voler passare una notte bollente col suo ex grande amore quasi marito, ma lo è davvero per una come lei che, d’altra parte, è innamorata di uno come Louis? Io seriamente accanto a Louis ci vedo più lei che Tara, la quale era decisamente troppo… ordinaria. Dolce, carina, simpatica, ma ordinaria. Come avrebbe mai potuto apprezzare le passioni assurde di Louis? E ci sta tutto, tornando alla questione di Sheila, che Louis abbia ceduto alla passione. Louis non ha mai smesso di amare Sheila e io non vedo perché avrebbe dovuto, a parte la storia dei figli. Potremmo iniziare un dibattito lungo quanto la Divina Commedia, soprattutto per quanto io tenga all’argomento, ma restiamo sull’idea che sia “solo uno show” e che se il loro è vero amore, Louis non potrà mai più trovarne uno simile.
Dalle mie parole si evince per caso che faccio il tifo per loro due? Decisamente sì. E che sia dannato Korsh se alla fine ci rifila i suoi soliti mainagioia!
L’ultima ruota del carro della mia recensione sono quei due stomachevoli inutilissimi: Harvey e Paula. Dai, a stento ricordo pure il nome di questa, mi spiegate il suo senso in tutta questa storia e soprattutto assieme a Harvey? Ma che affinità dovrebbero avere? Pure lei sembra carina e simpatica in stile Tara, ma la sua presenza non aggiunge e non toglie niente allo show, né tanto meno a Harvey. Non ha una storia interessante, non ha un carattere deciso… cos’ha? Quella breve parentesi del suo ex socio l’hanno bruciata in mezza puntata come sono soliti fare ultimamente, e quindi a questi due, in fondo in fondo, cosa resta come coppia? E quello le regala pure le chiavi dell’appartamento. MAH!
Tiriamoci su con la perla della settimana che spetta di nuovo a Louis, perché ci è piaciuto sì sì sì!
Alla prossima,
Giò.
Passate da Suits Italia.