Suits – Recensione 7×15 e 7×16 – Season Finale

Rullo di tamburi, signore e signori, perché dopo più di una settimana torniamo a parlare del finale di stagione di Suits, con le recensioni di Suits Episodes e Serial Crush.
Devo ammettere che, purtroppo, è sempre colpa della sottoscritta Giò, perché ultimamente la mia vita privata mi sta prendendo più di quanto i fanghi prendano Louis, ma non mi dimenticherei mai di parlar male recensire la nostra serie preferita!
Ovviamente mi dedicherò a una critica doppia, visto e considerato che questo finale di stagione era composto da ben due puntatone. Eh, sì, checché se ne dica o se ne sia detto, io ho trovato veramente belle piene queste due puntate, soprattutto la 7×15 mi ha colpito molto perché ha avuto un ritmo bello incalzante, mettendo da parte la solita vecchia minaccia allo studio lanciata da chicchessia, e in questo caso era quel ciardone di Gordon.
Il tutto inizia con Mike che fa colazione da solo e Nathan che gli chiede aiuto per l’ufficio legale sul solito caso pietoso che fa gola a Mike e con Gordon che piomba nello studio con la solita cartellina bianca per dimostrare che lui è il più tutto e farà causa allo studio per un motivo gravissimerrimo: gli ex soci dello studio non riescono più a far carriera perché hanno lavorato per la Pearson Specter Litt. Volete sapere la mia? Secondo me in tribunale quel ciardone avrebbe vinto, perché io stessa avrei fatto causa a uno studio come quello, che è praticamente un misto tra un parco giochi e un gruppo di scoppiati egoisti. Comunque sia, questi sono i casi principali della puntata, e così mentre Harvey e Louis si spezzano le gambe a tentare di salvare per la triliardesima volta lo studio che come al solito rischia il collasso, Mike si spezza le gambe per un caso che è molto semplice ma lui deve ingigantire al punto da farlo arrivare alla grandezza del suo ego.
Così Mike tutto d’un pezzo fa il bullo con l’avvocato della controparte, e nel fare ciò gli piomba dal cielo un’offerta di lavoro, che se tutti i talenti italiani fossero rintracciati in questo modo, l’Italia sarebbe la nuova Dubai. Non voglio soffermarmici molto, perché mi va solo di dire che il caso del saturnismo e dell’ufficio legale sono stati solo un tappabuchi, un modo anche banale per aprire la strada a Mike e Rachel verso l’uscita di scena dalla serie. Voglio credere nella buonafede degli sceneggiatori che hanno avuto poco tempo per trovare un modo degno per farli andar via, perché non è possibile che due persone che hanno fatto di tutto pur di restare nello studio di Jessicona, poi tutto d’un tratto pensano che sia un sogno andare a Seattle a fare i benefattori con un tizio che non si è mai visto prima d’ora. Avrebbero potuto per lo meno tirare fuori un volto noto della serie e farli trasferire a Timbuctu!
Preferisco quindi chiudere la parentesi del caso sul saturnismo perché non ci ho visto niente di geniale nelle mosse di Mike, nelle idee di Rachel, né nell’epilogo di Louis che all’improvviso ha cinquecentomila dollari in più che ha deciso di donare anonimamente all’ufficio legale.

Passiamo quindi all’altro caso importante della puntata, ovvero la class action degli ex soci. Allora, intanto io mi prostrerei dinnanzi all’immensità del nostro Jack Soloff.


Che bella visione vederlo tornare anche se sempre trattato a pesci in faccia.
Dopo il vano tentativo di Harvey di far sì che lui si tirasse indietro dalla class action, ecco che si passa al comune piano B di Harvey e Louis, convincere il giudice di qualcosa di impossibile, ma chiaramente Gordon ha il suo asso nella manica e tira in ballo niente popodimeno che Scottie. Non potevano risparmiarsi nulla a ‘sto giro, eh. Nientemeno che non hanno dedicato un minuto a Gretchen ma a Scottie sì!
A quanto pare, Scottie ha fatto un’arringa finale in un caso a tutti sconosciuto ma che, guarda caso, Gordon ha individuato e in quest’arringa ha detto di essere stata lesa lavorativamente dallo studio di Harvey. Il nostro dongiovanni, dopo un paio di ripensamenti, va a farle gli occhioni dolci perché lei ritratti le sue parole e vai con un altro litigio che si conclude con un secco no da parte di Scottie. Vi siete chiesti a cosa sia servito il rifiuto di Scottie? Io sì, e la risposta che mi sono data è che non sapevano come continuare la storia e come riempire quei minuti per far uscire Alex che doveva proporre cose a caso per fare l’eroe della situazione, tra cui chiedere di diventare socio titolare, e quindi hanno temporeggiato.
Ma la cosa clamorosa avviene quando Scottie, da brava donnina con la coda tra le gambe, torna da Harvey per dirgli che non solo non vuole sputtanarlo ma anche che vuole uscire di nuovo con lui. Oh, ma che sei scema o cosa? Ma poi anche basta! Dateci una storia d’amore vera, che di queste storielle riempitive noi ne abbiamo piene… altre cose!

In tutto questo, ho completamente tralasciato il fatto che Papà Zane sia stato trollato clamorosamente dai suoi soci di vecchia data. Ed è qui che si conclude la prima delle due puntate del finale: si scopre che la class action di Gordon in realtà non è altro che un tentativo di Randall e Kaldor, soci di Zane, di fondersi con lo studio di Harvey. Un po’ come dire che quando il gatto non c’è, i topi ballano: col cavolo che si sono azzardati a fare una cosa del genere quando Jessica era nei paraggi.
Devo ammettere comunque che la conclusione non mi dispiaccia: rendere Zane socio dello studio Pearson Specter può solo portare un po’ di movimento alla serie, o almeno è quello che spero. Adesso voglio proprio vedere nell’ottava stagione quanto cozzeranno Harvey e Zane mentre ho il sentore che Louis si scontrerà col personaggio interpretato dalla Heigl, perché ovviamente a ognuno il suo!
La seconda puntata, invece, è soprattutto incentrata sul lancio dello spin off, che non so ancora se mi convinca o meno. Penso di propendere più per il no, nonostante comunque la puntata in sé mi sia piaciuta perché c’è stato qualcosa di diverso dai soliti battibecchi da asilo nido e dalle cause multimilionarie, però i personaggi di Chicago mi sembrano eccessivamente marcati: Pat McGann, il costruttore ricco, è stato non solo presentato male nella storia, ma poi sembra cattivo e basta, e mi sembra una cosa senza senso, così come ho trovato senza senso l’accondiscendenza che hanno nei suoi confronti quell’avvocatuccia da quattro soldi, scialba e fastidiosa, e il sindaco stesso, che ha preso da parte Jessica verso la fine della puntata per proporle di lavorare con lui non si sa nemmeno sotto quale veste. E soprattutto non mi ha convinto nemmeno il fatto che Jessica abbia accettato di lavorare per lui, nonostante sia chiaro come il sole che il suo è un governo corrotto. Ma comunque staremo a vedere come si evolverà il tutto, basta che mi facciano vedere più Jeff perché lui è la luce sempre e comunque!
Per concludere, le due puntate sono servite soprattutto a concludere le storyline di Mike e Rachel e a instradare il nuovo show di Jessicona, anche perché di per sé questa settima stagione non ha avuto nessun filo conduttore né niente che dovesse andare a parare da qualche parte specifica. Spero, ripeto, che con l’arrivo di Zane allo studio si possa esplorare una strada diversa e più interessante per questa serie, perché da quanto ho letto in giro le aspre critiche non sono solo le nostre.
Cosa dire del matrimonio? Meh. Banale. Becero. Affrettato. Così com’è stato affrettato l’addio di Rachel a Donna, di Mike a Harvey, per non parlare di quello che si sono detti Zane e Rachel, e cioè praticamente niente. Questi due di punto in bianco se ne vanno a Seattle e fanno un matrimonio ridicolo di tre minuti contati, senza dare un vero addio alla serie e ai personaggi a cui sono legati.
Non ci resta che aspettare l’ottava stagione e credere che senza le due lagne per eccellenza la serie debba migliorare per forza.
Intanto io vi lascio con l’abbraccio dei tanto amati, quanto ormai compianti da tempo, Marvey. Si sono sprecati a dedicar loro due minuti di tutte e due le puntate, vero?

Alla prossima stagione,
Giò

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One comment

  1. Io sono arrivata alla fine della V serie , quando Michael accompagnato da Harvey entra in galera . Non ho visto ne la VI ne la VII serie , comunque a me SUITS piace moltissimo . Perche la VI serie proiettata su MEDIASET 20 non la fanno al pomeriggio invece che in seconda serata ?????

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