Bentrovati con la recensione della 8×03 di Suits, ad opera di Ellie per Suits Episodes e Serial Crush. Penso che possiamo concordare sul fatto che questa stagione stia iniziando bene, a dispetto delle basse aspettative dopo l’abbandono di Mike. A parte qualche personaggio irrilevante, tipo Alex, le new entry nel cast si stanno rivelando interessanti e personalmente mi stanno piacendo le interazioni che questi stanno avendo con gli altri personaggi, in particolare Samantha e Katrina. Come abbiamo già rimarcato, finalmente si stanno occupando di casi e dello studio, e non solo a fare i cretini e a farsi dispettucci tra colleghi. Tuttavia, questa rivalità tra Samantha e Alex onestamente la trovo superflua e ripetitiva, e da quel che si è visto non mi pare che ci sia nemmeno paragone tra i due. Se proprio vogliono metterci un po’ di pepe e fare di Samantha quella che semina scompiglio, perché non metterla contro qualcuno del suo calibro, tipo Louis? Sicuramente sarebbe più interessante da vedere.
Detto ciò, la puntata inizia con Zane e Harvey che si ubriacano come 18enni e con quest’ultimo che deve andare a far pipì. Che poesia. Ebbene, mentre tenta di entrare nella Camera dei Segreti, Harvey si imbatte in Anna, la donna delle pulizie che sta piangendo dopo aver ricevuto una brutta notizia sulla madre. Se l’Harvey di una volta l’avrebbe sbattuta fuori senza tante cerimonie, in quello nuovo si è incarnato lo spirito di Mike e del Buon Samaritano. Non solo si preoccupa per lei e le dice di restare quanto vuole nel bagno dei maschi, ma le offre addirittura un fazzoletto. Harvey, mi fai sciogliere il cuore.
Per gran parte della puntata abbiamo quindi Harvey che fa il possibile per aiutare Anna, a cui non vengono pagati gli straordinari da Fox, che anche a ‘sto giro cerca di fare il Volpone. Un nome, una garanzia. Ma Zane, Louis e il Grillo Parlante Donna gli fanno notare che non vale la pena mettersi contro Fox per una che fa le pulizie. Intanto, siete dei gran cafoni perché se fosse stata vostra sorella, col cavolo che non l’avreste aiutata. Tuttavia, non capisco questa mania di dover sempre “fare la guerra” a mezza New York, che se fosse letterale metà di loro sarebbe morta in spargimenti di sangue e l’altra metà arrestata dall’FBI. Harvey si rende conto che non può agire così, perché è pur sempre un socio della Qualcosa Specter Litt, e perciò tenta di passare il caso “a due avvocati che conosce lui”. Sarà che avevo già rimosso l’esistenza di Oliver e di quell’altro di cui neanche ricordo il nome, ma solo io ho pensato subito a Mike e Rachel? Invece, il Buon Samaritano 1.0 – perché Harvey Specter non è secondo a nessuno – si rivolge proprio a quei due dell’ufficio legale, dove non solo ci sbattono in faccia il fatto che Mike non ci sia più, ma si piazza davanti il Mike del remake coreano. Che carognata, Korsh.
Alla fine, grazie ai continui e non richiesti agli interventi di Donna, Harvey capisce cosa fare per risolvere il caso senza mettere in mezzo lo studio: minaccia Fox con una class action portata avanti dal vero Mike, che però non ci fanno né vedere né sentire. Per quanto ne sappiamo e per come se n’è andato, potrebbe anche essere finito a vendere il cocco su una spiaggia alle Hawaii.
L’altro caso della puntata riguarda Alex, e sarò breve perché tanto non interessa a nessuno.
Più andiamo avanti e più mi è chiaro che non solo non è avvincente da seguire, ma sta prendendo il posto di Rachel come il più inutile della serie. Se nella scorsa puntata faceva il tronfio perché voleva ingraziarsi Zane e fare i dispettucci a Samantha rubandole il cliente, la situazione gli si ritorce contro quando si rende conto che il nuovo cliente è un criminale viscido che vuole solo ricattarlo e che Zane non lo voleva poi così tanto. Se inizialmente fa pena vederlo andare a fare la spia dalla maestra da Louis e poi a lagnarsi da Samantha, almeno alla fine riesce a trovare una soluzione incastrando il cliente. La cosa assurda è che Louis lasci andare il cliente di Samantha da “8 cifre” per fare un favore ad Alex. Come fanno gli affari in quello studio io non lo capirò mai. Forse l’unica cosa bella di questa parentesi è stata l’interazione comica tra Louis e Samantha. Penso che ci daranno grandi soddisfazioni quei due insieme.
Ma passiamo oltre e parliamo di una scoperta sensazionale: Katrina soffre di mal di testa e questo vuol dire che anche lei è umana! La nostra regina di ghiaccio è stata sottotono in questa puntata perché soffriva di emicrania causata dallo stress e perciò se ne girava per lo studio alla ricerca di spazi bui e oscuri con tanto di occhialoni da sole. Vista la sua indisposizione, è arrivato in suo soccorso il cavaliere Brian, che prima cade da cavallo e poi si rialza a furia di frustate da parte di Louis. Perdonate la metafora cavalleresca. Mi è piaciuto veder lavorare insieme Katrina e Brian, e messe da parte le tensioni della prima puntata, formano una bella coppia. Purtroppo, mentre mi balenava in mente l’idea di una possibile ship tra i due e già me li immaginavo a sostituire Mike e Rachel in scene hot nella sala archivio, si sono friendzonati a vicenda. Mai ‘na gioia.
Osservazioni:
– Mike Ross. No, così a caso, perché non è stato menzionato abbastanza nella puntata.
– Se loro stanno al 50° piano e Harvey è andato al bagno del 49° piano, che stando a Donna è intasato, vuol dire che è stato Harvey a intasarlo o non ci è proprio andato in bagno?
– Le prime parole pronunciate da Donna Paulsen da bebé saranno state “ho ragione io”?
Anche per stavolta è tutto. Vi lascio la perla della puntata, dedicata al nostro supereroe preferito.
Alla prossima settimana,
Ellie.