Dopo le vacanze, una bella recencione di Suits Episodes e Serial Crush direi che ci voglia, e anche stavolta sarò io, Giò, a discutere della puntata con voi.
Questa 8×06 ci aveva molto incuriosito già dal titolo, e non si può negare che sia stata una puntata parecchio particolare sotto diversi punti di vista: viene analizzato all’improvviso e in maniera del tutto nuova il rapporto tra Harvey e Louis, si dà un bel po’ di spazio a Samantha che a me piace tanto tanto e sempre di più, si rivede la coppia Katrina-Brian che aveva già fatto discutere in passato.
Non sapendo da dove cominciare, forse è meglio se inizio da ciò che a mio parere è meno importante: la “coppia” Katrina-Brian. Perché ho virgolettato la parola “coppia”? Perché non so proprio come li vedo: nella puntata in cui Katrina soffriva di emicrania mi era passato per la mente che i due potessero diventare una coppia, salvo poi ricordarmi che Brian ha una moglie e un figlio. In questa puntata probabilmente è stata Katrina a dimenticarlo per un attimo, sebbene comunque forse il dubbio le è stato insinuato più da Donna che da se stessa. A proposito di Donna, e questo inciso riguarda tutta la puntata (o puntate, scegliete voi): ma quanto è diventata molesta? Sta sempre in mezzo a ogni discussione, se Louis e Harvey parlano per i fattacci loro, all’improvviso spunta lei da dietro l’angolo perché già sa o prevede cosa stia accadendo. Ma sbaglio o lei ha un ufficio tutto suo in cui farsi i fatti propri? E allora com’è possibile che stia sempre puntualmente fuori all’ufficio di Harvey? E com’è possibile che mentre stava andando al galà dell’associazione benefica si sia ritrovata senza ragione nella biblioteca in cui flirtavano Katrina e Brian? Io veramente non ho parole, sinceramente credo che Korsh sia riuscito a reinventare un po’ tutti i personaggi con questa stagione, ma ormai di Donna non sa più che farsene. È un personaggio troppo perfetto da essere diventato fastidioso, sa tutto, prevede tutto e ormai è super banale.
Dicevamo della “coppia”… Donna o non Donna, a me piacerebbe vederli insieme, sebbene l’epilogo della puntata abbia dato a intendere che fossero solo amici. Penso che possa scattare qualcosa in Katrina che la faccia muovere verso di lui, ma temo, conoscendo il produttore, che finirà per far sì che Brian faccia soffrire Katrina proprio una volta diventata socia senior. O almeno questo è il mio presentimento.
Se non fosse per Samantha, comunque, eviterei proprio di parlare del caso dell’associazione benefica, giusto perché è una cosa messa in mezzo da Donna che ormai non sa proprio più che fare della sua vita e si improvvisa anche avvocato. Aveva detto bene Zane la volta scorsa: perché un direttore operativo si mette a fare casi pro bono? Boh, lo sa solo Donna. Ma grazie a lei, inutilissima trottola che passa da un ufficio a un altro a bacchettare avvocati come se di legge ne capisse solo lei, abbiamo visto Samantha in azione, di nuovo: bella, brava e dolce. Sì, secondo me è dolcissima e ora muoio dalla voglia di conoscere la sua storia, perché non è giusto che solo Zane e ora anche Donna possano sapere tutto!
Infine, ma non per ultimi, ci sono i nostri gay ingenui Harvey e Louis.
Sembra la sigla di una nuova rubrica.
Tutto inizia con Louis che piomba nell’ufficio di Harvey per dirgli che il più vecchio cliente di Harvey vuole vendere la sua azienda a una molto più importante, e di sicuro la Zane Specter Litt non può rappresentare la Aston Martin. Non contento di aver dato ad Harvey questa notizia, Louis dice a chiare lettere al socio che non può occuparsi di un altro dei vecchi clienti di Harvey perché deve andare a copulare con Sheila. La prima cosa che ho pensato io è stata “Louis, la situazione ti sta sfuggendo di mano”. La prima cosa che ha pensato Harvey, invece, è stata “porca puttana, qui tutti hanno una vita e io no”. Beh, non l’ha detto, ma io ho parafrasato le sue azioni ed è venuto fuori più o meno questo.
Da cosa nasce cosa, e si finisce dritti dal dottor San (non Stan, proprio Santo con l’aureola) Lipschitz, il quale sostiene che i due abbiano una relazione. Louis mi è piaciuto tantissimo in questa puntata, divertente e pazzo al punto giusto.
Una bella novità vedere Harvey dal dottore che da anni ne sente sempre e solo parlare, anche se sono convinta che i dettagli di Louis lo avessero aiutato già parecchio a figurarselo. E tutto il casino è nato perché Harvey è stato un po’ troppo brusco con Louis nel dirgli che pensa troppo agli affari propri e poco a quelli dello studio. Sinceramente io non gli avrei dato torto, ma loro vogliono ricondurre questo comportamento alla paura di Harvey di perdere Louis. Ripeto, il concetto mi sembra un po’ eccessivo, ma ciò non toglie che ho trovato tenerissima questa parentesi, soprattutto alla fine, quando Harvey si impossessa del dittafono di Louis perché vuole dirgli “tante cose carine”. Potrebbero essere così un po’ più spesso, non credete anche voi?
E con questa chiudo.
Alla prossima settimana,
Giò