“Le donne per cui i Kings scrivono sono determinate e potenti oltre che imperfette,” ha detto Rose Leslie (nella foto insieme a Cush Jumbo), “e capire che loro avrebbero continuato su questa scia è stato qualcosa di cui ero incredibilmente felice di fare parte.“
Il legal drama che va in onda su CBS All Access affronta la scioccante sconfitta di Hillary Clinton nei confronti di Donald Trump praticamente subito: “Lo show ha fatto praticamente un’inversione a U [proprio come ha fatto il Paese],” ha dichiarato la protagonista Christine Baranski. “Siamo solo personaggi che vivono nell’universo trumpiano.“
La produzione è ancora attiva sulla seconda stagione dello show, ma una persona è evidentemente assente dal set di Brooklyn in questo giorno di Novembre: la star Christine Baranski, che interpreta la formidabile avvocatessa Diane Lockhart. L’attrice si trova infatti a migliaia di chilometri da New York, visto che attualmente è impegnata a cantare e a ballare sul set del sequel di Mamma Mia! in Croazia. “Potrebbe essere un pochino più abbronzata,” ha scherzato il co-creatore e co-showrunner Robert King sul come verrà spiegata l’assenza di Diane nella seconda stagione, in realtà i primi 3 episodi stanno girando attorno alla Baranski finché l’attrice non farà ritorno.
“È un po’ strano sapere che la nave è già salpata ed io sono ancora sulla terra ferma, ma è un bel problema da avere,” ha raccontato la star, la quale ha passato la sua pausa anche a girare il film A Bad Moms Christmas oltre ad aver frequentato un corso su Oscar Wilde all’università di Oxford. Una donna decisamente impegnata.
La programmazione più leggera dello spinoff – la prima stagione haha voto 10 episodi invece dei canonici 22 – segna una “grande differenza,” secondo la Baranski. La vincitrice di Emmy e Tony ha già passato le 156 ore (ovvero ben sette stagioni) sul set di The Good Wife, prima che The Good Fight fosse lanciato lo scorso febbraio come prima serie originale che va in onda sul servizio di streaming del canale CBS. Anche questo spinoff, proprio come il suo predecessore, è stato creato da Robert e da sua moglie Michelle King.
“La grande sorpresa è che ha funzionato,” ha affermato Robert riguardo lo spinoff, per il quale le preferite dai fan Cush Jumbo e Sarah Steele hanno ripreso i loro ruoli a tempo pieno. “Quando siamo entrate, eravamo molto preoccupate che sarebbe crollato tutto e anche che sembrasse solo un’altra versione di The Good Wife.“
Il primo passo è stato infondere questo discendente con molte nuove facce, come Delroy Lindo, Erica Tazel, Justin Bartha e Rose Leslie. La Leslie interpreta una donna che è coinvolta in uno scandalo familiare (alla Alicia Florrick di Julianna Margulies nell’originale), che è anche la figlioccia di Diane e sua allieva. “Siamo sempre nello stesso universo, ma stiamo esplorando strade diverse,” ha dichiarato la Leslie, una fan di lunga data di The Good Wife.
Queste strade diverse sono state intraprese dall’improvvisa mossa di Diane che si è trasferita in uno studio afro-americano dopo aver perso i risparmi di una vita, proprio mentre Donald Trump sconfiggeva Hillary Clinton, il che è accaduto mentre stavano girando l’episodio pilota a New York City. I King a quel punto hanno riscritto velocemente la première in modo che si aprisse con Diane che guardava con orrore Donald Trump che giurava come presidente degli Stati Uniti.
“Lo show ha fatto una spettacolare inversione a U,” ha spiegato la Baranski, proprio come “il Paese ha fatto inversione a U. Siamo solo personaggi che vino nell’universo trumpiano.” Dopo sette anni a discutere la politica liberale dell’amministrazione di Obama nella serie madre, affrontare il clima attuale è una progressione naturale per lo spinoff. “Siamo sempre avuto personaggi molto coscienti politicamente,” ha dichiarato Michelle King. “Proprio come nella vita, ci sono molte conversazioni che non coinvolgono la presidenza, e qualche volta ci troviamo a parlare direttamente con essa.“
The Good Fight abitualmente prende dai titoli dei giornali spunti per gli episodi che toccano qualsiasi cosa dalla libertà di parola alle bufale su internet. La serie ha anche ingaggiato John Cameron Mitchell per interpretare un personaggio fittizio ispirato pesantemente a Milo Yiannopoulos, rappresentante della destra alternativa. “Perché i King scrivono poco prima delle riprese, e questo ha dato loro molta libertà,” ha spiegato la Jumbo. “È parecchio divertente, e in un certo senso, catartico venire al lavoro ed essere in grado di affrontare questi argomenti così vicini alla realtà di quello che sta succedendo in America.“