Con il suo incedere imponente e il suo cipiglio arcigno, James Delaney si muove in una Londra sporca e fumosa, alla ricerca di risposte e facendo le sue prime mosse, infoltendo sempre di più la sua schiera di nemici, nella quale su tutti troneggia la Compagnia delle Indie.
Il secondo episodio di Taboo procede con un ritmo ancora più lento del buonissimo pilot, calcando maggiormente la mano su mistero e sovrannaturale, che si fa sempre più strada in questa serie oscura ed enigmatica, ideata da Tom Hardy insieme al padre, scritta da Steven Knight e co-prodotta da Ridley Scott. La minaccia che incombe su James diventa in questo episodio reale, finendo per concretizzarsi proprio nel finale. Eppure il protagonista non ha certo paura di affrontare i propri nemici, anzi, è lui stesso che va a cercarli.
Silenzioso e di poche parole, non perde tempo ad usare quelle giuste per minacciare e indagare, con l’obiettivo di conoscere meglio i propri nemici e scoprire chi e perché vogliono ucciderlo. La soffiata di Winter, l’aiuto di Atticus, così come le parole di un certo Colonay gli saranno di grande aiuto insieme alle visioni che James riesce ad avere, tramite parole e rituali tribali. È così infatti che scopre come la Compagnie delle Indie usava precedentemente la nave da poco acquistata, elemento importante che ci permette di capire quanto siano pericolose e potenti le persone che si è inimicato James.
Ma per fronteggiare i nemici, si ha bisogno anche di amici, alleati e forse il protagonista potrà trovarli facilmente oltre oceano. Un personaggio che invece ancora non sappiamo se sarà suo alleato o meno, è la misteriosa attrice e vedova del padre di James, uscita solo ora allo scoperto, dopo la lettura del testamento e il saldo dei debiti del padre. Lorna Delaney (Jessie Buckley) rappresenta il vero colpo di scena che può cambiare le sorti della vicenda – come la Compagnia delle Indie guidata da Sir Stuart Strange sa bene -, una figura femminile chiave come lo è anche Zilpha, sorellastra di James.
In questo episodio non solo abbiamo un meraviglioso scorcio dei tatuaggi di James (per la gioia dei nostri occhi), ma scopriamo anche maggiori dettaglio sulla relazione incestuosa tra il protagonista e Zilpha, ormai confermata: tra i due sembra esserci un profondo legame e sentimento, una passione latente e tormentata difficile da celare e che i dieci anni in Africa non hanno di certo scalfito, dimsotrando come l’anima del protagonista, criptico e duro come pochi, nasconda anche un cuore. Non sarà difficile infatti accostare il suo personaggio a quello altrettanto enigmatico, controverso e tormentato di Thomas Shelby di Peaky Blinders, il gioiellino creato dallo stesso Knight e interpretato magistralmente da Cillian Murhy.
Ma come anticipato, nel finale di Taboo vediamo concretizzarsi il tentato omicidio di James, si presume ordito dalla Compagnia che non nasconde di volerlo morto, neanche all’avvocato Thoyt. Il protagonista ancora una volta dimostra astuzia e avere nervi saldi e di non farsi cogliere impreparato, aggredendo e uccidendo a morte il killer, mordendolo alla gola. Quella follia e violenza, fin’ora solo dichiarata con arroganza beffarda e accusata dagli altri, emerge per la prima volta in tutta la sua crudezza.
“Hai davvero mangiato carne umana?” Chiede Zhilfa a James, turbata e affatto indifferente alla vicinanza dell’uomo. E ce lo chiediamo anche noi, dopo aver visto la violenza animalesca prendere forma davanti ai nostri occhi.
In attesa del prissimo episodio, per news e aggiornamenti su Taboo e Tom Hardy potete visitare le pagine di: Tom Hardy Italia, Tom Hardy Addicted. e Tom Hardy Italian Fanclub – THIF