Teen Wolf – Recensione 6×04 – Relics

Mi ritrovo nuovamente a scrivere, come ogni settimana, la recensione di questo episodio di Teen Wolf. Lasciatemi essere molto sincero: per me questo episodio è un grosso no! Giusto qualche scena si salva; capiamo perché.

Nella primissima scena possiamo vedere papà Argent nel bosco seguito da Melissa McCall: mi sa troppo di forzata questa cosa. Jeff, vuoi forse creare una nuova ship? Oppure questo, come dice una cara amica, è solo la causa della cancellazione di Stiles? Per adesso io non mi esprimo, se non con un grosso “Meh”.

Andiamo avanti: i due, nella foresta, si ritrovano a seguire le tracce del Nazi werewolf, ma troveranno solo alcune sue vittime sulla strada e una Malia impazzita e vogliosa di sangue. Questa scena ci legherà ad una scena successiva. Ho perso l’entusiasmo di questa puntata già dalle prime scene, ma speravo nel corso della puntata di ricredermi; solo in alcuni attimi è stato così.

Ho notato, in questo episodio più degli altri, la voglia di segnare un netto distacco tra i due “branchi”. In uno vediamo il nuovo leader, Liam, alla prese con i Ghost Riders, aiutato da Aiden, Mason e Corey. Si lascia presupporre che, anche se questa è l’ultima stagione, in un’immaginaria realtà in cui Scott and Co. non sono più al liceo, sia lui a vegliare sugli abitanti di Beacon Hills. Nell’altro, invece, vediamo Scott, Malia e Lydia che seguono il filone del “Chi è Stiles? E come facciamo a capire se esiste?”. Seguono infatti due storyline che si intrecciano insieme.

Nelle scene che seguono, molti miei dubbi della puntata precedente vengono chiariti. Se avete letto la mia recensione precedente, potrete ricordarvi che avevo espresso il dubbio sul fatto che Gwen si ricordasse della sorella. Il mio dubbio viene, finalmente, sfatato da Lydia, che spiega che chi viene cancellato lascia qualcosa che lo ricollega al mondo dei “non cancellati” – nel caso della sorella di Gwen, il braccialetto, e invece, nel caso di Jake (ricordate il tipo rapito il biblioteca?), la sua tessera scolastica. Insieme capiscono che anche questi fantomatici fantasmi hanno un punto debole.

Piccolo appuntino: tra le due storyline, anche se collegate, preferisco di gran lunga quella seguita dal branco di Scott; sarà che sono più affezionato ai loro personaggi che a Liam and Co., visto che sono subentrati dopo.

Insomma, tornando a noi, vista questa storia delle “reliquie”–  da questa frase il titolo della puntata “Relics” – Lydia pensa bene di andare a casa Stilinsky per cercare qualche indizio di Stiles. Così fa, ma quando sta per arrivare, probabilmente, ad una soluzione, ecco che la cara Claudia Stilinsky si intromette. Capisco bene che se Stiles non fosse stato cancellato tu saresti morta, cara Claudia, ma santo cielo non fare la stronza!!

Diciamo una cosa: la riservatezza non è di casa a Bacon Hills; il 90% della popolazione ormai è praticamente a conoscenza del paranormale, in quella città. Perché? Perché adesso, per salvare tutti quelli presenti alla festa che hanno visto direttamente i Ghost Riders,  il branco “Liam” li invita caldamente a seguirli nel bunker di papà Argent, rivelando loro che quelli non sono semplici umani vestiti per una festa a tema Western, bensì quello di cui si parla nei libri della caccia selvaggia; insomma, esseri sovrannaturali! Mi chiedo davvero se qualcuno in quella città ne sia all’oscuro. Forse solo Claudia “io dovrei essere morta” Stilinsky e la sorella di Aiden.

Una cosa piacevole che ho apprezzato è lo scambio di parole tra Argent e Malia. Per via della sua estrema aggressività, il papà di Allison (dovrete abituarvici, la nominerò sempre nelle mie recensioni) prende a cuore Malia perché non vuole ripetere lo stesso errore, come ha fatto con la sorella Kate (ricordate no? Cacciatrice, poi mannara).

Dopo il fattaccio a casa Stilinsky, mamma Martin sgrida Lydia e mette in dubbio che Stiles sia reale. Reggetevi forte, Stydia shippers: la frase di Lydia mi è piaciuta molto, e credo che sia stata quella a zittire la madre. “Stiles è reale”.

Anche in questa stagione, come in quella precedente, a quanto pare Parrish ha un ruolo importante. Questo secondo Mason, che sostiene che sia stato lui la salvezza di Gwen nella puntata precedente; peccato, però, che tutti i partecipanti alla festa – compresa Gwen – vengano cancellati dai Ghost Riders, e che Parrish non abbia potuto aiutarli. Anche se ho apprezzato il ritorno del segugio!

Dopo aver scoperto, con l’aiuto di Melissa, che Claudia Stilinsky non ha mai avuto figli, le cose sembrano mettersi male. Sia Malia che Scott iniziano a dubitare che Stiles sia realtà, mentre Lydia no. Una cosa la tiene aggrappata e le dà speranza. Dalla cartella clinica di Claudia si evince che dieci anni prima lei fosse stata affetta da demenza fronto-temporale, che, a detta di Melissa, è una malattia che porta alla morte. Cosa che poi è successa, prima della cancellazione di Stiles.

La conclusione di questa fiacca puntata ci porta a vedere Liam e il suo branco convinti di poter catturare uno dei Ghost Riders; dall’altra parte, troviamo una Lydia preoccupata e Scott e Malia che pian piano perdono la fiducia. La scena finale, però, risolleva un pochino la puntata: la reliquia che ha lasciato Stiles non poteva essere che l’amata jeep azzurra, che nessuno ancora si è accorto essere nel parcheggio della scuola. Sono certo che nella prossima puntata potremmo avvicinarci a questa soluzione.

Come sempre vi lascio il promo, e oltre a questo vi invito a visitare la pagina Not Without Stydia. Ci leggiamo la prossima settimana Lupetti, sperando che sia una puntata un po meno moscia. ROAR