Telefilm Therapy nasce da una potente convinzione: le serie tv possono rendere la nostra vita migliore, possono aiutarci a stare meglio e migliorarci, possono essere di conforto. Nel mio caso, ci sono molti telefilm che sono riusciti a strapparmi un sorriso nei momenti peggiori, a farmi credere di nuovo in qualcosa che credevo lontano da me, a farmi piangere quando nemmeno sapevo di averne bisogno e ogni volta che ho intrapreso questa “terapia”. Sono sicura che può essere così anche per voi.
Con questa rubrica mensile voglio venire in aiuto a chiunque senta il bisogno di lenire i propri dolori, oppure sia in cerca di un porto sicuro dove rifugiarsi per qualche ora, sempre partendo dall’esperienza personale.
Nel pensare questa rubrica, ho sempre saputo che Hart of Dixie sarebbe stato il telefilm con il quale avrei avviato la rubrica. Ho iniziato a vedere HoD in un periodo della mia vita in cui avevo molto bisogno di sorridere, sentivo la necessità di passare qualche ora in serenità e pensare solo alle cose belle della vita e in questo Hart of Dixie è stato il mio toccasana.
La storia è quella di Zoe Hart, medico di famiglia che da New York si trasferisce nel profondo sud per rilevare lo studio medico del padre. La sua presenza creerà immediatamente scompiglio, soprattutto tra i suoi coetanei, che non si aspettano l’arrivo di una ragazza così esuberante, direttamente dalla Grande Mela. Difatti Bluebell è quanto più di diverso ci sia rispetto alla grande e dispersiva New York: ancora attaccata agli ideali del sud, Bluebell è una ridente cittadina dell’Alabama dove tutti si conoscono e sanno vita morte e miracoli del prossimo; vi sembrerà di trovarvi in una città rimasta sospesa nel tempo. Nelle sue vie si interfacciano personaggi eccentrici ma con il potere di entrarti dentro: a partire dal giovanissimo e sorridentissimo sindaco Lavon, passando per la tradizionalista Lemon, al dongiovanni di quartiere Wade e al ragazzo d’oro George, vi sembrerà di trovarvi di fronte a degli amici di vecchia data.
In Hart of Dixie i personaggi sono legati tra di loro da sentimenti genuini e questo è uno dei punti forti dello show. Sebbene la serie non pecchi di originalità e, per questo spesso vi sembrerà di guardare qualcosa di già visto, vi sarà impossibile non affezionarvi ad ognuno dei co-protagonisti e non sperare, insieme a loro, che tutto dava sempre per il meglio.
La storia di Zoe, del resto, è un po’ la storia di tutti noi: una giovane donna che cerca di migliorarsi sia sul piano personale che su quello lavorativo, e lo fa commettendo degli errori e imparando da essi. È davvero facile immedesimarsi nelle vicende di questa protagonista tutto pepe. A interpretare Zoe è Rachel Bilson, un piacevole ritorno al piccolo schermo in un ruolo di rilievo, dopo The OC.
Consiglio Hart of Dixie a chiunque senta il bisogno di un po’ di leggerezza nella propria vita e abbia voglia di trascorrere 45 minuti di completa e totale spensieratezza – nonostante, vi avviso, le decisioni dei personaggi alcune volte vi manderanno fuori di testa e vi impediranno di abbandonare la visione dopo un solo episodio. E così, per quattro stagioni potrete respirare l’aria leggera di Bluebell, ridere insieme ai suoi bellissimi abitanti, lenire le vostre preoccupazioni.
Prima di salutarvi, volevo informarvi che questo telefilm è piaciuto perfino a mia cugina, entità totalmente avversa al mondo delle serie tv, e fidatevi che questo vuol dire qualcosa!