Quando ho visto il titolo della puntata, come molti credo, ho pensato a molte cose che Game Of Thrones e The 100 hanno in comune. Specialmente riguardo la brutalità degli avvenimenti, basta leggere questo articolo di BuzzFeed che riassume i momenti più violenti della serie fino a questa puntata. Naturalmente parliamo di due show completamente differenti, ma il pregio di The 100 per me è che sta riuscendo a mantenere un livello di interesse sempre sopra le righe. È la quarta volta che mi ritrovo a finire una puntata e non vedere l’ora della prossima.
In “Watch The Thrones” in breve si risolve un casino in una maniera a dir poco epica e se ne crea un altro in una maniera altrettanto stupida. La Regina Nia sconvolge completamente gli equilibri sfidando apertamente Lexa dopo essere stata catturata, attuando una sorta di colpo di stato e rivoltando tutti contro di lei. Solo Clarke salva la situazione levando l’unanimità a Nia e da qui parte l’epica sfida Lexa vs Roan (nel mentre Clarke tenta di avvelenare Nia, fallendo miseramente).
Uno scontro di questa portata mi ha messo una buona dose di ansia addosso, visto come Lexa aveva predisposto tutto in caso della sua morte e ricordando cosa è successo a Finn (di cui parleremo dopo). Girato benissimo, vediamo Lexa in difficoltà fino alla svolta finale quando riesce a sopraffare Roan e a farci tirare un respiro di sollievo. E una standing ovation per come uccide Nia impalandola nel vero senso del termine e a dichiarare Roan nuovo re della Ice Nation. Diamine se Lexa nel giro di una puntata ha guadagnato tantissimi punti con il suo personaggio, stupendo la sua gente, noi del pubblico e Clarke stessa. Diciamo che è un ottimo passo avanti nel loro rapporto tra personaggi e apprezzo la fermezza di Clarke riguardo la sua gente, comunque un grande passo avanti è stato fatto.
Naturalmente il gioco della sedia compiuto da Lexa va quasi del tutto in fumo grazie a Pike, Bellamy e buona parte di Arkadia. Riguardo Pike, non ho nulla da dire, 49 persone morte sono un’ottima giustificazione riguardo la sua mossa, si vede che hanno avuto una esperienza orribile con i grunders e non riescano a fare distinzioni. Quello che mi fa sbattere la testa è come Bellamy si sia fatto imbambolare con un paio di parole da Pike riguardo tutti i problemi e abbia la faccia tosta di dire che questa è una scelta che porta al bene di tutti. O si è dimenticato di avere una sorella con cui aveva parlato di questo problema o pensa che la sua scelta non comporterà rischi sul loro rapporto. Posso capire i sentimenti nei confronti di Gina, probabilmente era una brava ragazza ma ci si poteva immaginare bene che non sarebbe andata lontana (a differenza della Regina Nia), ma sbattersene completamente di Octavia non porterà niente di buono. Anche non tenere conto di Clarke è una cosa grave; nonostante la loro ultima discussione, però, da un lato Clarke ha fatto una scelta che concretamente è il meglio per il suo popolo, dall’altro Bellamy con la sua scelta annulla quella di Clarke, mettendo nei guai lei e in pieno pericolo il suo popolo. Ed ecco che parte una guerra, nella maniera più casuale e stupida possibile, ma dopotutto quasi tutte le guerre sono generate da motivi che potrebbero essere in altre maniere più pacifiche.
La scena tra Monty e Jasper, a parte la presa di posizione di Monty, il parallelismo con Finn e la misera fine delle sue ceneri, non mi aveva detto più di tanto, spero solo che Jasper si ripigli prima che sia troppo tardi (idem Bellamy). Però che bella cosa il fatto di non avere visto Jaha per due puntate, probabilmente lo vedremo nella prossima ma almeno dopo due episodi forse ci verrà mostrato qualcosa che faccia più chiarezza sulla storia.
È un altro episodio di The 100 splendido e dinamico che sta sviluppando molto bene questa terza stagione, portandoci forse alla parte più esaltante di questo arco e non vedo l’ora come sempre di vedere come proseguirà.
Vi lascio il promo della prossima e vi invito a passare dalla pagina di The 100 Italia per ogni informazione su questo fantastico show.