Premessa: ho recuperato The 100 l’estate scorsa e sono rimasto meravigliato dal fatto che un canale come la CW abbia tirato fuori un gioiellino come questo, anche se è un trend che il canale sta mantenendo già da un paio di anni (tanto da afferrare due Golden Globe grazie alle protagoniste di Jane The Virgin e Crazy-Ex Girlfriend). The 100 è veramente tosta come serie, coraggiosa in tutti i suoi aspetti e davvero ben fatta. L’attesa per la terza stagione è stata a dir poco spasmodica e la première non ha tradito le aspettative.
“Wanheda: Part One” è una una premiére introduttiva su quello che saranno le tematiche di questa stagione, ma nel suo riesce a intrigare con un bel paio di situazioni interessanti. Temporalmente siamo tre mesi dopo la fine della seconda stagione e di cose ne sono successe veramente tante. Ho qualche riserva per Jaha (principalmente per il personaggio) e tutta la storia della City of Light,ma essendo ancora agli inizi è normale ed è stato divertente vedere Murphy passare più di 80 giorni rinchiuso in un bunker, in una situazione di totale disagio psicologico mentre rivedeva in loop il video che in qualche modo spiega come sia scoppiata l’apocalisse sulla Terra. A.L.I.E. è un personaggio interessante e con il tempo penso proprio che ci stupirà.
Ad Arkadia invece le cose non vanno bene, ma non potevamo aspettarci altro. Jasper si è infilato in un vortice di autodistruzione, devastato dagli avvenimenti del monte Weather e dalla morte di Maya. Talmente devastato da guardare la morte in faccia e ridere come se per lui ormai vivere fosse solo uno scherzo. La sua bravata va contro le milizie della Ice Nation e sicuramente porterà a delle ripercussioni, è la regola dello show, ne abbiamo avuto dimostrazione già in passato. Arriva a picchiare pure Macallan (Shawn Mendes) mentre suonava il pianoforte che una volta era di Maya. La comparsa è in verità un famoso cantante e in quella scena canta una cover di “Add It Up“, la stessa che Jasper, Monty, Raven e Bellamy cantano nel furgone a squarciagola. Scena stupenda quella, specialmente per la canzone e il suo testo, legato allo show e allo stato d’animo dei nostri protagonisti in questo momento.
Un’altra situazione scomoda è quella in cui si è messo Lincoln, in contrasto con Octavia. Lui appoggia il progetto di Abby e Kane, di una collaborazione tra la popolazione di Arkadia e i grounders. Un punto di vista inconcepibile per Octavia che con i grounder ha trovato l’identità che il popolo di Arkadia non le aveva mai riconosciuto, vivendo quasi una vita sotto un pavimento per non essere scoperta, per poi perdere sua madre dopo essere stata scoperta e gettata insieme agli altri in una missione suicida di colonizzazione sulla Terra. Il suo astio per questa situazione è comprensibile, ancor di più la sua convinzione che non ci sarà mai pace tra popolazione del cielo e grounders.
E un’idea di una guerra imminente ci viene data dalla caccia all’uomo partita da tutte le popolazioni grounders (Ice Nation in primis) per catturare Clarke. Le gesta di monte Weather l’han fatta diventare una leggenda, Wanheda, la dea della morte, colei che se sconfitta trasmetterà i suoi poteri a chi la ucciderà. Questo ci fa comprendere l’incredibile potere che ha in mano Clarke in questo momento, probabilmente lei lo sa e per questo ha passato gli ultimi mesi a nascondersi nella foresta, solo per uscire occasionalmente e rifornirsi in una locanda gestita da Nyhlah, una ragazza una volta terrestre. Ammetto che speravo che la tizia con cui fornicava fosse Lexa, da come avevo sperato vedendo il trailer della terza stagione, ma pazienza, ci sarà tempo per vedere il loro incontro e la reazione delle due, momento che attendo con vero piacere. Abbiamo modo di vedere un paio di tizi della Ice Nation, in particolare uno di loro, Ronan (Zach McGowan) che se vedete Black Sails conoscerete come il capitano Charles Vane. L’aspetto suo è perfetto per la parte del grounder e sarà davvero interessante vedere il suo personaggio, specialmente ora che a fine puntata ha catturato Clarke, riconoscendola in Wanheda.
Senza sbilanciarci, la première di The 100 è una gran bella robetta, con i suoi bei momenti. Non dico una première calma perché in The 100 si scherza poco, ma siamo agli inizi e sono convinto che sarà un’altra stagione indimenticabile.
Vi lascio con il promo della prossima puntata e vi invito a passare dalla pagina di The 100 Italia per ogni novità su questo fantastico show.