The 100 – Recensione 3×07 – Thirteen

Probabilmente starete maledicendo in tutte le lingue esistenti quella canaglia di Jason Rothenberg, produttore esecutivo di The 100, per quello che è successo e potreste avere le vostre buone ragioni personali. Ma lui e chiunque sia dietro lo show, merita anche tutti gli applausi di questo mondo, sia per il coraggio (che non gli manca mai) , sia per l’incredibile svolta che questa puntata pone alla serie.

The 100

“Thirteen” è una delle puntate più belle di The 100 e di sicuro la più importante. Senza far vedere Arkadia, Jaha e tutta la storia della City Of Light troviamo come tutto si collega, facendoci risalire agli albori della storia. Con dei flashback ben inseriti, ci viene mostrato come è avvenuta la guerra nucleare che ha devastato tutta la Terra, grazie a un errore della dottoressa Becca e la sua intelligenza artificiale A.L.I.E. Ci viene mostrata la storia della tredicesima stazione, distrutta proprio a causa sua, mentre lei riesce ad atterrare dove verrà poi creata Polis e dove nascerà la leggenda del Commander, portandosi il chip contenente tutto il suo lavoro. Qualunque cosa abbia fatto Becca dopo essere atterrata ha portato alla nascita dei grounders e forse di buona parte dei clan esistenti nel mondo della serie. Probabilmente vedremo altri di questi flashback perché se di base ora abbiamo davvero ottime spiegazioni, ci manca ancora un pezzo di storia per collegare il tutto.

Tornando al presente, la situazione a Polis degenera in meno di niente, dopo che Lexa pone una sorta di condanna a morte al popolo di Clarke se non rispettava il contenimento, visto le porcate che stanno combinando Pike e company. Titus vuole solo il bene della sua Comandante, ma tra dire e il fare finisce per sparargli per sbaglio, invece di uccidere Clarke e incolpare Murphy. Così ci lascia un personaggio, forse uno dei migliori della serie e grandissimo amore di Clarke alla fine. Sono dispiaciuto della cosa? Ci mancasse, la scena è resa perfetta ed è struggente. Però ho come la sensazione che molti si siano fermati qui, come se subito dopo non sia successo niente. Mi è caduta la mascella quando Titus estrae dal collo di Lexa, il chip contenente l’altra dolce metà di A.L.I.E. la parte mancante che veniva cercata nella scorsa puntata.

Insomma solo con questo, vengono cambiate tutte le carte in tavola, ci sono mille quesiti che possiamo farci, su cosa sia successo veramente e su che strada prenderà questa stagione. Nel web però si legge anche tantissima rabbia, di fan che si sentono traditi per la morte di Lexa o per la misera morte che gli è stata data. E’ una cosa che è già successa nella seconda stagione e da un lato è stato più devastante emotivamente al tempo. Qui è stata fatta qualcosa in più, inserendo la storia del chip, perché in fondo The 100 è un sci-fi e un si era persa un poco questa visione, durante questa prima parte dell’attuale stagione. Riguardo il come è morta, sinceramente nella realtà si può anche morire inciampando dalle scale, quindi se è morta per una mera casualità o scherzo del destino poco importa. Sono dell’idea che in fondo gli autori abbiano il compito di mostrarci una serie che ha mantenuto standard buoni e di sapersi sempre migliorare, stimolando lo spettatore con ogni emozione possibile. The 100 per me è 3 stagioni che ci riesce e questa volta ha superato se stesso. Se fate caso, The 100 quest’anno sta facendo un grande trambusto online, non solo per l’enorme fandom che si è creato ma anche riguardo l’opinione sulla serie. Fioccano sempre più articoli su come la serie sia completamente diversa da quello che di solito ci mostra la CW, di come abbia inserito un main character bisessuale dichiarato (forse uno dei primi sempre nel canale). La serie si è sempre fatta sentire per le sue particolarità ma ora si sta facendo notare veramente a livello mediatico. Sono estremamente contento per la cosa e per questo applaudo gli autori per il lavoro svolto, per riuscire a mantenere sempre una visione chiara su quello che vogliono fare, senza mezze misure e per il totale menefreghismo nel confronto dei sentimenti dei telespettatori. Sono dell’idea che in fondo Rothenberg non ci debba nulla, la baracca è sua e ci fa quello che vuole, la regola di base è questa, ha costruito un grandissimo personaggio e lo ha smantellato ponendo le basi per altro, lasciandoci solo un meraviglioso ricordo di Lexa (e qui tutti i complimenti ad Alycia Debnam-Carey bellissima e bravissima nella parte, un grosso in bocca al lupo con Fear The Walking Dead).

Ora ci rimane solo da aspettare di vedere cosa accadrà, perché ora sarà veramente tutto differente e di pace non se ne parla per niente. Come sicuramente entro la fine della stagione ci ritroveremo a rimaledire e amare lo show, per quello che ci ha sempre dato e per la facilità con cui riesce a togliercelo. E’ una leva potentissima, ma è anche una cosa che ti fa capire se ti trovi davanti a un prodotto mediocre o a qualcosa di cui si continuerà a parlare ancora a lungo.

Vi lascio con il promo della 3×08 che naturalmente non promette niente di buono e l’invito a passare dalla pagina di The 100 Italia per ogni informazione su The 100.

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About Pepkins

Pepkins
Quando nel 2007 ho scoperto che per vedere le ultime due stagioni di OZ dovevo usare i sub in inglese, è stato l'inizio della fine.

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