The 100 – Recensione 3×12 – Demons

Arrivati a questo punto, dico tranquillamente che per me questa, fino ad ora, è la migliore stagione di The 100 e ha ancora margini di miglioramento pazzeschi. Al costo di sembrare imparziale ma ormai la storia mi ha preso completamente, con un impeto che non mi sarei mai aspettato arrivasse a questi livelli.

“Demons” è un’altra puntata crudele e bellissima di The 100 perché niente viene lasciato a caso e le due storia che si sono delineate gareggiano perfettamente verso il punto d’incontro. Abbiamo capito che A.L.I.E. è il nemico fondamentale e in questa puntata fa un passo avanti fondamentale. Jaha riesce a convincere con una facilità assurda Ontari, ma ancora peggio Emori che frega Murphy in pieno. In uno scenario simile Polis cadrà come Arkadia, portando a uno scontro finale (imminente che ridendo e scherzando mancano solo 4 episodi alla fine) che avrà conseguenze devastanti, quindi meglio essere preparati. Ma nello stesso momento dalla parte dei “buoni” si fanno anche passi avanti per contrastare A.L.I.E.. Raven confessa ogni informazione che è riuscita a cogliere sul nemico e sul chip che tiene Clarke. Quella che sembrava essere l’anima di Lexa, è un chip che si attiva con la frase latina “Ascende Superius”, mortale se viene messo sopra una persona che non ha il patrimonio genetico preciso. Il chip si è in parte corroso per questo Lexa non aveva idea da dove dipendesse il nome Heda.

Il ritorno di Emerson è come una maledizione che perseguita Clarke, pensando che tutto il casino successo è involontariamente dovuto a lei che gli aveva risparmiato la vita a Polis. E’ incredibile come tutto riesca a collegarsi a fatti della scorsa stagione, di come la decisione drastica presa da lei a Mount Weather l’abbia marchiata a fuoco, portandole sofferenze assurde ma mettendo in chiaro che lei farebbe di tutto per salvare il suo popolo. Emerson è a tanto così dall’uccidere tutti i suoi amici, mentre Sinclair muore nel mentre (e mi è sinceramente dispiaciuto) e Clarke in estremis riesce a stampargli in chip in faccia, facendolo morire in modo atroce giustamente, non ci si poteva aspettare una conclusione diversa.

Ci sono anche altri momenti degni di nota come Octavia che piange finalmente Lincoln e di come Sinclair fosse veramente un bel personaggio, che nel suo piccolo ci aveva dato qualcosa, specialmente nei riguardi di Raven. Notevole anche Bellamy, specialmente quando si apre con Clarke, perché è bello rivederli a collaborare. E’ un gruppo eccezionale, con personaggi così ben imposti e costruiti grazie a un gruppetto di attori che hanno fatto passi da giganti nel corso di tre stagioni. The 100 si era imposta come una gran serie e continua a esserlo in una stagione meravigliosa, lo dirò fino allo sfinimento perché mancano solo quattro puntate alla fine e il tempo per stupirci ulteriormente lo abbiamo.

Vi lascio il promo della prossima puntata e l’invito a passare dalla pagina di The 100 Italia per ogni informazione su questo fantastico show.