Nuovo appuntamento con la serie TV HBO The Deuce, che entra finalmente nel vivo delle tematiche trattate.
Se il tema dell’ultima puntata è stato quello della speranza e dell’aiuto tra le persone, molto toccante la scena dove Abby compra un biglietto per Darlene, quello di questo episodio è la capacità o l’incapacità di adattarsi alle differenti e nuove situazioni. Tutti i protagonisti si scontrano con circostanze nuove e ognuno prova a trovare il proprio spazio di felicità, uno sprazzo illusorio ed effimero di pace.
La prima che ci prova è, senza ombra di dubbio la vera protagonista della serie, Candy (la bravissima e non ci sono più parole per descrivere la sua performance, Maggie Gyllenhaal). Se dagli scorsi episodi iniziava a emergere il malessere della sua persona, costretta a prostituirsi per potere inviare del denaro alla famiglia e a fare i conti con le continue illusioni delle madre, qui il tutto viene esasperato con due situazioni differenti: da una parte abbiamo il pestaggio da parte di un cliente che vuole rapinarla, unita al dialogo con Rodney che da tempo prova a portarla dalla sua parte e concludendo il tutto con un crollo nervoso segnato da lacrime e risate nervose; dall’altra il suo rapporto con Jack e l’incapacità di relazionarsi con una persona differente dai soliti clienti ai quali è abituata. La stessa scena dove lui, con un gesto innocente, le offre del denaro per prendere un taxi sembra tanto la conclusione di un rapporto triste, senza emozione. Tutto questo porta Candy a rifugiasi di nuovo nel mondo della pornografia ma non sappiamo ancora se come attrice o regista, secondo la sua idea.
The Deuce non è una serie semplice e questo lo sapevamo fin dal principio ma qui tocca un elemento particolarmente pesante: la prostituzione minorile. Darlene infatti, dopo aver sfruttato il biglietto compratole da Abby solo per adescare una nuova ragazza, torna con Bernice al suo fianco. Quello che ci colpisce “come un macigno” non è tanto la sua giovane età ma l’essere trattata come un oggetto. Venduta come un animale alla fiera. Difficile da digerire ma corrisponde alla verità. Questa visione del mondo è strettamente legata a Abby che si mostra sempre più come una ribelle, una femminista convinta che vuole sconfiggere il sessimo ma allo stesso tempo ingenua, con poca conoscenza di come le cose vadano realmente nel mondo.
Infine Vincent che, suo malgrado, scopre che non si può dire no a Rudy Pipilo nemmeno quando lui stesso sembra darti la possibilità di farlo. Controvoglia è spinto da Bobby (che rivela di essere vicino alla sua fine dopo l’attacco di cuore) ad aprire quel fantomatico centro massaggi – centro di prostituzione.
L’unico che sembra riuscire a ottenere un minimo di libertà è Paul, cameriere dell’Hi-Hat che si ritrova in una festa omosessuale privata/segreta e dove può divertirsi senza preoccupazioni. Ma che sia la realtà? Poco prima si trovava in prigione per il solo fatto di essere gay e ora per divertirsi è costretto ad andare in posto sconosciuto e prendere delle droghe sintetiche per lasciarsi andare e diventare disinibito.
In conclusione: una buona puntata che ci mostra il vero volto di questa serie. Maggie Gyllenhaal magistrale, la migliore in tutto.