The Exorcist è ritenuto uno dei migliori film horror di tutti i tempi, ma, come tutte le cose, negli anni ha perso un po’ del suo essere accattivante a causa dei molteplici sequel e del cambiamento di gusti avvenuto nel genere di riferimento. Quindi, in che modo l’adattamento tv targato Fox si ripromette di differenziarsi e in che modo può andare avanti per più di una stagione?
Il creatore e produttore esecutivo Jeremy Slater ha dichiarato ai TCA: “ci sono stati quarant’anni di copie inferiori a diluire il materiale originale”. Abbiamo tutti visto la CGI, la contorsione all’indietro, “immagini usate troppo spesso al punto che perdono il loro potere di scioccare lo spettatore. È una benedizione ed una maledizione allo stesso tempo, perché ti obbliga a scrivere meglio per trovare nuovi modi di inquietare la gente”.
Stavolta il male ha piani più ampi di una bambina di otto anni. I produttori hanno infatti affermato che vedremo briciole che conducono ad un quadro più ampio e mitologia, con Slater che addirittura cita show come Lost e Battlestar Galactica.
Il reboot Fox si focalizzerà su due preti, ciascuno l’opposto dell’altro, che si uniscono per salvare una famiglia dalla possessione demoniaca. Padre Tomas Ortega è in molteplici modi la faccia più compassionevole e progressista della Chiesa Cattolica e guida una piccola parrocchia in un sobborgo di Chicago, frequentata dalla famiglia Rance.
Questi ultimi, nel frattempo, sono in subbuglio: il padre Henry sta lentamente perdendo il lume della ragione, la figlia maggiore Katherine non vuole lasciare la sua stanza, Casey sente degli strani rumori provenire dalle pareti e la mamma Angela soffre di incubi ricorrenti. Convinti che in casa ci sia una presenza demoniaca, si rivolgono a padre Tomas per ricevere aiuto, ponendolo su di una strada che lo porterà a scontrarsi con padre Marcus, un altro sacerdote coinvolto in una battaglia di vita o di morte col male.
Slater ha aggiunto: “abbiamo davvero fatto un film di 43 minuti a settimana. Siamo stati giudiziosi nell’usare le nostre paure. Se fai un’ora di televisione davvero buona, con una storia accattivante e dei personaggi…il pubblico sa che la paura arriverà, saranno pazienti. La pressione è raccontare la miglior storia possibile, non quella più gratuita”.
Ovviamente la serie farà dei cenni all’originale. “Gli spettatori non saranno scioccati di settimana in settimana. Devono esserci dei personaggi mai visti e di cui ci si può innamorare, servono colpi di scena. Alla fine si tratta sempre di una famiglia in difficoltà e di un prete che la aiuta”.
The Exorcist debutterà il 23 settembre ed è diretto da Ruper Wyatt (Il pianeta delle Scimmie). Gli darete una chance?