The Expanse – Recensione 2×12 – The Monster And The Rocket

Gli aspetti che si vanno ad analizzare in The Expanse, passano obbligatoriamente dal concetto che ogni personaggio si fa del termine “Bene”. Allora partendo da qui proviamo a leggere questo episodio che per certi versi pone le basi per una season 3 che promette scintille.

Il bene per Errinwright è in primis il proprio tornaconto, il suo personale travaglio non lo porta a un ravvedimento, lo porta soltanto a prendere coscienza che la sua è stata una scelta fatta con lo stomaco, tenendo in prima posizione il potere, il suo interesse personale. In questa ottica ho interpretato il suo discorso al figlio: scegli sempre con il cuore perché tuo padre non è riuscito a farlo.

Errinwright non vuole che il figlio diventi come lui.

Dunque quando tutti si aspettano il gesto estremo, ecco che Errinwright ci spiazza mettendo altri davanti a scelte estreme, mettendo lui in una posizione di vantaggio che lo preservi dalle conseguenze. Gli ostacoli vanno eliminati e le situazioni dominate.

Perfino una donna abituata a leggere il doppio gioco come Avasarala, che riesce a gestire trame complicate a suo vantaggio, non comprende l’animo contorto dell’uomo e ne diventa vittima, una preda caduta nella tela da ragno che Errinwright preparava da tempo. Adesso tutti sono tenuti per le P**le, anche chi non le ha. Jules Mao vuole ancora vivere e prosperare e Avasarala diventa ora di troppo. Persino la marziana è un disturbo che va eliminato, una testimone pericolosa per i traffici di Errinwright.

Avasalara ma come hai fatto a farti fregare?

Su Ganimede si assiste al bene di Holden che coincide con l’eliminazione della creatura nata dagli esperimenti con la protomolecola. Egli è davvero convinto che la sua eliminazione fisica sia il bene dell’uomo e non ascolta niente e nessuno perché sa che questo nuovo stadio di evoluzione forzata, sarà la fine dell’umanità, la fine di un’intera razza. Holden non è un uomo spietato, un calcolatore freddo, è una persona che ha visto con i suoi occhi cosa la protomolecola può fare in pochissimo tempo, come tutto questo non possa essere controllato da stupidi e ambiziosi uomini in guerra fra di loro. Prima si elimina il giocattolo e meglio sarà per tutti.

Holden pensa che il bene sia l’eliminazione della protomolecola.

Anche Naomi ha il suo “Bene”. Passa per la sua redenzione dopo tanta spietatezza, passa per la salvezza di quante più anime è possibile. Straziante la scena nella quale si deve scegliere chi far vivere e chi no, quando si deve decidere quanti meritano di avere un futuro e quanti devono invece sacrificarsi. Naomi è sorda agli inviti di Amos, non può e non vuole essere costretta a prendere l’ennesima decisione che le macchierà le mani di sangue innocente.

Vuole salvare quante più persone possibili ed è pronta anche a morire per questo, pronta all’estremo sacrificio che possa davvero redimerla non agli occhi degli altri, ma di fronte alla propria coscienza. D’altro canto come si potrebbe vivere, amare o pensare di essere nel giusto senza essere sereni con la propria coscienza. Naomi ora è una donna più forte, una persona cosciente di aver fatto ogni cosa per pagare il suo dazio.

Naomi cerca di salvare tutti, ma soprattutto se stessa.

Concludiamo con il Bene di Bobbie Draper. Lei non vuole stare dentro questo gioco più grande di lei. Per lei fare il bene è dire la verità, ubbidire agli ordini impartiti da superiori capaci di essere fieri della propria lealtà ma soprattutto della propria coscienza. Draper accompagna Avasarala nella missione con Mao e credo che questo sarà determinante nel futuro della nostra amata marziana. Adesso il confine nebbioso di bene e male si è diradato. Ora nella sua mente si profila una nuova realtà, un nuovo bene da rispettare: “proteggere Avasarala, proteggere la verità e proteggere l’umanità stessa, fosse pure quella dei terrestri, dei cinturiani o dei marziani.

Bobbie Draper deve trovare il suo destino.

Non pensate che da tutto questo, i piccoli interessi di personaggi di potere, la sperimentazione della protomolecola, la vita che sta esplodendo su Venere possa nascere un volto nuovo per l’uomo? Nasca l’essere pronto per il nuovo millennio? E noi uomini siamo destinati a far spazio all’evoluzione forzata di un essere fisicamente superiore a noi? Ma sarà superiore a noi anche nel perseguire il bene? Vedremo la risposta nel finale di questa stagione e nella terza.

Ma cosa sta portando via la Roci da Ganimede?

Passo e chiudo.

About Michele Li Noce

Nato nell'universo alternativo di Fringe diversi secoli fa. Mio padre alternativo mi ha iniziato alla visione delle serie tv fin dal 1975 con Kojak. Da quel momento le serie TV sono entrate nella mia vita. Top 5: Castle, Fringe, X files, Game of Thrones, Once upon a time. Hobby: Archeologia, misteri, cinema, anime e manga, lettura e scrittura.

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