Praticamente The Flash sta diventando un Beautiful con i viaggi nel tempo, o se volete anche un Carràmba! Che sorpresa con ospiti dal futuro. I Know Who You Are, diretta da Hanelle M. Culpepper (Criminal Minds e Castle), ci svela l’identità dello speedster che si cela nell’armatura di Savitar, Barry stesso. Avete presente quando Sherlock comincia a sparare al muro perché si annoiava? Ecco, io stavo esattamente così. Il web in questi giorni si è scatenato, tutti ad osannare questo colpo di scena come uno dei più riusciti della serie, lasciandomi da sola, nel mio piccolo, a pensare, come direbbe Fantozzi, che è una cagata pazzesca. Hanno scelto la soluzione più banale, che i fan avevano sgamato già da almeno una decina di puntate. Sempre nel mio piccolo, continuavo a sperare che gli autori, in un attimo di indomito coraggio, avessero preso una decisione più originale, che rompesse gli schemi tradizionali. A conti fatti, era preferibile seguire pedissequamente la storia del fumetto.
E no, sono talmente delusa da questo risvolto della storia che sinceramente non mi stuzzica nemmeno sapere il perché e percome Barry sia passato al lato oscuro della Speed Force. Non ne hanno azzeccata una, salvo alcuni personaggi che brillano grazie alle capacità recitative degli attori, la terza stagione sta allo stesso livello di schifo della quarta stagione di Arrow, che, ringraziando gli Antichi Dei delle serie tv, quest’anno si è ripresa alla grande. Hanno sbagliato a monte e il paragone con la stagione precedente lo rende chiaro. Basta solo pensare all’hype che ha preceduto la rivelazione dell’identità di Zoom e alla soddisfazione che ne è seguita per una storia pensata e organizzata in modo quasi perfetto. In questo caso il colpo di scena rivela paradossalmente il grande buco della trama, Savitar non può uccidere Barry perché scomparirebbe anche lui, come è successo a Thawne, quindi qual è lo scopo di tutta questa storia?
Anche ciò che ha preceduto il colpo di scena non è che sia stato un granché. Gli scontri con Killer Frost, fin troppo schematici e prevedibili, hanno portato a un nulla di fatto. Che cosa ce ne facciamo di un villain che manca di cattiveria? Per carità, costruisce delle fantastiche montagne russe di ghiaccio, ma poi se andiamo a stringere cosa ci rimane? Nulla. Una cattiva che non ha il coraggio di esserlo. Povera Caitlin, come l’hanno fatta cadere in basso. E Cecile? C’era davvero bisogno di usare il suo amore per Joe per ispirare a Barry la soluzione? No. Ormai era da un po’ di puntate che era alquanto evidente che se non era Barry stesso, era qualcuno molto vicino a lui. Salvo, senza pensarci due volte, la new entry, Tracy Brand (Anne Dudek). La chimica molto forte tra lei ed H.R. è stata davvero una ventata di freschezza in una puntata piena di banalità e statica.
Le chiacchiere stanno a zero, a tre puntate dalla chiusura della stagione non c’è certo bisogno di una palla di vetro per intuire cosa vedremo nel finale. La solita storia trita e ritrita dell’eroe che non riesce a sopraffare il cattivo della situazione, ma che poi grazie ai suoi amici riesce a infliggergli il colpo di grazia. Hanno preso una storia che aveva davvero del potenziale, visto che nei fumetti non viene mai rivelato la vera identità di Savitar, e l’hanno trasformata in un teen drama, peraltro scialba e noioso. Sono davvero molto arrabbiata.
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