The Following – Recensione 2×08 – The Messenger
Questo episodio mi è piaciuto molto, non in quanto tale, ma perché è palesemente un preludio a ciò che avverrà, e se gli autori rispetteranno le premesse potrebbe essere una stagione meravigliosa.
Innanzi tutto grazie al cielo l’FBI non esiste in questa puntata e probabilmente avrà un ruolo marginale per il resto della stagione, tranne che nella ricerca della o delle talpe. Nonostante sia solo l’ottava puntata grido alleluia! Il ruolo del bureau era davvero inutile e degradante perciò il fatto che sia ormai ufficialmente un elemento marginale mi dà molta soddisfazione.
Oltre all’ FBI c’è un altro personaggio di cui non ho sentito minimamente la mancanza, Lily. Fin dal principio la storia della sua famiglia etc mi è sembrata solo una scusa per rimettere Joe in carreggiata.
Altra cosa fantastica è che finalmente Ryan ha le risorse necessarie per un’indagine come si deve, anche se ancora forse non ha capito bene chi è bene coinvolgere. Mike ha appena subito un lutto importante e ryan sa benissimo come ci si sente e quanto sia forte il desiderio di vendetta, perciò pensa di lasciarlo fuori dai giochi almeno per il momento. Solo Max sa cosa Ryan stia facendo, ma anche lei viene tenuta lontana dai pericoli. Ryan si trova ad indagare a casa del dottor Arthur Strauss, che ovviamente non collabora, ma quando sta per entrare di nascosto nell’abitazione vede Carrie, che lo ha seguito discutere con il dottore e così si precipita ad aiutarla intuendo la pericolosità della situazione. Ma conosciamo meglio questa Carrie. Attraverso dei flashback sappiamo che un anno prima è andata a letto con un Ryan completamente ubriaco che le ha raccontato tutto su Joe Carroll, è lei l’autrice del tanto famoso libro sulla tragedia di Havenport! Ok, ammetto che sfruttare l’alcolismo di un uomo sia un modo un po’ subdolo per documentarsi, però tutto sommato è un’idea geniale! Ovviamente i due si troveranno ad un passo dalla tortura e dalla morte, ma arriveranno come al solito Max e Mike a salvare la situazione. Menzione d’onore a Mike che tortura il dottore come se avesse davanti Lily Gray, così i nostra scoprono che il dottore è stato il mentore di Joe, che è stato lui ad insegnargli che il desiderio di uccidere è normale, e che Joe cercava di contattare una sua amica all’FBI e quindi la talpa è una donna! Ok, noi sappiamo che Jana era nell’FBI ed era amica di Joe, ma secondo me non è l’unica talpa dell’FBI e, anche se il dottore sicuramente si riferiva a Jana, non è detto ceh la talpa che è ancora nel Bureau sia una donna.
E che dire del du Max, Mike? Le loro scene, anche senza l’ausilio delle parole, sono estremamente cariche di sentimento. Ovviamente deve succedere qualcosa tra loro, è tassativo!
E poi ci sono Joe, Mandy ed Emma, che finalmente smettono di essere novizi nella setta. Mandy sembra integrarsi bene con i suoi nuovi amici, soprattutto Eric, un gran bel ragazzo che la prende sotto la sua ala. Nel frattempo Emma è sospettosa, ma ha le sue ragioni, giusto la scorsa puntata le hanno tagliato le vene! Joe intanto si lavora Micah, il capo della setta. E’ lui stesso a chiedere l’aiuto del nostro bad boy. Micah vorrebbe uccidere persone per diventare famoso e si affida a Joe perché gli faccia da guida. All’inizio Joe sembra voler smontare il suo piano ma piano piano ci accorgiamo che in realtà sta assecondando i suoi desideri narcisistici e così lo sta portando a fare ciò che lui vuole. Il primo passo è liberarsi di tutti i seguaci non disposti a seguire il cambiamento di rotta della setta, e così, durante una festa, Micah uccide per la prima volta anche se a distanza. Ormai è totalmente soggiogato da Joe, e ciò si intuisce dal fatto che alla fine, quando i morti vengono seppelliti, Julia, la first lady esprime tutto il suo disappunto e l’uomo la fa rinchiudere, ma solo perché la ama troppo per ucciderla. Non lo so, il ruolo di Micah nella storia mi sembra un po’ stupido, cioè, a Joe servono nuovi seguaci per continuare ciò che aveva interrotto e gli viene offerto così, senza alcuno sforzo? E poi Macah non è un assassino, sembra solo uno psicopatico invasato messo nella storia solo per dare una scappatoia a Joe. E in tutta sincerità per me lui resterà sempre Joe Dubois, il razionale marito di Medium.
Anche tra i cattivi non manca il sentimento, nonostante sia malata anche la storia tra Joe e Emma è molto intensa e a me come coppia piacciono moltissimo! Saranno due psicopatici, ma insieme fanno scintille!
A parte tutto ciò mi viene da pensare che le premesse per rendere la stagione interessante ci siano tutte e spero vivamente che vengano seguite con intelligenza senza mandare tutto in frantumi. Lo so, ho molte aspettative sulla serie, però la speranza è l’ultima a morire no?
Vi lascio ricordandovi di passare da The Following Italia e Serial Crush per rimanere sempre aggiornati.
About Sweetsilvia
Neolaureata in lettere in cerca della sua strada. Fantasy e soprannaturale sono il suo diletto. Se potesse sceliere sarebbe una potente strega come Willow o una vampira assassina. La sua passione è cominciata con X-Files e Buffy, e da lì è stata un'escalation, ancora non finita, di serie da guardare. A volte si domanda dove trovare il tempo per avere anche una vita! :)