The Good Wife – Recensione 5×14 – A Few Words

I prepared by looking in the mirror. It was the only interview I could still get. When you’re sitting across the desk from someone who can hire you, you feel every one of those thirteen years. But luckily, I had a very good interviewer; he asked me if I was up to it, coming back to the work place. The interviewer pointed out that I was arguing against myself. I should stop pointing out reasons why I shouldn’t be hired. What did I learn from this? Use everything you have to get the job and don’t feel untitled. Of course, the advantage of being a woman opting back in, is that no one ever question why you opted out in the first place. Women are cut little slack of this, men even less. The one upside to a scandal, or a tragedy in your life, is that it is the best kind of wake up fall. Would I have done any differently if I were a man? Would I have felt differently if I were a man? The answer is I would never do it differently. The key is to raise your profile, opted out moms are held on a higher standard than anyone else. We… have to work harder. We have to make up for lost time.

In The Good Wife, subito dopo un episodio scioccante, ce n’è sempre uno di assestamento, che però non distoglie l’attenzione del telespettatore, né annoia, anzi cerca di far luce su eventi passati e di aggiungere nuovi tasselli per lo svolgersi di eventi futuri.
In questo quattordicesimo episodio assistiamo a diverse scene interessanti. Già il titolo A Few Words ci introduce l’argomento: con poche parole Alicia deve fare un discorso all’ABA, a New York, davanti a più di 300 avvocati. Questo discorso è parecchio importante per la donna, sia perché racconta la sua esperienza come avvocato che aveva lasciato la carriera per fare la mamma, sia perché potrebbe essere solo grazie ad esso che la Florrick/Agos si accaparri un avvocato, Rayna Hecht (Jill Hennessy di Crossing Jordan), che porterebbe 60 milioni di fatturato. Come sempre la lotta principale per la preda è tra Florrick/Agos e LG. Sembra che queste due fazioni siano così pieni di sé da non poter prendere in considerazioni altri studi legali. Non dimentichiamo che a quel convegno stanno partecipando tantissimi avvocati, tra cui Elsbeth Tascioni, la quale sarà colei che alla fine verrà scelta dalla Hecht come socia.


Anche a noi sei mancata, Elsbeth. Devi venire più spesso.

La preparazione del discorso ci fa, finalmente, conoscere i retroscena dell’assunzione di Alicia da parte di Will e Diane.
Nel momento in cui Peter viene messo in prigione, Alicia decide di tornare a lavoro, ma il nome del marito non fa altro che ostacolarla. Piccolo particolare: se 4 anni prima il nome Florrick faceva storcere il naso a tutti, adesso la Hecht, dopo aver in un primo momento snobbato Alicia, decide di ascoltarla proprio grazie a quel cognome. E’ inutile, nel bene o nel male Alicia sarà sempre segnata.
L’incontro casuale con Will ha fatto sì che la sfortuna che la donna aveva avuto in quei pochi colloqui di lavoro, si trasformasse in fortuna. Will è stato l’unico a non giudicarla per il legame con Peter ed è stato colui che le ha fatto capire che non poteva fare la vittima e porsi in modo sbagliato di fronte a chi le faceva i colloqui.
In quel flashback, che ruolo aveva Jackie Florrick? Perché renderla la coscienza di Alicia? Forse perché in realtà quella vocina nel cervello dalle sembianze di Jackie non aveva tutti i torti. Di sicuro avremo notato subito la differenza di abiti tra i due colloqui fatti precedentemente e quello con Will e sappiamo benissimo che in TWD gli abiti di Alicia, in certi momenti, hanno un significato. Io sono dell’opinione che quell’incontro in ascensore (aridaje, l’ascensore è il vero protagonista di TWD, no Alicia!), ed il successivo inserimento nello studio legale di Will, abbia innescato in Alicia qualcosa che era stato sepolto fino a quel momento. E quel qualcosa è sempre stato presente tra i due, vedi anche la conversazione che hanno avuto alla tavola calda. Il discorso cade sempre là “Non saremo mai riusciti a fare funzionare le cose”, ma Will fa capire che per lui il personale ed il professionale sono sempre stati separati e mette le cose in chiaro: saranno concorrenti, senza nessun rancore. Queste parole sono sigillate da una bella stretta di mano.


Di tutta questa storia del flashback ho trovato particolarmente interessante scoprire che Will, prima di fare il passo più lungo della gamba, abbia fatto fare delle ricerche a Kalinda sul vecchio lavoro di Alicia ed è bello sapere che adesso non è più quella donna “debole” che ritenevano che fosse, e secondo me è anche per questo che durante il discorso fatto all’ABA ha fatto colpo sulla Hecht. Come ha sottolineato Cary, Alicia in 4 anni è passata da una madre che dopo 13 anni è tornata a svolgere il suo lavoro ad avere uno studio legale tutto suo! E’ un avvocato da non sottovalutare, infatti si ripresenta da lei Lorraine Joy, la prima con cui aveva fatto un colloquio, che le propone proprio un lavoro. Naturalmente sarebbe stato impossibile per Alicia accettare.

Come accennavo prima, tra tutti gli avvocati presenti al convegno c’era anche la Tascioni e Will ne approfitta per farsi assistere contro Dubeck. Elsbeth fa di tutto per allontanare l’uomo da Will, peccato però che si presenti Jim Moody davanti a Will e che il tutto venga ripreso dalle telecamere di sorveglianza… Mossa preparata o davvero Moody voleva parlare con l’avvocato? Fatto sta che Dubeck non molla e cerca di convincere Will che quello che lui vuole è solo Peter Florrick e che se non lo denuncerà, potrà finire in un carcere federale.
Qui le cose si fanno davvero scottanti!

Tirando le somme, A Few Words è davvero un episodio magnifico, che non ci ha fatto sentire la mancanza del caso settimanale, ed è privo di pecche e ricco di tanti piccoli dettagli che rendono la serie ancora più di un livello superiore rispetto a tante altre. I personaggi sono ben definiti ed è bello vedere l’evoluzione che hanno compiuto durante queste cinque stagioni. Will e Alicia sono sempre al centro di tutto, è inutile negarlo. La loro storia non finirà mai; anche se saranno separati ancora per molto, dentro di loro sanno bene cosa provano l’una nei confronti dell’altro. Bisogna soltanto vedere se questa storia di Peter li porterà ad avvicinarsi ancora una volta o a dividersi ulteriormente…
Anche il ruolo che ha avuto Cary in questo episodio mi ha particolarmente colpito. Si vede che ormai con Alicia ha rafforzato il rapporto e sono davvero i nuovi Will e Diane perché si fidano l’uno dell’altra.
Manca poco alla fine della stagione e si prospetta davvero un finale con i fiocchi!

Per adesso diamo un’occhiata al promo di Dramatics, Your Honor e non dimenticate di passare da The Good Wife Italia.

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Claire

About Claire

Superfan di Rizzoli&Isles, ha visto talmente tanti crime e procedural che vorrebbe diventare un cop americano o addirittura entrare nella FringeDivision. Sin da piccola ha nutrito la passione per i libri di Patricia Cornwell ed è molto incuriosita dalla medicina legale. Da un paio d’anni a questa parte, ha quadruplicato le serie da seguire ed è soprattutto diventata una EvilRegal accanita, grazie al fantastico Once Upon a Time e alla splendida Lana Parrilla! Sogna di vivere a Los Angeles per respirare appieno l’aria telefilmica, anche se negli ultimi anni Vancouver sta rubando la scena alla famosa località californiana. Se non fosse che fa troppo freddo, non sarebbe male vivere lì.