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The Good Wife – Recensione 5×15 – Dramatics, Your Honor

I didn’t see that coming. E’ una frase che ultimamente sento spesso ed è ormai entrata nel mio vocabolario, ed è estremamente adatta a questo episodio: chi se lo sarebbe mai aspettato?
Un episodio all’apparenza calmo, noioso, che non arriva mai ad un punto ma che sembra essere un cane che si morde la coda, negli ultimi 10 minuti ci regala quell’ansia che solo serie come The Walking Dead sanno fare. Un misto tra un procedural ed un medical drama, “Dramatics, Your Honor“, dopo Hitting the Fan, entra nella storia come l’episodio più sconvolgente di The Good Wife. Questa quinta stagione è senza dubbio la migliore ed ha ulteriormente elevano la serie a capolavoro. Non faccio paragoni con altre serie perché ognuno ha i proprio gusti, ma credo che TGW andrebbe visto da tutti.
Dramatics, Your Honor ci presenta un Will Gardner molto positivo, solare, fiducioso. Dopo il chiarimento con Alicia dello scorso episodio, pare che entrambi abbiano voltato pagina per diventare delle persone – e degli avversari – migliori. Sono entrambi nel centro del ciclone “Peter Florrick” (che continua ad essere nominato ma non è presente fisicamente). Will è una pedina fondamentale per la capitolazione definitiva del Governatore, quasi non ci sembra vero che quel pezzente stia finalmente pagando per la sua corruzione. Dubeck ormai è ad un passo dall’incastrarlo e spinge Alicia a fare una deposizione volontaria, in cui la donna non se le manda a dire e lo fa nero! Ma veniamo a scoprire che ci sono altri video della sorveglianza che ritraggono persone che trasportano delle urne… Nonostante Peter risulti ignaro dei fatti, e anche Eli, le cose non si mettono bene per lui.
Mentre succede tutto questo, Will torna in tribunale per difendere Jeffrey Grant, il ragazzo accusato di aver ucciso Dani Littlejohn con un colpo alla testa inflitto con un mattone, che era stato arrestato nella puntata 5×07. In tutta questa storia, solo Will crede nell’innocenza del ragazzo. Fa di tutto, con l’aiuto di Kalinda, per scoprire come il DNA di Jeffrey sia finito sotto le unghie di Dani e alla fine si scopre che i paramedici che avevano assistito entrambi non avevano cambiato le lenzuola, ed ecco spiegata la presenza di DNA da contatto (ma, non so perché, ho ancora i miei dubbi…). Peccato che il ragazzo sia uscito fuori di testa prima che Will potesse mostrare la prova alla giuria… Jeffrey, infatti, preso da un raptus di panico, prende la pistola della guardia giurata ed inizia a sparare a caso. La scena non ci viene mostrata perché per un attimo si passa nell’altra aula del tribunale dove c’è Diane.
Il momento è davvero carico di tensione, soprattutto quando Kalinda riesce ad oltrepassare le guardie ed entrare nell’aula da dove provenivano gli spari. Per un attimo ho pensato che potesse essere lei la vittima di Jeffrey, invece, con mio stupore e grande dolore, la persona colpita è proprio Will Gardner…


Il dolore dei personaggi è uguale al dolore dei fan. In tanti, in un primo momento, abbiamo maledetto prima Robert e Michelle King e poi Josh Charles per aver fatto una scelta del genere, ma dopo aver letto la lettera dei King spero che tutti abbiamo capito il vero significato di questo gesto da parte loro. Uccidere Will stravolge la narrazione e le vicende personali di tutti i personaggi, Alicia in primis, ma apre anche altre questioni, soprattutto riguardanti Peter che l’ha scampata per l’ennesima volta (forse). Della lettera dei King mi è piaciuta la questione della perdita improvvisa di una persona cara:
We’ve all experienced the sudden death of a loved one in our lives. It’s terrifying how a perfectly normal and sunny day can suddenly explode with tragedy. Television, in our opinion, doesn’t deal with this enough: the irredeemability of death. Your last time with the loved one will always remain your last time. The Good Wife is a show about human behavior and emotion, and death, as sad and unfair as it can be, is a part of the human experience that we want to share.
Tutto l’episodio era stato preparato per il culmine finale. Le tre donne della vita di Will ricorderanno i loro ultimi momenti con lui con il sorriso. “Ci ho parlato solo poche ore fa, era… Era felice”, dicono Diane e Kalinda in ospedale. Stessa cosa può dire Alicia… i due si erano salutati con un sorriso sulle labbra.



Da shipper Willicia quale sono, voglio citare un altro punto della lettera che ritengo importante:
To us, there always was a tragedy at the center of Will and Alicia’s relationship: the tragedy of bad timing. […] The brutal honesty and reality of death speaks to the truth and tragedy of bad timing for these two characters. Will’s death propels Alicia into her newest incarnation.
E’ proprio vero! Il tempismo tra Will e Alicia non è mai stato quello giusto! Da questo momento in poi vedremo una Alicia completamente diversa, forse sarà più forte e combattiva, forse farà suo il temperamento di Will… Spero solo che questa serie vada avanti a gonfie vele, nonostante la perdita di un personaggio così importante.

R.I.P. William Paul Gardner

Vi lascio al promo del prossimo episodio, The Last Call (se non avete già pianto abbastanza, preparate i fazzoletti), e come sempre vi invito a passare da The Good Wife Italia.

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Claire

About Claire

Superfan di Rizzoli&Isles, ha visto talmente tanti crime e procedural che vorrebbe diventare un cop americano o addirittura entrare nella FringeDivision. Sin da piccola ha nutrito la passione per i libri di Patricia Cornwell ed è molto incuriosita dalla medicina legale. Da un paio d’anni a questa parte, ha quadruplicato le serie da seguire ed è soprattutto diventata una EvilRegal accanita, grazie al fantastico Once Upon a Time e alla splendida Lana Parrilla! Sogna di vivere a Los Angeles per respirare appieno l’aria telefilmica, anche se negli ultimi anni Vancouver sta rubando la scena alla famosa località californiana. Se non fosse che fa troppo freddo, non sarebbe male vivere lì.