Nonostante manchino solo sei puntate alla fine della serie, The Good Wife tira fuori un episodio a dir poco esilarante che non dà grandi risvolti alla trama. Però ho come la sensazione che presto succederà qualcosa che stravolgerà la situazione, che sia il processo di Peter o qualcosa alla Lockart/Agos/Lee.
“Hearing” è una domenica a casa di Alicia, che non sembra neanche una domenica. Passa un fine settimana da urlo con Jason, da come vediamo nella bellissima opening, ma nel giro di una manciata di minuti casa sua diventa un circo vero e proprio, grazie a madre, fratello, Eli, Tascioni e l’uomo della pizza. Ci sono due vicende principali su cui ormai viaggia The Good Wife nel suo ultimo giro. Il processo contro Peter, dove Connor Fox (Matthew Morrison che ha trovato una parte dopo Glee finalmente) interroga l’agente dell’FBI mentre Alicia, l’ex marito della Tascioni e Eli scoprono più o meno in maniera illecita come e con cosa vogliono colpire Peter.
Si potrebbe dire che allo studio invece succedono molte più cose, contando anche l’incrociarsi con la storia di Veronica e la truffa. Abbiamo finalmente una bellissima chiacchierata tra Diane e Alicia dopo tanto tempo. Ed è un grande momento della puntata e non solo, visto il tempo rimasto. Una cosa che ho amato di questa puntata sono state le varie volte in cui la serie ha giocato con noi, come con l’opening mentre Alicia e Jason guardano la Tv come se stessero guardando noi. Però il messaggio più bello è stato quello di Diane. Cary Agos non è Will Gardner, è una verità assoluta, sia nella serie che nella realtà. Niente da dire al personaggio di Cary, ha sempre fatto la sua figura, ma ho come la sensazione che gli autori abbiano provato a farlo diventare come Will a livello di importanza ma non ci siano riusciti mai in maniera incisiva. E non possiamo dare torto a Diane sul confronto a livello legale dei due, Will vinceva a mani basse, come Alicia e Diane. L’idea di uno studio al femminile sembra una bella strada da prendere, per quello che rappresenta The Good Wife come serie è l’ideale ed è qualcosa che non vedo l’ora di vedere, perché effettivamente è la prima volta con solo loro due allo stesso livello, finalmente. È un riconoscimento a cui Alicia tiene e non ho dubbi che qui vedremo proprio le parti più belle.
Infine, se in mezzo riescono ad inserire momenti esilaranti come questa settimana, allora credo proprio che siamo sulla strada giusta per chiudere in bellezza sette stagioni di The Good Wife che continua a dimostrarsi una garanzia.
Niente promo ancora della prossima puntata che si intitolerà “Shot” quindi vi invito solo a passare dalla pagina di The Good Wife Italia per ogni aggiornamento su questa serie
Cary è e rimarrà il personaggio più sottovalutato e sottoutilizzato di questa serie. Che Cary non sia Will è qualcosa di assolutamente irrilevante. Neanche Alicia lo è. Il problema è che gli autori non hanno mai VOLUTO dare a Cary l’opportunità di essere Cary. Un avvocato con talenti e meriti diversi da Will Gardner, nonchè un personaggio con caratteristiche diversa da Will, ma non per questo non in grado di eccellere nel suo campo o di non essere un personaggio interessante, se non relegato nelle retrovie o in stoylines mediocri. Purtroppo, lo show è rimasto legato fino alla fine ai propri miti e Cary ne è diventato una vittima. O come Will o niente. E questo mi sembra solo un deludente espediente per giustifcare una storyline che ha poca consistenza e poco fondamento.
Spero che Matt Czuchry, dopo la fine dello show, trovi l’opportunità e sceneggiatori disposti ad investire in lui e nel suo personaggio fino in fondo, perchè è chiaro che in questo show non è c’è stata mai molta attenzione, se non sporadicamente, a lui in questo senso.
Allo steso modo, e solo nella mia fantasia, spero che Cary Agos, si affermi altrove per il suo nome, lasci Chicago e tutti i residui della Lockheart and Gardner, dove mai è stato e mai sarà apprezzato per quello che è e non per i modelli a cui dovrebbe aspirare.