The Handmaid’s Tale – La seconda stagione ci lascerà a bocca aperta

Elisabeth Moss ci ha gelato fino alle ossa con il suo ritratto della tormentata ancella Offred nell’adattamento del romanzo di Margaret Atwood The Handmaid’s Tale, e ciò ha portato a 13 nomination agli Emmy per la serie della quale lei è anche produttrice, inclusa una come miglior attrice in una serie drammatica. Per festeggiare, la Moss ha chiacchierato con EW riguardo i premi, il Team Nick o il Team Luke e cosa dobbiamo aspettarci dalla seconda stagione.

Non sei un’estranea agli Emmy – sei stata nominata sette volte (tra cui sei per Mad Men) – ma come produttrice della serie si ha una sensazione diversa?
Al cento percento. È stata un’esperienza molto più personale – ci ho lavorato su per un anno e mezzo. Ci sto ancora lavorando! Ho appena inviato a Bruce Miller [il produttore esecutivo] una e-mail su qualcosa per la seconda stagione. Quando ti trovi all’interno di qualcosa, non puoi fare altro che sentirti in modo diverso. Io mi sento molto orgogliosa di ognuna di quelle nomination come se fossero tutte mie.

Avete iniziato a girare la serie prima delle elezioni dello scorso autunno – eppure è incredibile quanto sia risonante considerando gli eventi attuali.
Credo che rimaniamo costantemente sorpresi – credo che “sorpresi” sia una bella parola per il modo in cui molti di noi si sentono cittadini americani. Volevamo fare qualcosa che riflettesse su noi stessi. Se quel paragone è utile alle persone, se può fornire la forza o l’illuminazione o una conversazione, allora è un dono. E in questo tipo di lavoro non è sempre questo che ottieni; a volte è solo intrattenimento, il che è totalmente fantastico. È piuttosto bello quando puoi fare qualcosa di personale che ti appassiona.

Deve essere fantastico ascoltare la reazione della gente adesso che ha visto tutta la prima stagione.
Avere la prospettiva dall’esterno è davvero commovente e gratificante e anche divertente. Mi diverte parecchio ascoltare le domande delle persone ed i loro pensieri e vedere se sono Team Nick o Team Luke. Amo quelle cose. Per me è molto divertente perché la sento come una cosa personale e anch’io ho le mie opinioni sulle cose. Anch’io mi sento di essere una fan. Mi chiedono tante volte a che team appartengo, ma non ho mai risposto.

Cosa ci puoi dire sulla seconda stagione?
Beh, ho letto il plot del primo episodio, ed è fottutamente ridicolo [ride]. È folle! Posso dire questa cosa: non è assolutamente possibile che qualcuno possa indovinare quello che succede. Potete provarci, ma non ci riuscirete. È incredibile. Non vediamo l’ora di lasciare la gente a bocca aperta ed abbiamo tutte le intenzioni di rompere la storia e andare avanti in ogni direzione. Non abbiamo intenzione di fare altro se non andare al massimo, più di quanto abbiamo fatto nella prima stagione.

La 69esima edizione degli Emmy Awards si terrà domenica 17 settembre al Microsoft Theater di Los Angeles, sarà condotta da Stephen Colbert ed andrà in onda su CBS.

Fonte

About Claire

Superfan di Rizzoli&Isles, ha visto talmente tanti crime e procedural che vorrebbe diventare un cop americano o addirittura entrare nella FringeDivision. Sin da piccola ha nutrito la passione per i libri di Patricia Cornwell ed è molto incuriosita dalla medicina legale. Da un paio d’anni a questa parte, ha quadruplicato le serie da seguire ed è soprattutto diventata una EvilRegal accanita, grazie al fantastico Once Upon a Time e alla splendida Lana Parrilla! Sogna di vivere a Los Angeles per respirare appieno l’aria telefilmica, anche se negli ultimi anni Vancouver sta rubando la scena alla famosa località californiana. Se non fosse che fa troppo freddo, non sarebbe male vivere lì.

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