The Handmaid’s Tale – Recensione 1×07 – The Other Side

Dopo lo scioccante cliffhanger della scorsa settimana, The Handmaid’s Tale fa un passo indietro tornando alle scene che ci hanno dato il “benvenuto” a Gilead, mostrandoci The Other Side. Si tratta di un episodio transitorio che spezza notevolmente la tensione accumulata nelle settimane passate, ma che sicuramente ci è utile non solo per avere un quadro generale molto più completo, ma soprattutto per comprendere meglio come sta funzionando il mondo al di fuori della repubblica di Gilead.

Con questo episodio riusciamo a riprendere fiato per un attimo e allentiamo la tensione che è andata sempre di più a crearsi. Se negli altri episodi arrivavamo alle battute finali con un grandissimo senso di angoscia, perché non sapevamo mai quanto le cose sarebbero andate male, stavolta possiamo rilassarci sulla sedia e godere dell’episodio come maggiore relax perché abbiamo la certezza che questo capitolo della storia terminerà bene. The Other Side colma un vuoto che sentivamo di avere e ci aiuta ad avere un quadro generale molto più completo. Nel pilot della stagione, al momento della fuga, avevamo sentito uno sparo e avevamo dato per assodato che Luke fosse morto e adesso non solo scopriamo che non è così, ma scopriamo come ha fatto a salvarsi e dove si trova in questo momento. Avendo sempre seguito le vicende dal punto di vista di June, dal momento in cui è diventata Offred, non riuscivamo nemmeno a sperare che Luke fosse vivo perché Offred stessa non lo sperava.
Adesso invece abbiamo anche il secondo punto di vista. Seguiamo Luke nelle avventure che lo conducono ad arrivare fino in Canada e anche in questo caso ci muoviamo tra il presente dei fatti che avvengono e i flashback che ormai sono marchio di fabbrica della serie tv.

Abbiamo uno scorcio ben più approfondito sulla vita di June e Luke come famiglia e non solo come coppia, conosciamo meglio la loro bellissima bambina e proviamo pena per lei, l’unica di cui ancora non conosciamo le sorti. Scopriamo molto di più anche su Luke come persona, un uomo che ha usato la pistola solo una volta e lo dice come a volersi giustificare di averla usata prima, ma che la prende per cercare di salvare la propria famiglia.

Certo, questo episodio non è stato di effetto come lo sono stati i precedenti, soprattutto se visto in contrapposizione con A Woman’s Place, ma è sicuramente molto godibile. Un buon ponte di collegamento tra ciò che abbiamo visto e ciò che andremo a vedere, perché è inevitabile che The Handmaid’s Tale sia in procinto di fare una virata notevole e di dare un nuovo ritmo agli eventi.

Nel darvi appuntamento alla prossima puntata vi invito a passare da Yvonne Strahovski Italy e da The Handmaid’s Tale Italia – Il racconto dell’ancella.

About Jeda

Top 5 : Banshee, Twin Peaks, Son of Anarchy, Homeland, Downton Abbey. Nata e cresciuta in mezzo al verde e alla campagna nel lontano 1990, Jeda sviluppa sin da piccola l’innata capacità di stare ore ed ore seduta di fronte un qualsiasi schermo a guardare serie tv - che, in età infantile, erano cartoni animati. È una dote che le tornò utilissima con l’avvento dello streaming, riuscendo a vedere telefilm senza stancarsi mai, ignorando completamente lo studio e i risultati si vedono: fuoricorso da circa mille anni, la sua preoccupazione principale è quella di riuscire ad essere in paro con i recuperi, almeno una volta nella vita. Le piace leggere, scrivere ed ha una passione quasi ingestibile per le cose oscene.

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