The Librarians – Recensione 3×01 – And the Rise of Chaos

Chaos

I bibliotecari più strampalati del mondo sono tornati! E lo hanno fatto in grande stile, come di consuetudine. Eve (Rebecca Romijn), Cassandra (Lindy Booth), Jake (Christian Kane) ed Ezekiel (John Harlan Kim) sono pronti a trascinarci per la terza volta in un mondo fatto di avventure e magie. Sono molto contenta di aver ritrovato in questo primo episodio quegli elementi caratteristici che mi hanno fatto tanto amare questa serie, quali l’ironia, l’affinità tra i protagonisti, l’avventura, la magia, il soprannaturale, citazione storiche, ma soprattutto la semplicità e la leggerezza. Credo, anzi ne sono certa, che non tutti riescono ad unire insieme tanti elementi delineando comunque costantemente una trama lineare e accattivante, la maggior parte di queste serie diventano pesanti e in qualche modo scure. Poi oh, potrà pure essere che è perché adoro Noah Wyle, tanto che l’ho seguito anche in Falling Skies (e chi ne visto anche solo due minuti sa di cosa parlo), non è una cosa da escludere, però fidatevi se vi dico che non tutti i telefilm nati con queste caratteristiche sono riusciti a mantenere questo spirito fino alla fine. Tranne The Librarians, ovviamente.

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And the Rise of Chaos, diretta da Dean Devlin (Independence DayStargate e Godzilla), ci introduce immediatamente coloro che saranno i villain della stagione, Apep, il Dio del Caos, e la DOSA, Department of Statistical Anomalies. Il primo, Apep, si è risvegliato dal sonno eterno a cui l’aveva costretto Ra, e si sa come sono le persone appena si alzano, c’è chi non ha voglia di parlare prima del caffè, chi gli da fastidio la luce e chi decide di liberare il Pure Evil (=Male Pure) e distruggere il mondo, ognuno ha le sue abitudini. Il secondo, la DOSA, è un’agenzia governativa nata con lo scopo di investigare le anomalie, o più semplicemente i casini di Flynn & company, che sono state registrate negli anni. In pratica come La Biblioteca, ma gestita dal governo e composta da gente, almeno da quello che abbiamo visto finora, completamente ignorante in materia.

Meno male che a quanto pare i nostri eroi, dopo la piccola disavventura con Prospero, sono più uniti che mai, tanto da intonare un coro a cappella (vale davvero la pena di rivedere la scena cinque volte per focalizzarsi sull’espressione di ognuno), e anche questa volta riescono a salvare la giornata. Ma, ed è un big ma, Flynn (Noah Wyle) invece di godersi le gioie di questa vittoria limonando con Eve, se ne sta in Biblioteca a sfogliarsi Il Libro dei Morti, così per prendere sonno. E’ solo in questo momento che comprendiamo tutte le sfumature di preoccupazione passate sul suo volto durante tutta la puntata, è in arrivo una guerra. E non una guerra qualsiasi, Ultimate Battle (=Battaglia Finale), tra bene e male, ‘na cosetta leggera leggera. Flynn ha tutte le ragioni per essere seriamente preoccupato, primo perché a spifferarla sarebbe stato quel pozzo di conoscenza e saggezza che è Judson, e secondo perché non aveva certo bisogno di Jenkins (John Larroquette) per rendersi conto che fosse già iniziata.

La magia è tornata nel mondo. E nonostante gli enormi sforzi dei Librarians, dobbiamo dare ragione ad Eve, è solo questione di tempo prima che qualcuno la usi con scopi non propriamente nobili. Inoltre, stando a quello che ha detto Jenkins, pare che sia molto facile passare al lato oscuro una volta iniziato ad usare la magia. A proposito di Jenkins, spero proprio che in questa stagione vedremo qualcosina di più di Galeas/Galahad, se non si sente coinvolto nella battaglia tra bene e male non so proprio cosa potrebbe interessare a quest’uomo. Comunque sia, cavaliere centenario immortale dalla tua parte o no, per i nostri eroi si prospettano solo nuvole all’orizzonte con un contorno di tempesta, che in una scala da uno a Chernobyl, la tacchetta dello shit level sta pericolosamente corteggiando la C.

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Riassumendo, abbiamo ritrovato in questo primo episodio una delle caratteristiche che più amiamo di The Librarians, ossia il fatto che sia chiaro fin da subito quali saranno i filoni principali che verranno raccontati. La mia unica preoccupazione è che questo è un enorme tema da sviluppare, e dieci puntate mi sembrano un po’ pochine. Ma staremo a vedere.

Momento nostalgia: Stumpy sei sempre nei nostri pensieri, R.I.P.

A voi è piaciuta questa premiere? Fatecelo sapere nei commenti!

Se siete appassionati di questa serie vi invito a passare alla pagina The Librarians Italia. Inoltre, se vi va, potete ancora votarci ai Macchianera Italian Awards (qui le istruzioni).

Stay tuned

Serendipity

Per descrivermi basterebbe dire che sono un'accozzaglia di immaginazione, sogni e passioni. Archeologa con mille interessi come la lettura, il cinema, il basket, la danza e la fotografia. Sono cresciuta a pane e serie tv. In tempi non sospetti ero già un'addicted di telefilm come Stargate SG1, Streghe, Buffy-l'ammazzavampiri, Xena:la principessa guerriera, Hercules, Sex and the city... fino ad arrivare ad oggi dove riconosco i giorni della settimana solo in base alla puntate che devo vedere.

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